Capitolo 14

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ISABEL


Quando mi sveglio mi rendo conto di avere un mal di testa da matti. I miei occhi faticano a rimanere aperti e la sensazione di nausea mi sta riempendo la bocca. Mi volto nel letto, facendo aumentare il mio mal di testa, e mi rendo conto di essere da sola. Cosa è successo ieri sera? Perché non c'è Trevor? Non mi ricordo niente e questa cosa mi infastidisce molto. Posso aver combinato di tutto. Non sono assolutamente in grado di reggere l'alcol e quando bevo divento un'altra persona.

Lentamente riesco a mettermi seduta sul letto e proprio in quell'istante la porta della mia camera si apre e Trevor fa il suo ingresso.

Almeno non ho combinato qualcosa di così grave da farlo scappare.

"Ti sei svegliata finalmente" mi dice felice, alzando un po' troppo il tono di voce.

Istintivamente chiudo gli occhi e mi tappo le orecchie. Non sono mai stata così male e io voglio solo che finisca subito. Non è bello ubriacarsi se poi la mattina dopo si sta così male.

"Scusami" dice, abbassando di tanto il tono di voce.

Si avvicina e si siede accanto a me sul letto.

"Che ore sono?" chiedo.

"Sono le due del pomeriggio".

"Cosa? Ho dormito così tanto?"

Lui annuisce.

"Ti ha chiamato tua madre un paio di volte, ma ovviamente non ho risposto".

"Ok, grazie. Dopo la richiamo" dico, anche se non ho assolutamente voglia di parlarle. "Forse" specifico e Trevor sorride.

"Ora prendi questa" mi dice, porgendomi una pasticca e un bicchiere d'acqua. "Con un'aspirina ti passerà tutto".

Prendo subito la pastiglia e mando giù tutto il bicchiere d'acqua. Non ho mai avuto la bocca così secca. Trevor ride nel vedermi così disperata.

"Cos'è successo ieri?" gli chiedo.

"Non ti ricordi proprio niente?" mi chiede e io scuoto la testa.

L'ultima cosa che mi ricordo è che siamo andati a ballare, poi più niente. Possibile che abbia dimenticato tutto? Ho di sicuro passato una bellissima serata con Trevor e io sono stata così stupida da ubriacarmi e dimenticare tutto.

"Non è successo niente, sta' tranquilla. Abbiamo solo bevuto e ballato".

"Quanto ho bevuto?"

"Tre drink. Credevo che reggessi un po' di più" mi prende in giro.

"E come ci sono tornata a casa?"

"Ti ho portato sulla schiena".

"Oddio, mi dispiace".

"Tranquilla. Tanto eravamo abbastanza vicini".

Mi copro il volto con le mani.

Dio, quanto mi sto imbarazzando.

Mi viene in mente una cosa e ho paura della risposta.

"Ti sono saltata addosso?"

Lui rimane un attimo bloccato. Perché questa reazione? È successo, vero? Sono stata un disastro.

"Perché me lo chiedi?"

"Perché quando bevo tanto divento un po'...come dire...molesta" concludo e lui si mette a ridere.

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