Tutte le notti della tua vita

Capitolo 23

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ISABEL

Dopo circa un'ora siamo per strada, mano nella mano. Siamo una coppia e la cosa mi piace, ma allo stesso tempo mi sembra così strana, ma terribilmente perfetta.

Raggiungiamo lo stesso forno dove abbiamo fatto colazione il giorno in cui è venuto a casa mia per trascorrere le vacanze di Natale. Ho adorato questo posto e a quanto pare anche Trevor.

Entriamo e ci accoglie la stessa signora della volta precedente.

"Buongiorno, ragazzi" ci saluta sorridente.

"Buongiorno" rispondiamo noi.

"Prego, accomodatevi".

Ci sediamo esattamente allo stesso tavolo, ma è tutto completamente diverso rispetto all'altra volta. Dopo poco la donna ci raggiunge.

"Sono davvero contenta di rivedervi" ci dice con un sorriso.

"Si ricorda di noi?" le chiedo io.

"Certo! Come faccio a dimenticare la ragazza che apprezza ogni mio singolo dolce?" chiede, ridendo e facendo ridere anche noi. "E poi siete davvero belli insieme. Avete una luce negli occhi...mi ricordate me e mio marito alla vostra età. Anche lui mi guardava come il tuo bel ragazzo guarda te".

Io sorrido e mi volto verso Trevor, che mi tiene la mano.

Sì, nessuno mi ha mai guardata così. Non ho mai visto quegli occhi su nessuno. Quegli occhi stupendi sono solo per me.

"Va bene, basta con questi sentimentalismi, vi sto disturbando. Ditemi cosa posso portarvi".

"Due cioccolate calde" dice Trevor.

"E due porzioni di pancake" aggiungo io.

"Va benissimo. Con cosa li volete i pancake?"

"Io con la marmellata" dice Trevor.

"Io, invece, con la cioccolata, per favore".

"Perfetto. Ve li porto subito".

"Grazie" rispondiamo in coro e la donna si allontana.

Io ritorno a concentrare tutta la mia attenzione sugli occhi di Trevor.

"Che succede? Perché mi guardi così?" mi chiede lui, divertito dal mio sguardo attento.

"No, niente. È che...hai degli occhi stupendi".

Lui ride e scuote la testa.

"I tuoi sono più belli".

"Non è vero. I miei sono grigi e tristi come un cielo nuvoloso, mentre i tuoi sono azzurri come un cielo limpido".

"Fiorellino, i tuoi occhi sono unici. Non li ho mai visti a nessuno e non è vero che sono tristi. Il giorno in cui ci siamo conosciuti mi ha colpito subito il tuo sorriso, ma mi ha colpito soprattutto perché non solo le tue labbra stavano sorridendo, ma anche i tuoi occhi lo stavano facendo. Non ho mai visto degli occhi così tanto sorridenti. I tuoi occhi e il tuo sorriso mi hanno fatto innamorare perdutamente di te".

Mando giù il nodo in gola.

Possibile che ogni giorno che passa diventa sempre più perfetto? Possibile che lui sia mio?

Ride nel vedermi così incantata dalle sue parole, ma proprio in quel momento torna la signora del forno con le nostre ordinazioni.

"Ecco a voi, ragazzi".

"Grazie".

Taglio un pezzo di pancake e chiudo gli occhi.

"Meglio dei miei?" mi chiede Trevor, studiando la mia espressione.