Capitolo 18

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ISABEL

"Cos'è questa? Una nuova moda? Forza, alzati" ordina la voce squillante di mia madre.

Scatto su.

Oh, cazzo. I miei sono tornati e Trev...

Mi guardo intorno. La metà del letto accanto a me è vuota e fredda.

Dove è?

"Mi dici che hai? Sei strana" dice mia madre con le braccia incrociate davanti al seno.

"Ehm...niente...credo di aver dormito male".

Quando sono andata a dormire? Che cosa è successo quando siamo usciti dal bagno?

L'ultima cosa che ricordo è che mi stava riportando in braccio in camera e poi...niente. Dopo non ricordo più niente.

"Hai dormito male?" mi chiede mia madre. "Isabel, mi prendi in giro?"

"No, mamma".

"Isabel, sono le due del pomeriggio. Non credi che forse stai prendendo una brutta abitudine? Anche ieri ti sei svegliata dopo pranzo. Cosa fai? Dormi il giorno e stai sveglia la notte? Ti ricordo che tra pochi giorni le vacanze finiranno e tornerai a scuola. Vedi di tornare alle vecchie abitudini" mi rimprovera.

Sul serio? Sono stati via per tutte le vacanze di Natale e la prima cosa che sanno fare è urlarmi contro? Potevano benissimo rimanere dove erano, così io potevo passare più tempo con Trev, ma soprattutto...dove cazzo è finito lui?

"Datti una sistemata e vieni giù" ordina, prima di uscire dalla mia stanza.

Mi lascio cadere con la schiena contro il materasso e sbuffo.

"SUBITO!" grida mia madre dalle scale.

"Che palle" sbuffo di nuovo, poi mi alzo.

Sto indossando i soliti pantaloni del pigiama e la solita felpa.

Oddio, è stato solo un sogno? Però perché mi fanno così tanto male le gambe? Forse ho veramente dormito male? Ho mangiato pesante a cena e ho fatto un sogno così assurdo e così bello?

No, la mia mente non può essere così malata da fare un sogno del genere. Era troppo intenso, troppo sentito. Era semplicemente troppo reale e io non posso accettare che sia solo un sogno.

Esco dalla mia camera e il mio sguardo va sulla porta del bagno chiusa.

Se è stato un sogno di sicuro troverò tutto il bagno sistemato. Lo abbiamo allagato e spero che i miei non abbiano aperto la porta.

Cammino lentamente, forse ho semplicemente troppa paura per scoprire la verità. Poggio la mano sulla maniglia e prendo un respiro profondo.

Fa che sia allagato, fa che sia allagato.

Sto veramente pregando per una cosa del genere? Forse sono diventata matta veramente.

Apro la porta con un gesto veloce, proprio come si fa per strappare un cerotto. Il bagno è  perfettamente pulito, tutto è in ordine e soprattutto il pavimento è asciutto, completamente asciutto.

"No, ti prego, almeno una goccia d'acqua per terra" sussurro, guardando attentamente tutto.

La vasca è vuota, il pavimento limpido e tutto il resto è esattamente al suo posto.

Sbatto la porta del bagno e mi prendo la testa con le mani.

Possibile che la mia mente mi stia giocando brutti scherzi? Davvero sono arrivata al punto di pregare che tutto quello che è successo sia vero e non un semplice sogno?

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