•𝙲𝚊𝚙𝚒𝚝𝚘𝚕𝚘 5•

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ℐ 𝓅𝒾𝒸𝒸ℴ𝓁𝒾 ℊℯ𝓈𝓉𝒾 𝓅ℴ𝓈𝓈ℴ𝓃ℴ 𝒹𝒾𝓋ℯ𝓋𝓇𝓃𝓉𝒶𝓇ℯ ℊ𝓇𝒶𝓃𝒹𝒾 𝒸ℴ𝓈ℯ

Cazzo non pensavo che i test che faceva la professoressa McGrannit fossero così difficili, fortunatamente avevo studiato e spero di prendere almeno la sufficienza.

Mi alzai con il foglio in mano e mi diressi verso la cattedra della prof e le diedi la pergamena con il mio nome scritto ovviamente

"Signorina Lestrange, ha finito prima di tutti i suoi compagni, ne é sicura di consegnare ora?"

Era una prova quella? "Ne sono più che sicura professoressa" dissi porgendole di nuovo la pergamena e lei la prese e mi fece uscire

Quella era l'ultima ora, e non condividevo l'aula con i miei amici in quell'ora.

Non sapevo che fare quindi andai verso le scale, le scale si spostarono

Salì le scale e andai verso la soffitta della scuola, c'era un pianoforte a corda, era molto vecchio e vi erano altre mille cianfrusaglie

Mi misi a cercare e lì trovai un libro molto vecchio e grande e uno scatolo con le foto di tutti gli alunni degli anni passati

Mi inginocchiai per terra e guardai tutte le foto

Trovai una foto con una data 1790

Nella foto c'erano anche i miei genitori e i miei zii, in mezzo a loro c'era Tom.

Per quanto ora fosse diventato un cattivo che vuole uccidere tutti i mezzosangue aveva una bellezza ammaliante

Vorrei tanto capire perché è voluto diventare così ora.

Presi quella foto e la misi dentro la mia borsa insieme al pesante libro e me ne andai da lì.

***

Era pomeriggio e stavo facendo una passeggiata intorno al lago nero con Potter.

Non ho parlato a nessuno del libro e delle foto che ho trovato, né avrei parlato stasera con i ragazzi che mi dovevano portare le nuove scope per "modificarle"

"Oggi hai gli allenamenti?" Chiesi cercando di fare una conversazione tranquilla con lui

"Si, fra poco devo andarci" rispose continuando a camminare al mio fianco.

"Domani ti andrebbe di passare del tempo assieme?" Si fermò e mi guardò

"Posso darti conferma stasera a cena,se per te non é un problema" lo guardai e notai le sue pupille dilatarsi

"Tranquilla, a dopo" mi sorrise

"A dopo Potter" dissi andando dentro il castello

Stavo passando nel corridoio principale quando mi sentii tirare da un lato bloccandomi le braccia

Mi girai e vidi Cedric, lo abbracciai e mi allontanai da lui

"Mi hai fatto prendere un colpo, sei impazzito?" Dissi con un tono di voce più acuto

"Scusami tanto non volevo" disse sorridendo impacciatamente e risi

"Ho saputo del tuo ritorno e ho voluto prenderti questo" mi passò una scatolina nera con un nastro argentato, lo guardai e apri la scatolina

Al suo interno c'era una collana con la catena sottile e argentata che reggeva un piccolo smeraldo a forma di goccia con dei diamanti che gli giravano intorno

Tornai a guardare Cedric e lo abbracciai di nuovo

"Non dovevi Ced, non c'era bisogno di questo regalo" dissi sorridendo veramente e non per finta, lui sorrise e mi diede un bacio

𝕷'𝒆𝒓𝒆𝒅𝒆 𝒅𝒊 𝕾𝒂𝒍𝒂𝒛𝒂𝒓 𝕾𝒆𝒓𝒑𝒆𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆//Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora