~Capitolo 27~

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Christian pov's

Alle prime luci del giorno, con un solo zaino issato sulle spalle e i volti ancora leggermente stanchi dal giorno prima, partiamo come se nulla in questo mondo ci appartenesse.

Come se nulla attendesse la nostra presenza od opinione.

Due ombre che cavalcano il momento per la prima volta senza più pensieri per la testa.
Solo i nostri sorrisi a illuminare il cielo insieme al sole che lentamente si fa spazio tra le nuvole.

Con la mano stretta l'una nell'altra corriamo verso l'aeroporto.
Lo zaino che batte sulla schiena a ritmo dei nostri passi senza farci male realmente e la frenesia nel voler trascorrere finalmente del tempo insieme.

Non ci preoccupiamo di ciò che potrebbe servirci, ma solo di partire e rifugiarci in un posto lontano da tutto e tutti.

Al contrario delle altre volte il viaggio in compagnia sembra durare di meno.
Nessun vuoto al centro del petto per la solitudine e nessuna parola trattenuta grazie alla sua presenza.

Curioso e meravigliato, continua a guardare fuori dal finestrino indicandomi di tanto in tanto qualcosa fuori da esso che ogni volta lo lascia col fiato sospeso fino alla sua scomparsa.

Sorrido come uno stupido continuando a guardarlo con gli occhi felici e la testa poggiata al sedile, mentre acconsento a ogni genere di richiesta e domanda quando gliene balza una in testa senza più riuscire a fermarsi.

Un concentrato di esplosione che non avevo mai visto in lui prima di ora, mi sembra di avere affianco una molla impazzita.

Continua a straparlare felice ed emozionato, con gli occhi che finalmente dopo giorni passati nell'oscurità brillano più del sole e delle luci stesse dell'aereo, riuscendo a illuminare la sua anima delicata e pura.

Restiamo a guardare i cartoni per un paio d'ore, tutto sotto le sue continue risate trattenute per non disturbare gli altri.
Esattamente come due bambini in defibrillazione alla scoperta del mondo.

Quando inizia a sbadigliare stanco durante un episodio di SpongeBob, lascio che si addormenti sul mio petto per stare più comodo e poter dormire sereno.
Lo osservo, inclinando il collo, con un lieve sorriso sulle labbra per un tempo che non saprei definire, mentre raccolgo i suoi ricci e li scosto per seguire il suo respiro lento e dolce che si infrange conto il mio maglione grigio da ormai più di due ore.

Potrei restare a guardarlo per giorni e sono sicuro che non mi stancherei mai.

Sembra così innocente e puro.

Al suo risveglio inizia a stiracchiarsi schiudendo il pugno sul mio petto e sbattendo il ginocchio al sedile davanti, inizia a mugolare dal dolore restando a occhi chiusi circondando con la mano il mio braccio e sfregando il viso su di esso.
Mi scappa una risata e scuoto la testa per la sua sbadataggine spostando appena il volto in cerca del suo.

Affondo le dita tra i suoi capelli massaggiandoli con estrema lentezza per poi baciare il suo capo sentendolo sospirare.

Si tira su, lasciandomi modo di muovere il braccio intorpidito e sporgermi verso di lui per rubargli un bacio che ancora assonnato mantiene gli occhi chiusi contro il sedile.

Al tocco delle mie labbra spalanca gli occhi spostando subito lo sguardo su di me.
Sposta gli occhi da una parte all'altra del mio viso per mettermi a fuoco e poi sorride.
Ariccia il naso allargando le labbra da orecchio a orecchio dedicandomi uno dei sorrisi più belli mai ricevuti prima d'ora, con gli occhi ridotti in due piccole fessure e i capelli leggermente in disordine.

Si precipita sul mio petto ridendo e infilando la testa tra il mio braccio e il mio fianco per farsi abbracciare e quando riesce nel suo intento si appropria come ogni volta del mio collo, affondandoci il viso e sospirando al contatto.

 ~ Shù ~ ( boyxboy) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora