~Capitolo 22~

3.3K 160 120
                                    

Pov Christian

Piego i vestiti che ho appena stirato mentre avvicino gli altri facendo attenzione a non pressare troppo.
Il tutto con un biondino che dorme tranquillo sul letto di camera mia.
Senza la minima preoccupazione o imbarazzo nel addormentarsi di fronte a me.

Ormai ci ho un po' fatto l'abitudine.
Senza il suo riposino pomeridiano non riesce a fare nulla.
È proprio un bambino non c'è altro da fare.

Insieme a questo ho scoperto alcune sue abitudini giornaliere che mi fanno impazzire.
Non so se è perché mi piace da morire o perché non riesco più a capire un cazzo di quel che vedo e faccio, ma ogni cosa che fa qualcosa di strano mi sciolgo come un ghiacciolo.

Come ad esempio il dover continuare a dormire almeno per altri cinque minuti con la testa poggiata sul tavolo mentre preparo la colazione perché non riesce a rimanere sveglio.
Sfregare i piedi tra di loro quando è annoiato o mangiare prima i contorni di qualsiasi cosa per evitare di bruciarsi.

L'ultima, ma non meno importante, la richiesta esplicita di coccole che chiede appena si alza dal suo riposino.

Dai, poi venitemi a dire che non è un bambino.

Cerco di fare il meno rumore possibile per non svegliarlo ma comunque continuare a guardarlo incantato, rischiando di bruciare i vestiti o peggio ancora una mano.

È così tenero.

Abbozzo un sorrido prima di passare alle magliette che ultimamente insieme a tutti gli altri capi si sono raddoppiati nel giro di pochi giorni.
Ormai usiamo entrambi le stesse cose, non si capisce più cosa è mio e cosa è suo, ma a me va più che bene.
Anche se purtroppo non posso tenerlo con me, domani dovrò portarlo in struttura e onestamente non so nemmeno come dirglielo.
Mi spiacerebbe distruggere quella sua bella tranquillità.
Speriamo non la prendi male.

Per evitare tutto questo ci sarebbe anche una soluzione ma la mia testa me lo vieta categoricamente.
Sarebbe un passo troppo grande, perfino per me.

Porto al naso la felpa bianca con su disegnato un angioletto che profuma ancora di lui.
Mi piace indossare le felpe e trovarci sopra il profumo della sua pelle.
Mi fa sentire come se fossimo un'unica persona.

Do un'occhiata alla finestra semi aperta che lascia passare una forte luce che grida finalmente sole, mentre continuo a stirare piegando ordinatamente i vestiti per poi aggiustarli nell'armadio.

Una volta finito spengo il ferro da stiro e rimetto tutto apposto.

Guardo l'ora sul cellulare constatando che siano passate già due ore da quando si è addormentato.
Ma come fa? Lo guardo attentamente decidendo all'istante se andare via e lasciarlo dormire o se invece infilarmi nel letto con lui e infastidirlo solo per vedere il suo broncio crescere a dismisura.

La seconda opzione mi piace molto di più.

Sfilo le scarpe lasciandole vicino la porta e silenzioso mi stendo accanto a lui.

Sorrido, mentre mi mordo un labbro intenerito dalla sua bocca schiusa e la sua guancia schiacciata completamente contro il cuscino.

Potrà essere anche una sua abitudine quella di richiedere le coccole dopo un sonnellino, ma io non sono così stupido da rifiutare, anzi se fosse per me rimarrei a farlo per tutta la vita.

Mi sporgo verso di lui schioccando un lieve bacio sulle sue labbra, ne lascio altri con il solo scopo di svegliarlo.

Mi mancano già troppo i suoi occhi.
Il tepore del suo corpo mi raggiunge e mai come prima d'ora ho amato restare a letto di pomeriggio.

 ~ Shù ~ ( boyxboy) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora