~Capitolo 41~

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~Nove mesi dopo~

Mattia Pov's

"Non ce la faccio, non posso proprio" porto le mani tra i capelli e mi alzo per la centesima volta dalla sedia sottraendomi dalle mani delicate della sorella di Christian prima intenta ad acconciarmi i ricci biondi per la seconda volta.

Ci passo le dita in un gesto di ansia e un verso di frustrazione esce dalle sue labbra mentre alza gli occhi al cielo per aver perso ancora una volta tempo, la fulmino con lo sguardo e per istigarla ancora di più li scompiglio con forza facendoli svolazzare davanti i miei occhi.

"Non sbuffare, io sto male okay?" Borbotto facendo un giro su me stesso e strillando un verso di disperazione tra le mani.

"Perdonami ma non dovrebbe essere il contrario?" Porta un ciuffo dei suoi capelli perfettamente ordinati dietro l'orecchio mettendo in mostra il trucco che le evidenzia lo sguardo, poi guarda i miei capelli e le sue spalle si afflosciano.

"No, io ho tutto il diritto di stare male, sto per morire, ho l'ansia e potrei piangere da un momento all'altro, dove sta Christian? Ho bisogno di lui" piagnucolo scuotendo le braccia portandole successivamente di fronte al viso a mo' di preghiera per convincerla.

"Per favore, fammelo chiamare ho bisogno di sentirlo, solo un attimo, voglio almeno sapere se sta bene".

Inarca un sopracciglio guardandomi di traverso.

"Certo che sta bene, sta per sposarsi pensi che possa essere triste in questo momento?" Sbuffo e mi giro andando via dal salotto per entrare in cucina, trovando Francesco intento a sistemare ordinatamente tutte le cianfrusaglie lasciate qui prima da Martina che non fa altro che creare disordine sia in casa che nella mia testa.

Delle volte non la sopporto proprio.

Continuo a borbottare parole poco gentili e trascinando i piedi sul pavimento scosto la sedia del tavolo e mi butto letteralmente su essa prendendo posto e poggiando la testa sul tavolo dandomi un colpo alla fronte da solo.

Francesco davanti a me ridacchia prendendomi in giro ma all'ennesimo sbuffo che esce dalle mie labbra mi raggiunge tirandomi su con le mani piantate sulle mie spalle.
Mi riscuote energicamente e uno schiaffo mi arriva dietro la nuca, porto una mano sul collo e mi lamento come se non ci fosse un domani guardandolo male.

Cos'è? Oggi si sono tutti coalizzati contro di me?

"La smetti di fare così? Vuoi rovinarti la giornata per cosa?" Poggia le mani sui fianchi e inclina la testa sollevando le sopracciglia guardandomi curioso, a quel punto anche Martina entra in cucina e sbuffo spostando lo sguardo verso la finestra.

"E voi due invece quando la smetterete di fare così?" Mi giro e gli punto addosso un dito guardandoli male ma l'attimo dopo ritorno a disperarmi infilando le mani nei capelli e sbattendo più volte la testa sul legno del tavolo con il cuore che batte e l'ansia a tremila.

Ho aspettato così tanto che arrivasse questo giorno e adesso sinceramente vorrei solo ammazzarmi dalla disperazione.

"Ma Mattia noi non stiamo facendo nulla di male, stiamo solo cercando di aiutarti" sentenzia Francesco e prendo un respiro profondo per cercare di calmarmi, ma tutto sembra remarmi contro e la testa non ne vuole proprio sapere di stabilirsi su un punto fermo.

"Scusate ma sono agitato" confesso come se non si fosse capito e i loro occhi si addolciscono di fronte alla mia immagine abbattuta.
Mi prendo il viso tra le mani e poggio i gomiti sul tavolo gonfiando le guance.

"Ma scusa se te lo domando, puoi almeno spiegarci il perché di tutta questa ansia mista a paura che ti sta facendo impazzire? Non so siamo in due potremmo almeno aiutarti" Martina annuisce alle sue parole e sconfitto parlo.
Chiudo gli occhi per un solo secondo e poi li riapro per poterli osservare.

 ~ Shù ~ ( boyxboy) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora