Pov Unknown
Cazzo cazzo cazzo.
Mi precipito il più velocemente possibile sul corpo del ragazzino lasciato a terra vicino l'entrata del cimitero.
Mentre quello stronzo accelera sparendo.
"Merda" esclamo sollevandolo notando immediatamente i graffi lungo il fianco.
Lo ha buttato qui come un sacco dell'immondizia.
Deglutisco perché per la prima volta mi rendo realmente conto di ciò che anni fa subiva senza avere alcun aiuto.E adesso? Sarà peggio.
Fa fatica a tenere gli occhi aperti e quando lo prendo in braccio neanche se ne accorge.
Gli sollevo i vestiti per rivestirlo cercando di far più piano possibile.
Lacrime calde continuano a cadere dai suoi occhi socchiusi senza fare il minimo rumore.
"Non doveva andare così porca troia" sussulta e a quel punto resto in silenzio.
Trema, il suo colpo sussulta come scosso da spasmi, sembra nel pieno di una crisi.
Cammino velocemente verso l'auto nascosta dietro un albero di salice.
Lo sistemo nei sedili posteriori e un singhiozzo esce dalle sue labbra.
Mi metto alla guida e velocemente afferro il cellulare facendo partire la chiamata.
"Pronto?"
"È successo un casino, si è presentato prima che io arrivassi e adesso lui è... Lo ha violentato e non ho fatto in tempo a fermarlo, forse ha capito tutto" parlo velocemente imboccando la stradina sulla mia destra.
Dall'altra parte del telefono sento solo silenzio, lo sollevo per controllare che sia ancora in linea e quando vedo la chiamata ancora accesa riprendo a parlare.
"Cosa devo fare? Io non... " Mi interrompe con il tono più freddo che gli abbia mai sentito in vita mia.
"Come sta?"
Sospiro sollevando lo sguardo sullo specchietto.
I suoi occhi sono spalancati e ho seriamente paura che da un momento all'altro possa avere un attacco di panico.
"Male, non lo so, non so neanche se sta respirando" mi agito.
"Okay adesso calmati, non dobbiamo mandare tutto a monte, riportalo in struttura, evita di farti vedere per favore" mi prega sapendo il rischio a cui vado in contro.
Una denuncia distruggerebbe tutto adesso.
"Ma non è un animale, non posso portarlo a casa?" Supplico a l'idea di doverlo lasciare esattamente come ha fatto quel verme un attimo fa.
"Figliolo.."
"Lo so che, che non è un animale, lo so bene...ma al momento non possiamo fare niente" Annuisco un po' incerto.
"Va bene, sto andando" sospiro, giro verso sinistra imboccando la strada che porta alla struttura.
"Ti aspetto a casa" stacco la chiamata e accelero per arrivare il prima possibile.
Sistemo il cappello di lana infilando il più possibile i capelli all'interno e sollevo anche quello nero della felpa per coprirmi maggiormente.
Arrivo alla struttura e freno velocemente lasciando il motore e lo sportello acceso.
Mi precipito nei sedili posteriori prendendo il suo corpo il più cauto possibile per non fargli male.
"Adesso starai bene te lo prometto" parlo e con il cuore in gola lo poggia a terra vicino al cancello.
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~ Shù ~ ( boyxboy)
أدب الهواةE quel sole mi stava abbagliando. Era talmente forte che percepivo i raggi conficcarsi nelle ossa e ribollire nel sangue. Era talmente forte che il suo calore stava riscaldando la mia pelle lattea. Eppure era così dolce, così piacevole, il suo modo...