CAPITOLO VII

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UNA MISTERIOSA SCOMPARSA


Ginevra aprì lentamente gli occhi, vide qualcosa di sfocato, e una voce maschile che la chiamava piano piano, la figura si fece più nitida. Il candido viso di Vittorio apparve davanti a lei

«Ginevra, Stai bene?» chiese ansimando mentre continuava a scuoterla preoccupato
«Eh?» chiese confusa, si rese conto che era sdraiata sul pavimento di casa, e alcuni servi la guardavano preoccupati
«Cos’è successo?» chiese stordita mettendosi una mano sulla tempia «Signorina, lei ha perso i sensi, e per poco è quasi caduta da cavallo, è stata una fortuna che suo marito l’abbia soccorsa, sembrava che qualcosa si fosse impossessato in lei» spiegò Lavinia.


Dopo un po’ tutti la lasciarono riposare in camera, Ginevra aveva mal di testa, non capiva nulla, cos’era successo? Come aveva fatto a svenire?
E poi a cosa erano collegate quelle catene? Cerano davvero troppe domande.

Ma in quel momento si rese conto che qualcosa si muoveva nella sua pancia, era da gennaio che si sentiva così.
La sua mente la riportò alla realtà non appena qualcuno bussò alla porta

«Avanti» disse mettendosi a sedere sul bordo del materasso, Tommaso entrò timidamente con qualcosa in mano
«Si sente bene signorina?» chiese facendo capolino
«Eh? Oh si si» rispose sistemandosi i capelli, questo poggiò un calice d’acqua su un tavolino
«Il signor Vittorio ha detto che deve bere molta acqua» disse inchinandosi educatamente
«Grazie» disse lei facendogli un piccolo sorriso, così lo prese e bevve un piccolo sorso.


In quel momento bussarono di nuovo «Avanti» sperava che fosse Vittorio, e invece era Ilaria
«Signorina, credo di aver capito il motivo della sua nausea e della sua perdita di sensi» disse lei, la ragazza la guardò pensierosa
«Ha mai pensato di essere in dolce attesa?» chiese pulendosi le mani «Prego?» chiese sbigottita la ragazza confusa

«Da quello che ho notato signorina, il suo ventre si muove già da un bel po’, non è cosi?» Ginevra sospirò «Si, è così e…» in quel momento il ventre si mosse «Oh mio dio» disse Tommaso portandosi le mani alla bocca

«Potrebbe fare un’analisi solo grazie al colore dell’urina: basterà miscelarla con del vino, e se cambia colore, allora è incinta» disse Ilaria
«E se non lo fosse?» chiede Tommaso «Sicuramente sarà stato uno sbaglio, eppure sembra che sia proprio una gravidanza, ma comunque è meglio prevenire che curare» rispose Ilaria, Tommaso annuì.


Dopo chissà quanto tempo, finalmente videro il risultato: la miscela cambiò colore schiarendosi lentamente «Lei è incinta signorina» dichiarò Ilaria «E secondo me da un bel po’ direi, da quello che Ilaria ha detto» aggiunse Tommaso, Ginevra rimase a bocca aperta, era scioccata «Eh? O mio dio!» fu l’unica cosa che uscì dalla sua bocca, non sapeva se fare i salti di gioia o piangere, e ora come lo avrebbe detto a suo marito?

Eppure era convinta che quella visione non fosse legata alla sua gravidanza.

Il giorno dopo, mentre Vittorio era al lavoro, Ginevra continuò a pensare come dire tutto questo, ma all’improvviso ricevette una notizia da Ilaria: due ragazzi, amici della coppia, erano scomparsi

«Cosa? Filippo Renati, e Camilla sono scomparsi?» chiese Vittorio quella sera mentre parlava con la moglie e Ilaria in camera
«Si, a quanto pare uno dei loro servi, nonché amico di Tommaso, ha detto che dopo esser stati feriti, sono stati rapiti» spiegò la donna
«E perché non ha tentato salvarli?» chiese il ragazzo
«Perché il misterioso rapitore lo ha stordito, è stato facile rapire la coppia, perché quel giorno pioveva» concluse, in quel momento Tommaso si introdusse «Poche ore fa ho scoperto di un altro rapimento: di Demetra e Nicola Purini, nonché amica di vostra sorella» disse a Ginevra.

I ragazzi rimasero in silenzio

«Beh, per una cosa che è successa oggi ha fatto in fretta ad arrivare» disse la ragazza facendo spallucce
«Veramente il rapimento di Filippo è Camilla è successo sei giorni fa» ammise Ilaria, i tre la fissarono
«Cosa? E lo dici ora? Ma sei seria!» sbottò infuriata

«Possibile che in questa casa io sia SEMPRE l’ultima che viene a sapere le cose? Non ho parole»

Ilaria rimase calma e si avviò verso la porta seguita da Tommaso «Ah si? E lei ha detto al signor Vittorio che è incinta? Eppure lo ha scoperto solo ieri, e in teoria lo è solo di 5 mesi. È da gennaio che è incinta, e ora siamo ad aprile» disse con un misto di rabbia e calma, poi se ne andò e per poco non sbatté la porta.

Ginevra diventò rossa in viso e non parlò, Vittorio si voltò verso di lei

«Sei davvero incinta?» chiese avvicinandosi a lei, la ragazza si calmò e annuì, poi si toccò la pancia, e sentì qualcosa muoversi dentro di nuovo
«Avrei dovuto dirtelo ieri, ma era da un po’ che stavo male, ma non me la sentivo di farti preoccupare» disse chinando il capo, poi guardò Vittorio dritto negli occhi

«Ginevra, se hai qualcosa, me lo devi dire, a prescindere di cosa sia, sennò io mi preoccupo di te» disse il ragazzo facendole una carezza sul candido viso, gli occhi della ragazza diventarono due gemme preziose
«Sono comunque contento» disse sorridendo dopo averle dato un abbraccio, e aver accarezzato con delicatezza la pancia.


Quella notte mentre tutti dormivano Ginevra si rigirava spaventata nel letto, ad un certo punto l’immagine del nero e delle catene riapparve davanti ai suoi occhi, sentì un urlo straziato di donna. Credette anche di aver visto il volto di Camilla, e dell’amica di sua sorella, poi sentì qualcuno che la chiamava da lontano.
E di nuovo buio totale.

Un Criminale Nascosto A Firenze - Volume 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora