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amelia's pov

non potevo non pensare alla giornata di ieri. A come i suoi occhi scuri erano così belli e intriganti,come se da quello potessi vedergli tutta l'anima

mi alzai dal letto,pensando che dovevo farla finita e togliermela dalla testa.

Metto le prime cose che trovo nel mio armadio,per poi passare la spazzola sui miei capelli lisci e mettere un filo di mascara

scendo al piano di sotto,notando mio padre e Mia che facevano colazione

-ciao papi-  dico,baciandogli come sempre la guancia,per poi dare un bacio ai capelli di Mia

mi siedo,per poi prendere un pancake e mettendoci lo sciroppo di sopra

<<come va a scuola,orsacchiotto?-

mio padre mi chiamava spesso con questo nomignolo imbarazzante

"bene" rispondo fredda,per poi finire la colazione ed uscire di casa

entro in macchina di josh,mentre mi racconta della sua serata con Isabella e di come si sia divertito.
Una buona amica dovrebbe essere felice per il proprio amico,felice che sia contento con Isabella,ma l'unica cosa che riesco a provare è uno strano sentimento,forse di gelosia,che mi perseguita da giorni

essendo arrivati,scendo dalla macchina e mi rendo conto di essere stata immersa nei pensieri più del previsto

entrando a scuola,ci dirigiamo come al solito ai nostri armadietti,notando poco lontano di noi isabella ed edward che discutevano,quasi urlavano,ma col casino che facevano gli altri studenti non riuscivo a seguire il loro discorso

<<PERCHÉ SEI UNA BRUTTA TROIA,ECCO QUELLO CHE SEI,ISABELLA>>

le parole di edward mi stupiscono,mentre mi avvicino arrabbiata,lasciando cadere lo zaino per terra

gli amici di edward accanto a lui che ridono soddisfatto delle sue parole,mentre Isabella che piange

come si permetteva a trattarla così?

mi avvicino di più a lui,prendendolo a pugni,finendo sopra di lui e dandogli gli ultimi cazzotti in pieno viso,lui per quanto sia agile come una tartaruga manco riesce a mollarmi un colpo,o forse sono troppo veloce io,che respingo i suoi colpi

"dillo di nuovo,e questi denti che ti ritrovi
la prossima volta salteranno" urlo mentre josh mi allontana da lui

<<che diavolo fai?>> dice josh alla mia spalla

mentre me ne vado in bagno,noto tutte le nocche spaccate,così le metto sotto l'acqua,sperando che il dolore svanisca

dopo di me entra Isabella,e non posso non notare il suo piccolo viso,gli occhi rossi dai quali uscivano lacrime

come poteva definirsi uomo,uno che fa piangere una donna?

"stai bene?" le sussurro,avvicinandomi a lei lentamente

lei non risponde,si limita ad abbracciarmi. A quel contatto rimango di sasso,per poi rilassarmi capendo che aveva bisogno di un abbraccio,così ricambio

-perché hai reagito in questo modo?- dice staccandosi da me,notando le mie mani arrossate subito dopo

- vieni,ti porto in infermeria e
ti medico queste-

era carina quando si preoccupava per me

usciamo dal bagno,mentre le chiedo se è proprio necessario,e lei dice di si,così la seguo

arrivate in quella stanza fredda,mi siedo sul bancone mentre lei cerca nello sportello tutto l'occorrente

spruzza sulla bambaggia un liquido,per poi sussurrarmi qualcosa

- ti farà male,va bene?- mi domanda,ed io annuisco

appena poggia quel dischetto sulla mano rabbrividisco,cercando di non lamentarmi come una bambina

dopo poco finisce di medicare le mani,mi mette le fasce ed un grazie mi esce dalla bocca,sto per scendere quando lei mi ferma con un braccio

-non mi hai ancora detto del perché l'hai fatto- sussurra,aggiustandosi i capelli neri

"perché edward è un coglione,e sono convinta che non ti meriti" mi esce di getto

i suoi occhi scuri che cercano di capire le mie parole

-perché ne sei così convinta?- dice a pochi centimetri che ci dividono,scendo lo sguardo verso le sue labbra carnose

<<tutto ok qui dentro?>>

l'infermiera..

please don't be in love with my best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora