please don't be in love with my best friend

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amelia's pov

dopo un pomeriggio a guardare film comici con mia sorella,aver dipinto e suonato al pianoforte era ora di mangiare

aveva cucinato mio padre,così scesi le scale e mi sedetti al tavolo

papà mi mise davanti il piatto gigante di pasta con la salsa

ne mangiai un boccone,ed era deliziosa

<<tutto ok tesoro?>>mi chiese mio padre,lanciandomi uno sguardo

"si papà,tutto bene" a mio padre importava sempre che le loro figlie stessero bene,perché per lui era come un compito che mia madre le aveva lasciato: assicurarsi  sempre che abbiano il sorriso.

'oggi ho visto un film con amelia papaa' dice mia sorella,del tutto sporca di salsa,così prendo un tovagliolo e la pulisco

<<ah si? Oh giusto dimenticavo,al supermercato vi ho preso delle cose,spero vi piacciano>> si alza dal tavolo per poi prendere due confezioni e darcele

aprendo noto l'intero set di tempere che avevo appena finito,mentre a mia sorella era capitata una bambola

"grazie papà,sei il migliore" sorrido a lui,per poi continuare a mangiare fino a finire il mio piatto,lasciandolo vuoto. Ritorno in camera mia,e mentre mi tolgo la felpa per mettere il pigiama un'idea pazza mi trapassa la mente.

Metto le scarpe,scendo di sotto avvisando che sarei uscita ed esco di casa.

Corro fino ad arrivare alla sua via,essendo ancora le 7:30 c'era un po' di luce.

mi trovo davanti alla sua casa,così mi giro attorno cercando di ricordare quale fosse la sua stanza

poi una melodia travolge le mie orecchie,così mi arrampico fino alla finestra. Notando la sua figura seduta,con una felpa larga ed uno chichogn fatto a caso. Le sue dita che premono sul pianoforte.

È di schiena,quindi non può vedermi. Decido di entrare,e cercando di non farmi notare perché sono intenta ad ascoltarla,e se la interrompessi non me lo perdonerei mai

dopo qualche secondo finisce,si alza dal pianoforte chiudendo lo sportelletto per i tasti,per poi girarsi e notandomi,prendendosi quasi di paura

-Dio santo- dice mettendosi una mano sulla fronte

-che ci fai qua?- mi domanda poi,mettendo le braccia incrociate sul petto

"non solo tu puoi irrompere a casa mia" le faccio notare

-beh io ho suonato alla porta mentre tu sei entrata dalla mia finestra della mia camera- mi corregge invece lei. Mi era mancata anche se l'avevo vista poche ore prima

"bella stanza" mi giro intorno in quella grande stanza

a destra si trovava il letto matrimoniale,con accanto un comodino. Accanto poi una porta,che portava al bagno,presumo. Poi una libreria molto grande ed infine a lato il pianoforte nero

dalla libreria pesco un'edizione di orgoglio e pregiudizio

"anche tu la pensi come quello stupido del tuo ragazzo?" le domando,sfiorando la copertina del libro

-Ex ragazzo. È uno dei miei libri preferiti e penso che Elisabeth sia uno spirito guida per tutte le donne e che abbia fatto bene a rifiutare Darcy quando la trattava male-

risponde lei tutta d'un fiato

"Pensi questo però quando Edward ti ha chiamata troia un attimo dopo ci stavi scopando,o mi sbaglio?" le faccio notare,mentre lei fa una faccia annoiata e sbuffa per la mia affermazione

-ancora con questa storia,Amelia- adoravo quando pronunciava il mio nome.

-la storia tra me ed Edward è finita ed ho capito i miei sbagli- risponde subito dopo,mentre si siede sul letto

"È finita solo perché io ti ho fatto capire che era uno stronzo. Sennò starebbe ancora con te,o mi sbaglio?" mi avvicino a lei

-Mi mandi in confusione,Amelia- sussurra per poi mettersi una mano tra i capelli

"come va con Josh?" le domando,anche se non me ne importava nulla di ciò che facevano

-Bene,ma io non lo so..sono confusa in questo periodo e ho bisogno di più tempo per me stessa per capire alcune cose e-

"Vuoi mollarlo" affermo,mentre tengo gli occhi fissi nel pavimento

-no io,non lo so,non stiamo neanche insieme,è tutti troppo complicato-

"Fai quello che è giusto per te,Isabella"

le dico,per poi uscire da dove sono entrata,cioè dalla finestra.