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amelia's pov

metto i polsi sotto il lavandino d'acqua calda. La campanella suona,ma non mi importa. 2 minuti più o meno non cambiavano la vita,giusto?

asciugo le mani con dei pezzi di carta,mentre mi guardo allo specchio

alla porta entra Isabella,con un sorriso splendido -ehy- mi saluta,mentre poi si appoggia al muro del bagno

"mi perseguiti" scherzo,mentre tengo gli occhi fissi sul mio riflesso dallo specchio

-no,matematica mi ha sempre annoiata-risponde lei

"ok allora ciao" faccio per uscire dal bagno ma la sua presa nel mio braccio mi costringe a fermarmi.

-non andartene- mi supplica,mentre tiene ancora la mano nel mio braccio,come se avesse paura di lasciarmi andare

"devo andare a lezione di biologia" tolgo la sua presa su di me e faccio di nuovo per uscire

-tu mi odi,non è così?- mi fermo a quella sua affermazione.Come poteva mai immaginarsi che io la odiassi quando era tutto il contrario?

"odiare è una parola grossa,Isabella" mi giro verso di lei,che già mi stava guardando

-si o no?- mi domanda di nuovo

"non potrei mai" le rispondo;

-provalo- cosa?avrei dovuto provare che io non la odio?

-saltiamo la lezione di biologia e andiamo in un posto- afferma,guardandomi con occhi supplicanti. Io annuisco,per poi seguirla,notando un leggero sorriso che era comparso nelle sue labbra.

"è la tua macchina questa?" dico,notando la macchina sportiva bianca parcheggiata fuori

-è di mio fratello- risponde.

Per tutta la durata del viaggio stiamo in silenzio,guardo fuori dal finestrino e qualche volta posso notare il suo sguardo su di me con la coda dell'occhio.

-siamo arrivate- dice fermando poi l'auto. Non ero mai venuta in questo posto,non mi era familiare

"se vuoi uccidermi,hai trovato un posto perfetto,Blossom" dico poi scherzando,notando una leggera risatina dal suo volto

Ci muoviamo in mezzo a diversi alberi verdi e molto alti,fino a trovare una specie di
piscina,non molto grande,quasi una jacuzzi

"sarebbe?" indico il posto

-prima era una proprietà di mio padre. Poi abbiamo avuto diversi problemi ed è rimasta solo la jacuzzi

toglie il telo che copriva quell'affare,mostrando dell'acqua limpida

mi giro un attimo intorno osservando gli alberi,le foglie secche che ad ogni mio passo facevano un rumore. Gli uccellini che cinguettavano

mi rigiro verso di lei,notando che era già dentro quella piscinetta in mutande e reggiseno

"allora fai sul serio" dico sorridendo leggermente

-faccio sempre sul serio,adesso,ti muovi?- mi mette fretta lei,così mi tolgo la maglietta e i pantaloni,notando che mi stava anche guardando,restando nell' intimo nero

entro poi nella jacuzzi,notando che era già calda

mi siedo dal suo lato opposto,infilando tutto il corpo in acqua dato che sentivo molto freddo

"mia madre mi ha insegnato a nuotare quando avevo 5 mesi..essendo che lei era una campionessa di questo sport voleva che io prendessi il suo posto. Ma dalla sua morte non riesco più a nuotare,come se avessi un blocco che ha dimenticato come si fa. Probabilmente sarebbe delusa che io non abbia realizzato il suo sogno" dico con lo sguardo fisso nell'acqua

-mio padre era troppo indaffarato nel suo lavoro,la sua azienda,mentre mia madre era in continuo viaggio per il suo lavoro, che nessuno mi ha mai insegnato ad andare in bicicletta,non so neanche nuotare,cose così semplici ma nessuno si è mai preso del tempo per insegnarmele.- dice lei con dei tratti di malinconia

"ti insegnerò io,un giorno..forse" dico poi cercando di abbozzare un sorriso sulle mie labbra che lei ricambia

-sei la prima che porto qui- afferma,guardandomi negli occhi e io cerco di trattenere un sorriso

"allora dovrei sentirmi onorata.."

please don't be in love with my best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora