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isabella's pov

mi faceva male vederla in quello stato.

La musica a palla risuonava in tutta la casa. La puzza di alcol e di erba. Le luci colorate.

mi faceva male vederla bere come una spugna,perché sapevo che ero io il motivo per cui lo stava facendo.

Bere per dimenticare. Bere per dimenticarmi.

E forse aveva ragione. Le avevo spezzato il cuore,ma non potevo dirle il motivo,o le avrei spezzato pure l'anima.

Preferivo farmi odiare da lei,farmi odiare al tal punto di non riuscire più a guardarmi in faccia,che dirle il vero motivo.

mi ero spezzata il cuore da sola percorrendo il corridoio mano nella mano con edward,fingendo di stare insieme.

Ma era quello che dovevo fare,quello che mi era stato imposto. E non potevo non obbedire,o chissà che sarebbe successo.

<<vuoi ballare Isabella?>> dice la voce dietro di me,quella di edward,che mi porge la mano

io la prendo,e lui mi trascina in pista,mentre roteo gli occhi. Non volevo farlo,non volevo ballare con lui.

Volevo ballare con Amelia,volevo toccarle i fianchi e accarezzarle i capelli e dirle che sarebbe andato tutto bene,ma non potevo.

Ammiccai un falso sorriso ad Edward,che me ne rivolse uno a sua volta.

Ballavamo a ritmo della musica,anche se io in quel momento volevo sparire. Per il male
che avevo causato,per il male che mi ero fatta da sola,per il male che mi circondava attorno.

Perché non potevo vivere la mia vita tranquillamente?

perché non potevo scegliere la mia vita?

prende un'altro shot,e lo beve tutto d'un sorso,mentre traballa e sta per cadere ma la sua amica riesce a farla stabilire in piedi.

Dovevo starci io nelle sue condizioni,lei non lo meritava,non lo meritava per niente. Non si meritava tutto questo,non si meritava tutto questo dolore,tutto quest'altro dolore.

-vado un secondo in bagno- aumento il volume della voce per far si che lui mi comprenda in mezzo a tutta quella confusione e quella musica così alta. Lui si limita ad annuire ed io mi dirigo nella stanza.

Lavo le mani,mettendo del sapone e risciacquandole.

Voglio solo scappare.Da tutto.
Da edward,dalla mia famiglia,da questa città.

Magari trasferirmi in una città molto
più lontana,magari con Amelia,se mai riuscirà a perdonarmi per tutto il male che le avevo causato,magari.

"tesoroooo..sbrigati che devo andare in bagno,capitoooo?"
potevo riconoscere la sua voce ovunque,poi ubriaca

apro la porta,come aveva detto lei.
Si precipita velocemente verso il water vomitando.
chiudo la porta.
Così le prendo i capelli e le porgo un fazzoletto,aspettando che abbia finito

-tieni- gli do il pezzo di carta,lei si pulisce,e poi si lava la bocca nel lavandino sciacquandola.

-tutto ok?- le chiedo,mentre tengo gli occhi fissi nel suo riflesso dello specchio,i suoi occhi rossi dopo aver vomitato anche l'anima suppongo

"da quando ti importa?" sputa lei acida,mentre inchioda gli occhi sui miei.

Occhi freddi,quasi di ghiaccio.
L'avevo persa per sempre?

-Amelia io- le sue parole mi interrompono all'istante

"Non voglio sentirti parlare,basta con queste stupide scusa Isabella,mi hai tradita e mi va bene così. Mi hai dimenticata in un giorno e va bene così. Ora posso tornare a bere,se non ti dispiace?O devo chiederti il consenso?"

mi sposto e la faccio uscire.

mi hai dimenticata in un giorno e va bene così

davvero credeva che l'avessi dimenticata?

dimenticare lei era impossibile. Dimenticare un uragano che ti stravolge la vita è impossibile.
Era impossibile dimenticarla, era impossibile dimenticare l'unica persona che io avessi davvero mai amato.
Perché si,io la amavo,non avevo mai avuto io coraggio di dirglielo,ma era così.
Io la amavo con tutto il mio essere,con tutta me stessa,con tutta la mia anima.

Sarei morta per lei,mi sarei sacrificata per lei. Perché infondo lei era un po' una parte di me. E non potevo dimenticarla

L'avrei ricordata anche con una semplice parola,un piccolo gesto,o qualcosa che avrei visto in tv. L'avrei ricordata pensando alla letteratura. L'avrei pensata sfogliando orgoglio e pregiudizio. L'avrei ricordata ovunque,anche non volendo.

Ma lei era parte di me.

ritorno in quella stanza,non volevo stare lì,neanche per idea.

Ma sarei rimasta fino a che sarebbe rimasta lei,sarei rimasta fino a che l'avrei vista andare via,e poi me ne sarei andata,solo dopo essere sicura che lei stesse bene e fosse andata a casa sana e salva.

<<tutto bene,isa?>> mi chiese Edward,posando un braccio dietro la mis schiena e accarezzandola dolcemente.

Poteva sembrare un pezzo di merda,ma infondo lui ci era sempre stato per me,e forse adesso era più maturo di prima. E dovevo dargli una possibilità. Dovevo,non volevo,ma dovevo,per forza.

please don't be in love with my best friendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora