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Giorno 12

La mattina della gara, Charles si svegliò con solo un pensiero in testa: fare il possibile per vincere la gara e dedicare la vittoria a Giulia. Con quel pensiero in testa, il monegasco si alzò subito dal letto, fischiettando leggermente e dirigendosi subito verso il bagno; si sfilò subito i boxer, aprendo il getto d'acqua calda e lavandosi i denti mentre aspettava che l'acqua diventasse calda al punto giusto.
Dopo essersi lavato i denti, il monegasco si infilò sotto la doccia, lasciando che l'acqua calda scorresse sul suo corpo e gli desse modo di scaricare tutta la tensione e l'ansia pre-gara.
Forse sapere che Giulia era ancora in coma rendeva il tutto più importante, forse sapere che la donna che amava era in pericolo di vita amplificava ogni singola emozione. Charles non era certo uno di quei piloti che saliva in pista tranquillo, senza paura o ansia, ma non era neanche quel pilota che sentiva così tanta pressione addosso.
Mentre l'acqua calda scorreva sul suo corpo, Charles rimase a pensare per qualche minuto a Giulia; era un pensiero fisso nella sua testa e a volte si sentiva anche un po' in colpa per questo, si sentiva in colpa perché in certe occasioni era necessario restare concentrato e non perdersi in preoccupazioni che dovevano restare al di fuori della pista. Andrea aveva ragione quando gli aveva raccomandato di salire in auto solo se davvero si sentiva nelle condizioni per farlo, solo se era sicuro di riuscire a lasciar fuori tutto quello che non riguardava la formula uno.
Se doveva davvero preoccuparsi per Giulia, doveva farlo in quel momento, quando ancora era nella sua camera d'hotel e quando era ben lontano dalla monoposto numero sedici, quando ancora era ben lontano dalla pista.
Per questo Charles si prese qualche minuto solo per sé, si prese un po' di tempo per scaricare tutta la tensione e per sfogare tutte le preoccupazioni che aveva avuto in quei giorni; aveva una gara importante davanti a sé, aveva una gara lunga e che sapeva sarebbe stata piena di difficoltà. Mantenere la posizione sulle RedBull era qualcosa di difficile, se non addirittura impossibile e Charles lo sapeva benissimo. Non poteva permettersi errori, doveva essere perfetto e anche con la perfezione non era certo di riuscire a portare a casa quella vittoria, una vittoria che sarebbe stata la sesta della sua carriera, una vittoria che nessun fan e nemmeno il team pensava di riuscire a portare a casa.
Non seppe nemmeno per quanto tempo rimase sotto l'acqua calda, riaprì gli occhi dopo un po' di tempo e si rese conto di sentire i polpastrelli più strani, segno inequivocabile del fatto che avesse passato un bel po' di tempo sotto l'acqua; non era preoccupato, però, di essere in ritardo e non lo era perché aveva impostato più sveglie, anche una per avvertirlo che sarebbe dovuto essere al paddock nel giro di dieci minuti.
Finché quella sveglia non suonava, Charles poteva stare tranquillo.
Si lavò i capelli, passando le mani sulla cute e massaggiandosela bene, poi si risciacquò, mise il balsamo e si insaponò il corpo, mentre la mente ripercorreva alcuni dei momenti più belli passati in compagnia di Giulia, la sera in cui fecero l'amore per la prima volta.

"Wow." Sussurrò la ragazza, lasciandosi sfuggire un ansimo e abbandonandosi al letto.
"Lo so, faccio questo effetto." La prese subito in giro Charles, beccandosi un leggero schiaffo sul petto e scoppiando a ridere subito dopo. Avvolse meglio le braccia intorno alla vita della ragazza, poi la attirò più vicino al suo corpo, facendo scontrare i loro petti. "Perché, vuoi forse dire che non è cosi?"
Charles soffiò sulle labbra di lei nel pronunciare quelle parole, spingendosi leggermente contro il suo corpo e facendo scontrare di nuovo le loro intimità.
"C-Charles." Balbettò subito Giulia, inarcando leggermente la schiena e lasciandosi sfuggire un piccolo gemito di piacere.
"Che c'è, non riesci a parlare? Ti faccio questo effetto?" Sussurrò a quel punto il monegasco, scendendo a baciarle e mordicchiarle il collo, mentre continuava a spingere il bacino verso di lei, bisognoso di sentire ancora quel bel suono uscire dalle labbra di lei. "Mi piace sentire questo suono uscire dale tue labbra, perché non lo rifai?"
Giulia deglutì leggermente, iniziando gia a cedere sotto i baci e il tocco del monegasco; nonostante ciò, non era una ragazza che si arrendeva facilmente, tantomeno una che la dava vinta agli altri senza prima lottare, per questo premette le mani sul petto di lui, creando maggiore distanza fra loro e alzandosi dal letto velocemente, prima che Charles potesse fermarla.
"Dove stai andando?" Chiese subito Charles, mettendosi seduto sul letto e lasciando vagare lo sguardo sul suo corpo, non riuscendo a farne a meno.
"Vado a farmi una doccia." Sorrise maliziosamente l'italiana, rivolgendo un veloce sguardo al ragazzo e piegandosi leggermente per prendere la biancheria intima pulita dal cassetto; quel gesto certo non passò inosservato, infatti Charles si alzò di scatto dal materasso, avvicinandosi a lei con un sorriso smagliante.
"Vengo anche io allora, posso fare la doccia con te o non mi vuoi? Prima di decidere però, sappi che ho ancora molte cose in serbo per te."
Giulia proprio non riuscì a trattenersi, si voltò verso di lui e sorrise, leccandosi le labbra. "Davvero mi chiedi se puoi fare la doccia con me? Pensavo fosse scontato, Perceval." Sussurrò con tono provocante, girandosi di schiena e avviandosi subito verso il bagno.
Charles la raggiunse in poche falcate, avvolse le braccia intorno ai suoi fianchi e se la caricò in spalle di peso, ignorando il piccolo urlo che lanciò la ragazza per la sorpresa; le diede anche un leggero sculaccione, facendo un sorrisino. "Non provocarmi, petit."
E prima che Giulia potesse dire altro, Charles entrò nel bagno, aprì l'acqua e la posò a terra, prendendole poi dolcemente il viso fra le mani e baciandola appassionatamente.
"Resta con me..." Sussurrò la ragazza fra un bacio e l'altro, avvolgendo le braccia intorno al suo collo e ansimando leggermente sulle sue labbra.
"Non vado da nessuna parte, cherie."

Sixteen Flowers|| Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora