4 -Principio di proporzionalità
"Chissà... Se amare è una cosa vera?..."
Continuava a chiedersi con lo sguardo perso dentro la tazza ormai vuota di caffè, fissando i residui rimasti sul fondo, ancora bloccato in quel bar, nel centro di Dubai.
Eppure, cominciava a sorgergli il pesante dubbio che tutto sommato... Quei concetti logici che aveva sempre utilizzato per comprendere il mondo che lo circondava, non fossero del tutto corretti.
"Cosa ho sbagliato?" Si chiese abbandonandosi ad un sospiro pesante, pieno di rimorsi.
"Ho sempre applicato le mie conoscenze!..." Continuò, faticando nel comprendere dove stava il problema. Cominciando a chiedersi, se non fosse proprio questo il problema.
Interpretava il mondo circostante, come uno studio applicato della Fisica. Continuando a paragonare leggi e svariati principi, riguardanti ogni suo ramo, alla vita di tutti i giorni.
"Ma non ha funzionato!..." Sospirò abbandonandosi con la faccia nuovamente spiaccicata contro il bancone del bar.
Svogliatamente diede un occhiata all'ora riportata sul suo cellulare, accorgendosi che indicava le 8:30 in punto del mattino. Era ancora prestissimo, e lui già girovagava per il centro urbano della metropoli araba da almeno un'ora.
"Sicuramente, staranno ancora dormendo!" Rifletté, ripensando a Hizashi e Shota. Per poi perdersi nel ricordo di quell'assurda nottata appena trascorsa.
"Come ci siamo finiti in mezzo a questo casino?" Quella frase lo tormentava da ore. Da quando aveva aperto gli occhi, ritrovandosi in camera con i suoi amici. Tutti e tre, in quello stato pietoso.
Quella vacanza doveva servire a ricucire le crepe venutesi a formare, non ad aggravarle! Forse stavolta... Era davvero giunta l'ora di mettere da parte la fisica e passare alla filosofia. Ma non si sentiva per nulla in grado d'applicare certi concetti "Astratti" come faceva Hizashi.
"Che poi alla fine... Siamo venuti fin qui, solo per te!" Sospirò ripensando a quanto era stato difficile rimettere insieme tutti i cocci. Ritrovandosi con il rischio di mandare tutto in frantumi. Ancora.
Balzando letteralmente per aria, attirato dallo squillare del proprio cellulare, Oboro sentì il cuore scalpitare nel petto come una cavallo imbizzarrito per un istante, temendo fosse Shota il mandante della chiamata, tirando un respiro di sollievo nel leggere il nome del rettore dell'università in cui lavorava. Inarcando poi un sopracciglio irritato.
"Pronto?"
"Signor Shirakumo!... Mi è stata appena recapitata sulla mia scrivania la sua richiesta. Le ricordo che è il nostro candidato di quest'anno per l'Internetional Open Science Conference!"
"Non serve che me lo ricordi!..." Sbuffò il giovane di appena 26 anni. Ora come ora, aveva ben altro a cui pensare! E poi, mancavano mesi all'evento.
"Attendo impazientemente il suo ritorno a San Francisco!"
"Le ricordo che ho presentato richiesta per la momentanea sospensione dalle mie attività didattiche, più di 1 mese fa!"
"Io oserei definirla più... Un vacanza!" Lo accusò il rettore dell'università seccato.
"Sono solo 3 settimane! E poi le ricordo, che ho parecchie ferie arretrate!" Si lamentò, spazientito da quel tizio.
"Si goda la vacanza signor Shirakumo. Mi auguro di trovarla in ottima forma al suo ritorno!" Lo salutò il rettore, riattaccando la chiamata.
STAI LEGGENDO
La legge di Newton (Alternative univers-threesome)
FanfictionDal testo: * D'altronde... Proprio come affermava la legge gravitazionale di Newton: Nell'universo, i corpi si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro dis...