18 -Seconda legge di Keplero
Dando un'ultima e accurata ricontrollata, alle luci e il set fotografico, l'uomo dai corti capelli scuri, rasati hai lati si spostò verso il tavolo su cui il suo assistente poggiò la valigetta chiusa a chiave contenente la sua costosissima macchina fotografica di ultima generazione, preparandola per bene. Stacco il tappo dall'inquadratura, osservando i vari flash contenuti sempre all'interno della valigia. Prendendosi del tempo per decidere quale usare, preferendo rimandare a dopo la scelta, dando un'occhiata in giro annoiato attendendo che la sua modella arrivasse.
"Ma che fine ha fatto?" Sbuffò, voltandosi verso la porta che collegava la sala fotografica hai camerini.
Stanco d'aspettare, attraversò quel corridoio varcando la soglia della sala trucco, stirando un gran sorriso a braccia aperte.
"Dov'è la mia principessa?"
"Io non sono la tua principessa!" Seduto sulla sedia, Hizashi rispose a tono inarcando un sopracciglio seccato di fronte a quell'appellativo.
Ancora sull'uscio, Will si lasciò sfuggire una risatina divertita d'innanzi all'irriverenza di quel ragazzino di ben 13 anni più giovane, rispetto a lui.
"Tesoro stai fermo! Ho quasi finito." Repentina, la make-up-artist lo riprese reggendo in mano un sottile pennello da make-up continuando a truccare le sue labbra.
Preferendo non interferire con il lavoro di quella donna, il fotografo rimase ad osservare compiaciuto l'ottimo lavoro eseguito su quel ragazzo ancora seduto su quella sedia coperto solo da una leggera vestaglia, con indosso una parrucca biondo cenere abbastanza lunga e mossa, il volto truccato egregiamente, in modo apparentemente delicato, ma al contempo raffinato. Anche le sopracciglia erano state ridisegnate con il make-up rendendole più scure e femminili. Oltre ad indossare delle lenti a contatto di un bell'azzurro intenso e delle unghie finte per abbellire le mani.
Catturato da tanta bellezza, l'uomo gli si avvicinò piegandosi leggermente in avanti, stringendo delicatamente la mano destra della finta ragazza, compiendo un delicato baciamano.
"Sei bellissima! Sapevo saresti stata perfetta per questo spot!"
"Ti ricordo che non sono una ragazza!" Tornò a sbuffare Hizashi a lavoro ultimato dando uno sguardo alle scarpe con il tacco, abbandonate hai suoi piedi.
"Ci sai camminare?" Domandò lo Stylist incuriosito da quell'occhiata, ammirando orgoglioso il lavoro compiuto dai suoi collaboratori.
"Si, solo non riesco a metterle con queste unghie! Non sono abituato!" Si lamentò il ragazzo sventolando le mani per aria. Non erano troppo lunghe quelle unghie, semplicemente, non era proprio abituato a certe cose.
E rapidissimo, sempre lo Stylist aiuto il giovanotto nell'indossare le scarpe, stupendosi nel vederlo muoversi agile e sinuoso, con una camminata a dir poco perfetta su quei tacchi vertiginosi.
"Complimenti! Cammini meglio di molte modelle con cui ho lavorato."
"Grazie!" Il biondo rispose imbarazzato ma grato per il complimento appena ricevuto, stringendo istintivamente la vestaglia che indossava, rimirandosi ancora allo specchio, stentando nel credere ai propri occhi. Era irriconoscibile, sembrava completamente un'altra persona.
"Possiamo andare?"
Attirato da quella domanda, sempre il ragazzo si voltò verso il fotografo, serrando ancor di più le mani sulla stoffa della vestaglia, per poi annuire con il capo tirando un profondo respiro imponendosi calma. Mentre quello gli si avvicinava porgendogli una mano, che osservò con un pizzico di timore, dall'alto di quei 12 centimetri di tacco, che lo rendevano ancor più alto di quanto già non fosse. Per poi vedere, quella stessa mano avvicinarsi maggiormente alla sua, stringendola saldamente, fino a condurlo fuori dai camerini, raggiungendo insieme il set fotografico.
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La legge di Newton (Alternative univers-threesome)
FanfictionDal testo: * D'altronde... Proprio come affermava la legge gravitazionale di Newton: Nell'universo, i corpi si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro dis...