20- Teoria delle collisioni
E giorno dopo giorno, Oboro osservava il tempo scorrere inesorabile tra le dita della sua mano, mentre seduto vicino a Shota attendeva impaziente il ritorno di Hizashi da Toronto, ancora una volta. Entrambi pronti a consolarlo dopo quei lunghi e destabilizzanti giorni, trascorsi tra le aule del tribunale.
"La prossima volta andiamo con lui!" Shota marcò quelle parole con tono perentorio, agitando una gamba involontariamente scosso dalla preoccupazione.
"Sai meglio di me che non vuole. O saremmo già saliti su quell'aereo con lui!..." Oboro rispose sbuffando quelle parole con un pesante sospiro, avvolgendo le spalle del partner con un braccio lasciando che poggiasse la testa contro la sua spalla, nel tentativo di calmarlo.
Trovando il suo sguardo per un attimo, poi un bacio veloce, rubato lontano da occhi indiscreti, tornando a fissare il punto da cui Hizashi sarebbe arrivato accompagnato da sua madre e suo padre.
*
Dopo essersi finalmente riappacificati, il loro rapporto si trasformò in ciò che avevano sempre desiderato l'uno dall'altro. Anche se: Shota non si sentiva minimamente pronto parlarne con i suoi genitori, confidandosi solo con sua sorella, che dopo un primo momento di shock dato dall'assurdità della situazione. Si mostrò molto comprensiva di fronte all'evidente felicità dipinta sul volto del fratellino.
Per Oboro la cosa fù altrettanto difficile, tanto da rimandare quella discussione ad un altro momento. Ma a sua madre, non poté non sfuggire la luce che illuminava il suo sguardo da quando aveva ritrovato, non solo Shota, adesso anche Hizashi. Acconsentendo tacitamente a quel rapporto, desiderando solo il bene di suo figlio, ma con la promessa di parlarne seriamente quando si sarebbe presentata l'occasione giusta.
Al contrario, forse l'unico al momento completamente incapace di tenere segreto qualsiasi cosa alla sua famiglia: era il biondino. Ma dopo l'orribile esperienza vissuta e quanto lo stava travolgendo a causa del processo, i suoi genitori acconsentirono a quel rapporto senza batter ciglio, nel poter finalmente vedere il figlio un po' più sereno. L'unica pecca in tutto ciò? Dover mentire hai genitori di Shota e Oboro, per il momento.
*
Osservando il corridoio da cui Hizashi sarebbe arrivato, la mente dell'albino tornò al giorno in cui Shota confessò di come si era accorto; che il partner era in realtà, la modella misteriosa che per molto tempo aveva spopolato in giro per tutto il mondo, facendo parlare di sé a lungo.
Ma ad un anno di distanza dall'uscita degli ultimi scatti, il mondo intero sembrava essersi dimenticato di lei, sostituita da altre modelle e altri scandali più recenti su cui il mondo intero si concentrò. Quella scoperta lo aveva letteralmente sconcertato. Mai si sarebbe aspettato nulla del genere, eppure era andata così.
Inoltre, per Oboro, conoscere certi dettagli molto intimi sulla passata relazione tra i suoi attuali partner, non fù semplicissimo da mandare giù. Non tanto per il senso di gelosia, quanto per il fatto che a distanza di tempo; il biondino ancora non si sentiva di voler affrontare un rapporto intimo con nessuno dei due, nonostante si fidasse di loro. E lo aveva mostrato più volte!
Tornando ad osservare quel corridoio, l'albino tirò un profondo respiro pesante, sentendo il compagno al suo fianco agitarsi su quella sedia sempre più ad ogni minuto che passava. Poi, finalmente, videro arrivare la bellissima figura slanciata di Hizashi trascinarsi dietro una piccola valigia, e dietro di lui i suoi genitori osservarlo.
Rapidamente, il moro balzò in piedi avanzando a passo spedito, fregandosene altamente di Oboro che ancora mezzo interdetto, fissava la scena.
"Sho! Aspettami!" Urlò il maggiore, ma il più piccolo era già corso via, fiondandosi verso il biondino che lo accolse in un abbraccio, venendo raggiunto quasi subito dall'albino
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La legge di Newton (Alternative univers-threesome)
FanfictionDal testo: * D'altronde... Proprio come affermava la legge gravitazionale di Newton: Nell'universo, i corpi si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro dis...