Le tremavano le gambe.
Anche se era la seconda volta che saliva su quel palco, le ginocchia minacciavano concretamente di cedere da un momento all'altro, come se all'improvviso non fossero più abituate a sostenere il suo corpo, come se i tacchi a spillo che indossava non fossero già abbastanza intimidatori per l'equilibrio. A ogni nuovo passo verso la colonnina che indicava la propria posizione, l'ottava, ben due numeri avanti rispetto a quella del suo già fortunato anno da rookie, il cuore defibrillava come sotto il diretto intervento di pungolanti scariche elettriche. Fu necessaria una discreta dose di attenzione aggiuntiva per salirci sopra senza intoppi, e se non fosse stato per l'aiuto di Dominic, al suo fianco, sarebbe di certo incespicata nel vestito.Yulis sprimacciò il tessuto sui fianchi facendo scivolare le dita su di esso, chiedendosi se lo spacco che mostrava la gamba sinistra per quasi tutta la sua interezza non fosse troppo profondo. Deglutì e puntò i denti nel labbro inferiore, realizzando che se anche così fosse stato, a quel punto non avrebbe potuto farci nulla: si preparò quindi a ricevere e metabolizzare la notizia di un eventuale close-up della sua coscia nuda e ingioiellata su una delle tante pagine di Spicy Weekly.
< ...sono talmente agitata da preoccuparmi davvero di una cosa così stupida come questa? >
Scrollò le spalle e lanciò uno sguardo alla propria destra, quasi a volersi distrarre. Gareth, a due posizioni di distanza, sembrò intercettare i suoi stessi pensieri, e non appena gli occhi si incrociarono si esibì in un sorriso sornione con tanto di buffo ammiccamento in allegato. Yulis si lasciò sfuggire un risolino e poi tornò a scorrere i volti conosciuti degli altri eroi in HTT: nel mucchio, quello di Marcus spiccava per impassibilità, mentre quello di Leo appariva senza ombra di dubbio come il più rilassato.
Per la premiazione dei dieci erano state disposte a semicerchio sul palco un egual numero di postazioni di base larga e rotonda, alte una ventina di centimetri e distanziate di un paio di metri, la cui struttura ricordava per forma e caratteristiche quella di antiche colonne doriche. Su ognuna di esse era apposta una targa dorata e, se viste dagli occhi del pubblico, quella su cui svettava il carattere "I" era all'estrema sinistra, mentre l'ultima, quella con su scritto "X", era all'estrema destra.
In quei rapidi istanti di assestamento, James continuava a intrattenere il pubblico nell'attesa che tutti prendessero il proprio posto. Al suo fianco, sorridenti, c'erano Ayako e Jelani stretti in un tenero abbraccio, impegnati ad elargire qualche dettaglio in più sulla loro esibizione. La mano di lei, minuscola se rapportata all'imponente stazza di lui, era adagiata sulla sua schiena, mentre il braccio dell'uomo le avvolgeva le spalle con fare protettivo. Il netto contrasto di colore della loro pelle era affascinante, e le dita fini e affusolate della giovane musicista sembravano delicati segni di gessetto bianco su una lucida lavagna di ardesia.
Qualcuno dello staff, a lato del palco, fece segno di procedere con il programma della serata. James ringraziò e congedò i due musicisti, poi diede il cambio allo speaker che aveva precedentemente introdotto l'evento.
Fu in quel momento che Magnus Steiner fece la sua comparsa.
L'uomo attraversò lo spazio con andatura fiera e altezzosa, e gli innumerevoli emblemi dorati che gli decoravano il pettorale sinistro scintillarono di lustro sotto le luci dei faretti. Non era solo, infatti giungeva accompagnato da due splendide fanciulle dai tratti mediterranei e dai volti noti, Gloria e Vittoria, le stesse donne che avevano presenziato alla premiazione anche l'anno precedente. Gli abiti eleganti delle gemelle differivano solo per il colore, uno turchese e l'altro verde, e le loro vaporose gonne di tulle erano talmente lunghe e pesanti da arrivare a spazzare il parquet ad ogni falcata. Una delle due portava sul braccio un piccolo cesto di vimini contenente le dieci corone d'alloro, mentre l'altra custodiva le medaglie al valore per i primi tre classificati.
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Ultra Violet
AcciónLe persone non sono mai del tutto buone o del tutto cattive, e questo Yulis lo ha imparato presto a sue spese. «Né santi, né diavoli.» come le aveva detto Shogo tanto tempo prima. «Il problema sta nella percentuale di queste due componenti, che a vo...