L'aria pungente di quella sera rampicava dentro le ossa, cistallizzandole persino i pensieri. Nonostante il passo svelto per le vie illuminate e frizzanti di Shinjuku, le gambe sembravano non riuscire a scaldarsi: il paio di calze a rete e gli shorts che indossava non potevano nulla contro quel gelo.
Una folata la costrinse a rifugiarsi nel parka verde oliva, strizzando le braccia contro il corpo nel mentre che immergeva le mani nelle tasche. Non era abituata a sentire tutto quel freddo sulla nuca: la parrucca a caschetto le lasciava completamente scoperto il collo, costringendola ad accogliere con una smorfia i brividi che il vento portava con sé. Era strano vestire di nuovo i panni della Regina di Picche, ma quelli di Yulis o di Ultra Violet sarebbero stati tutto fuorché raccomandabili in un contesto del genere, per non parlare poi del fatto che avrebbe trasgredito il consiglio appuntato a mano sul retro del biglietto che Phoenix le aveva fatto recapitare.
< Chissà se è sua, la grafia. >
Pollice e indice si ritrovarono a seguire il profilo del cartoncino, come stuzzicati da quel pensiero. La scrittura era pulita, ordinata e incredibilmente leggibile, e questo Yulis l'aveva notato subito con un'abbondante dose di stupore; era ancora in dubbio, però, sull'eventualità che potesse davvero appartenere a Phoenix. Forse era presumibile credere che fosse il signor Nobu, l'artefice di quella nota, perché la sua figura posata ed attenta era molto più facile da associare a quel tratto così pulito e curato.
Un paio di ragazzi la superò, urtandola per errore. Yulis abbassò di colpo la testa, annuendo alle scuse senza mai alzare lo sguardo e rilassandosi solo quando percepì i due allontanarsi. Aveva fatto bene ad optare più per Picche che per Yulis, data l'incredibile quantità di persone che trafficava per il quartiere: la possibilità di essere riconosciuta era più che concreta, e sbandierare al mondo che Ultra Violet stesse agendo da sola era l'ultima delle sue intenzioni.
Un nuovo brivido di freddo le rotolò lungo la spina dorsale, così infossò la testa tra le spalle nel tentativo di nascondere mento e labbra al di sotto del colletto. Missione in incognito oppure no, avrebbe preferito indossare almeno la parte alta del suo costume, avvalendosi così dell'aiuto del tessuto termico e della complicità di una sensazione più familiare sulla pelle. Invece, era stata costretta a interpellare Noora per comprendere quali fossero le caratteristiche di un outfit grunge, come suggeritole dal biglietto, e quindi arraffare qualcosa di più adatto dal suo armadio.
All'angolo tra Yasukuni-dori e Moa si fermò in prossimità del semaforo, incrociando le gambe e puntando il piede destro a fianco del sinistro. Recuperò il telefono e controllò il percorso dall'applicazione del GPS.
< Solo altri otto minuti per arrivare al luogo dell'incontro... >
O, almeno, a quello che sperava fosse il luogo dell'incontro.
Sull'invito, di fatto, non c'era nulla di direttamente comprensibile o utilizzabile, nulla che palesasse la natura di quell'improbabile appuntamento. Al centro del cartoncino nero erano stampate due lettere maiuscole, una "B" e una "H", e al di sotto di esse comparivano una data, l'elemento più facile da interpretare, e due gruppi di numeri: il primo era composto da nove cifre, mentre il secondo da dieci. L'insolita presenza di un paio di punti l'aveva portata ad escludere la possibilità che si trattasse di un qualche recapito telefonico, così aveva ipotizzato che quelle fossero delle coordinate geografiche.
- BH potrebbe essere un posto. - soppesò, mentre il bip allegro del semaforo accompagnava la sua traversata.
Dopo una nuova svolta a sinistra imboccò un piccolo vialetto alberato, percorrendo qualche centinaio di metri di rettilineo sino a che non giunse a una zona pedonale. Continuò a seguire il percorso indicato sul display, ritrovandosi poco dopo all'ingresso di Golden Gai.
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Ultra Violet
AksiLe persone non sono mai del tutto buone o del tutto cattive, e questo Yulis lo ha imparato presto a sue spese. «Né santi, né diavoli.» come le aveva detto Shogo tanto tempo prima. «Il problema sta nella percentuale di queste due componenti, che a vo...