3. Fuga

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"S-sono morto?"

"Se mi sembravi intelligente prima, ora ho avuto la riprova che sei un cretino come tutti gli umani." Il ragazzino venne preso per un braccio e la tunica scivolò lungo un braccio, rivelando completamente la spalla minuta.

"Cazzo ti prenderei qui e adesso, ma dobbiamo sposarci, quindi non complicare le cose."

"I-io non sposo uno sconosciuto che f-farnetica! Lasciami!" Ma l'altro era più forte di lui e, caricandoselo in spalla senza il benchè minimo sforzo, lo portò dinnanzi al piccolo altare posto vicino all'ingresso della dimora.

"Muoviti fiorellino, se i vecchi ci scoprono mi scasseranno le palle più di quanto già non facciano."

"Lo sai che legandolo a te contro la sua volontà non cambierà niente vero?" I due parlavano come se il diretto interessato non fosse presente, senza degnarlo di uno sguardo.

"Tu sei uno stupratore! D-dovresti essere in prigione!" Quello scoppiò a ridere stringendogli una natica con fare bruto.

"L'unico posto in cui dovrei essere è in questo magnifico culo che ho avuto l'onore di provare. Dovresti ringraziarmi per averti scelto, non molti umani hanno questo privilegio."

"Smettila di parlare così! M-mi avete drogato.. questo posto non è reale! I-io ti maledico!" Uno schiaffo si abbattè sulla sua guancia, facendolo capitolare a terra con un labbro spaccato.
Il dio lo afferrò per i capelli e lo strattonò per averlo faccia a faccia, un'espressione adirata dipinta sul volto.

"Ascoltami bene perchè non mi ripeterò. Tu devi portarmi rispetto in quando Kami e tuo futuro marito. Io ho deciso questo e tu ti adeguerai. Ormai ti ho scelto come mogliettina e non si può più tornare indietro, a meno che tu non voglia essere lapidato. A te la scelta."
Izuku tremò di paura e gli occhi gli si fecero lucidi incurante dei due che lo stavano guardando.

"P-perchè mi fai questo?"

"C'è chi non mi ritiene all'altezza di un matrimonio. Beh, ti ho portato qui per provare il contrario. Tu ci guadagni un bel marito e tanto sesso. Venerare il Kami dovrebbe essere un dovere per voi umani." Izuku tentò di liberarsi ma riuscì solo a ricevere un altro schiaffo che richiamò l'attenzione della ragazza.

"Se continui così non accetterà mai di sposarti. Devi avere il suo consenso."

"Non mi serve il suo consenso. E' un essere inferiore come lo sei tu. Rimettilo in sesto, lo voglio pronto per essere scopato tra dieci minuti."
Occhi rossi sparì in una nuvola di fumo e il verdino si permise di scoppiare a piangere, coprendosi il volto con le mani.

"Non disperarti, puoi essere felice con noi. I tuoi simili ti vogliono uccidere."

"V-voi siete completamente matti... m-matti!" Urlò il giovane spingendo la ragazza a terra prendendo a correre più veloce che poteva per fuggire da lì.
Ovunque guardasse notava elementi quasi fantastici che non potevano essere reali: nuvole di vari colori, acqua dei laghi che si alzava e formava figure fantasiose, animali mai visti prima d'ora...
Era per forza morto e quello era il luogo nel quale venivano condotti i peccatori come lui.
Si inoltrò nella foresta poco distante da quei due pazzi e cominciò a correre lungo la lunga scalinata che si era trovato davanti, fermandosi solamente quando trovò un Torii.
Posò le mani sulle ginocchia e riprese un poco di fiato, guardandosi intorno per valutare il da farsi: dove poteva andare se non sapeva neanche dove si trovasse?
Improvvisamente avvertì un verso, un latrato acuto che lo spaventò.
Osservò la natura circostante ma non vide niente se non alberi, piante e cespugli.
Come richiamato da una forza sconosciuta, alzò il capo rimanendo estasiato da ciò che gli si era presentato davanti.
Sulla sommità del Torii era seduta una bellissima volte arancione con una lunga coda folta che veniva agitata lentamente.
Izuku fece un passo indietro e si sedette a terra per contemplarla: non aveva mai visto una volpe così fiera e delicata allo stesso tempo.

Kami No Ai - L'amore del DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora