17. L'amore Del Dio

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"K-Kacchan"

Dal matrimonio erano cambiate molte cose.

Il modo in cui il dio si dedicava a lui gli scaldava il cuore e lo faceva sentire speciale.
Avevano cambiato casa subito dopo la cerimonia: erano andati ad abitare vicino ad una piccola cascatella e con un ruscellino grazioso nel quale andavano a giocare gli animaletti.
Era luminosa, più grande della precedente e soprattutto era colorata, sia dentro che fuori e questo grazie alla moltitudine di fiori che Izuku aveva piantato.
La cosa che lo aveva felicemente sorpreso era il fatto che era stato il dio stesso a scegliere le piante e insieme le avevano sistemate per rendere l'abitazione accogliente.
Ricevevano gli amici, andavano in giro con loro e soprattutto passavano molto tempo assieme, facendo lunghe camminate o semplicemente coccolandosi alla luce del sole.
Si, perchè Izuku aveva scoperto che il dio adorasse i grattini sul capo e gli abbracci, principalmente prima di andare a dormire.

"Che vuoi Izuku.."

Il carattere bisbetico della divinità era rimasto tale e quale e non sarebbe mai cambiato, tuttavia il verdino ci aveva fatto l'abitudine nel sentirlo borbottare mille volte al giorno.
Ma a lui non dispiaceva, anzi... gli rendeva le giornate più vive e divertenti.

"R-rallenta... v-vai troppo veloce"

Occhi smeraldo si guardò attorno e per grazia divina non vide nessuno se non qualche animaletto in lontananza.
Era a dir poco in uno stato pietoso: le gambe gli dolevano così come la schiena, il corpo era ricoperto di sudore e i capelli non avevano alcuna intenzione di stare al loro posto.

"E' passato un secolo e mezzo da quando siamo sposati e non ti sei ancora abituato alla mia velocità? Mi deludi mia piccola Kitsune" Ghignò la divinità intrecciando le mani con quelle del marito sdraiato di schiena sotto al proprio corpo.
Quel giorno, durante una delle loro passeggiate, avevano deciso di deviare percorso per immergersi in un sentiero che in tutti quegli anni non avevano mai percorso a causa della mancanza di curiosità e si erano imbattuti in quello che sembrava a tutti gli effetti un altare di pietra abbandonato.
I due si erano scambiati un'occhiata complice e si erano fiondati l'uno sulla bocca dell'altro, baciandosi con foga e passione prima di stendersi sull'oggetto in questione e cominciare ad amarsi.
Il biondo, ogni volta che faceva incontrare le loro labbra, riportava alla mente il giorno del loro primo bacio, avvenuto subito dopo il matrimonio.


Erano rientrati in casa dopo aver festeggiato e il dio era andato direttamente verso la camera da letto per cambiarsi e infilarsi sotto le lenzuola di seta.
Izuku aveva fatto lo stesso, solo che aveva indossato una tunica dal tessuto semitrasparente suggeritagli da Touya.
La tunica lasciava scoperta l'intera schiena e arrivava a circa metà coscia, mettendo così in risalto le sue forme morbide e aggraziate.
Essendo il dio di schiena, e quindi impossibilitato a vederlo, Izuku ne aveva approfittato per fare dei respiri profondi e sedersi sul letto con lui.

"Kacchan... noi umani la prima not-"

"Lo so cosa fate ma non ti costringerò a far nulla. Aspetterò che tu voglia farlo" Il verdino gli mise una mano sulla spalla facendo pressione per farlo voltare.
Katsuki sgranò gli occhi alla vista del corpo seminudo ma non disse una parola, rapito dalla bellezza dell'ormai marito.

"Io... vorrei farlo. Tu mi piaci molto e voglio concedermi a te stanotte... s-sempre che tu voglia" Mormorò incerto arrossendo di poco quando il Kami gli aveva posato una mano sulla guancia accaldata.

"E' una tua scelta?" L'umano annuì e Katsuki non fece in tempo a muoversi che l'altro gli era salito a cavalcioni, tremando non appena avvertì una presenza semidura contro il proprio inguine.

Kami No Ai - L'amore del DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora