11. Perchè mi rifiuti?

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"Sei ancora più bello così Izuku!"
Era passato un mese da quando lui e il dio avevano dormito per la prima volta assieme senza alcun sfioramento di pelli e le cose tra loro erano leggermente migliorate.
Per lo meno adesso si scambiavano qualche parola e andavano dai loro amici a passare il tempo.
Agyo gli aveva anche regalato alcuni fiori e il Shakuhachi, un flauto che l'umano suonava quando aveva del tempo libero.
Tuttavia, agli occhi di Izuku il dio appariva... strano.
L'arroganza andava sempre a braccetto con il biondo ma aveva qualcosa che non andava.
Passava molto tempo fuori casa, era più pacato e lasciava sempre quella cenere in giro, incurante del fatto che lui stesso la calpestasse.
Aveva evitato di parlargliene ma data la sua bontà non riusciva a non preoccuparsi un minimo anche per quella persona che gli aveva fatto un male terribile.
Ed era stato questo atteggiamento diverso del dio a spronarlo a fare di più: Agyo stava mantenendo la sua parola di non ferirlo e lui si era impegnato a provare a conoscerlo meglio.

"Se volevi fare colpo su Katsuki ci riuscirai! Ah se non mi piacessero le ragazze avrei già fatto un pensierino su di te!"

"Ochako ha ragione. Sei un essere divino Izuku. Sei aggraziato e delicato come un petalo di una rosa ma al tempo stesso mostri una grande forza di volontà e sicurezza come una roccia. E poi questo kimono ti sta divinamente"
Esclamò Momo finendo di scorciare i capelli al verdino, il quale era arrossito terribilmente per i complimenti ricevuti.

"Dai ora non esagerate! Sono sempre lo stesso anche con i capelli corti."

"Oh ma con questi darai un'aria più... sbarazzina al tuo look! Ecco qui... Specchiati e poi mi dici!" La castana finì di attaccargli qualcosa alle orecchie per porgergli successivamente un piccolo specchio rotondo.

"O-orecchini a forma di foglia? Penserà male così! È... imbarazzante!"
Esclamò coprendosi il volto con le mani poste a coppa.
Le due ragazze ridacchiarono complici e la mora gli sistemò i ciuffetti mossi che cadevano ribelli sulla fronte.

"Volevi conoscerlo sotto il punto di vista romantico no? Adesso ne hai l'occasione."
Izuku scosse la testa ribadendo che non aveva chiesto una sistemata ai capelli per corteggiare il Kami della forza.
Necessitava un taglio nuovo che lo facesse sentire fresco.
Si intrattenne con le due donne ancora un po' prima di ringraziarle per incamminarsi verso casa.

"Il tuo maledettissimo tappeto mi ha quasi ammaz-"
Non appena il dio vide l'umano si paralizzò all'istante, sgranando gli occhi per ciò che si ritrovò davanti.
Il verdino aveva il corpo avvolto in un kimono dalla stoffa leggera e pregiata, tanto che il minimo spostamento d'aria lo faceva muovere dolcemente.

"Ti... Piacciono? Me li ha tagliati Momo."

"Vuoi la mia approvazione? Puoi fare il cazzo che ti pare."
Izuku alzò gli occhi al cielo: dov'erano finiti i progressi che avevano fatto?

"Funziona così tra persone civili. Ti ho solo chiesto un parere."
Agyo lo guardò attentamente e interruppe il loro contatto visivo borbottando uno striminzito ti stanno bene.

"Agyo, dobbiamo parlare del... matrimonio."

"Non verrà celebrato alcun matrimonio, io non ti sposerò."
Izuku portò una mano al petto e lo guardò con lo smarrimento degli occhi.

"Ma il tempo sta per scadere e-"
Il suono di un pugno contro il tavolo lo fece sussultare.

"Ho detto di no! Tu non vuoi sposarmi veramente! Ti faccio pena o non tenteresti così assiduamente di comunicare con me. Non mi importa se farò una magra figura! Trover-" Improvvisamente il biondo barcollò e si dovette reggere alle pareti della stanza per non cadere.

"Stai bene?" 
Ed ecco che il cuore pieno di gentilezza di Izuku entrò in gioco, facendo in modo che il ragazzo scattare in avanti pronto per afferrare l'altro in difficoltà.
Poggiò le mani contro il suo petto per sostenerlo e avvertì sotto i suoi polpastrelli quella pelle che sembrava essersi raffreddata di colpo.
Ma Izuku ne era più che sicuro: quando i loro corpi collidevano durante i rapporti sessuali avvertiva il calore del Kami infondersi fin dentro le viscere, mentre in quel momento del calore rimaneva solo un vago ricordo.

"E lasciami!"

"Perchè mi rifiuti? Tu non stai bene! Ti comporti in maniera molto strana! Sei freddo e sempre stanco! Dormi più necessario e lo so perchè ormai ho imparato la tua routine! Quasi non ti riconosco!"
Gli occhi rossi sangue del dio si spalancarono per poi assottigliarsi subito dopo.

"Tu mi conosceresti? Devo rinfrescarti la memoria? Almeno così mi lascerai in pace!"
Gli gridò ad una spanna dal viso afferrando il kimono verde e bianco dell'altro, aprendolo sul petto in un gesto brusco e violento.
La stoffa scese dalle spalle minute dell'umano, mostrando quella pelle candida e profumata che non aveva più avuto occasione di vedere ad una distanza così ravvicinata.

"C-cosa stai... f-fermati! S-sei cambiato! Lo so!"
Ma il dio sembrava avere tutt'altra intenzione.
Lo sbattè contro il muro e si avventò sul collo succhiandolo e mordendolo con aggressività con le suppliche di Izuku che rimbombavano nel proprio orecchio.

"Sono sempre il solito non lo vedi?! Il lupo perde il pelo ma non il vizio... è così che dite voi umani no?" 
Improvvisamente, così com'era arrivata, la furia del dio scomparve, lasciando posto ad un'espressione vuota e stanca sul volto pallido. 
Il biondo lasciò andare il kimono che stringeva tra le dita percorrendo qualche metro all'indietro prima di cadere contro una colonna posta in quello che era il salotto, il capo mollemente rilassato in avanti, il mento quasi a toccare i pettorali scolpiti.
Izuku, che solo in quel momento si accorse di avere un leggero tremolio alle mani, ignorò il groppo che aveva in gola e si avvicinò con massima cautela al Kami finchè non arrivò abbastanza vicino da inginocchiandosigli davanti.

"A-Agyo tu non stai bene... io lo vedo. Sei debole da settimane, perchè non vai dai tuoi creatori? Magari possono aiutarti."
Il diretto interessato scosse la testa e mise su un sorrisetto sarcastico, quasi impercettibile.

"Nessuno può farlo e anche se qualcuno volesse è tardi."
Izuku aggrottò le sopracciglia cercando di capire le sue parole, invano.

"Tardi? Siete esseri sovrannaturali, non rifilarmi scuse."

"Perchè ti interessi a me?"
Il verdognolo venne preso in contropiede: cosa avrebbe dovuto rispondere a quella domanda così diretta posta con quel tono tanto arrendevole da lacerargli il cuore?

"Ho scoperto il tuo lato gentile: mi hai regalato mazzi di fiori, il flauto, le vesti colorate e da quando mi hai portato qui mi fai trovare sempre del cibo squisito da mettere sotto i denti. E so che voi non vi cibate come noi umani. Hai un temperamento che mi spaventa ogni tanto e mi hai ferito come nessuno aveva mai fatto... nonostante questo mi hai comunque salvato e hai rispettato i miei spazi. Come posso ignorare tale sforzo da parte tua?"
Allungò una mano verso il volto del dio ma con uno scatto il biondo la scacciò malamente, facendo ricadere la sua sul pavimento freddo.

"Vattene"

"Ma Agyo-"

"Esci fottutamente da casa mia!"
Izuku si alzò con gli occhi lucidi e guardandosi la mano sporca di cenere corse fuori dirigendosi verso il bosco, l'unico luogo nel quale sapeva avrebbe trovato le risposte alle domande che stava cercando.

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Doppio aggiornamento per voi!
Le cose si fanno interessanti! Cosa starà accandendo a Katsuki?
E Izuku riceverà le risposte tanto cerca??
Lo scoprirete domani!
Buona giornata!
Hanami 

Kami No Ai - L'amore del DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora