Kami No Ai - L'amore del Dio

10. Chance

Ci vollero diversi minuti affinchè la piccola Kami si addormentasse nel letto. 
L'umano la coprì e le baciò la fronte prima di uscire dalla stanza in religioso silenzio.
Aveva appreso che riposare la mente era molto importante per i Kami e che necessitassero di almeno dieci ore al giorno di dormita.
Ripensò alle parole pronunciate da Eri, al fatto che difendesse a spada tratta quella stessa persona che l'aveva ferito nel peggiore dei modi.
Tuttavia, dinnanzi ai grandi Kami l'aveva difeso omettendo la verità che a quanto pare tutti sembravano conoscere: ovvero il fatto che Agyo l'avesse forzato a stare là contro il suo volere.
Da quello che aveva capito, il dio l'aveva portato nel proprio mondo per dimostrare agli altri di poter essere in grado di avere una relazione stabile...

Quindi quando gli aveva detto che gli piaceva... il dio aveva mentito per abbindolarlo?

Eppure non gli sembrava affatto il tipo da mentire o trovare belle parole per fare bella figura.
Decise di volergli andare a parlare nuovamente e si incamminò verso l'altra camera da letto, scivolando appena quando il piede pestò qualcosa.
Grazie al fuoco nelle lanterne ancora accese, il verdino raccolse con un paio di dita quella sostanza, scoprendo fosse una polverina scura, simile alla cenere.
Cosa molto strana dato che il dio sembrava tutto fuorchè disattento al pulito e all'ordine: prima che gli venisse data la colpa, l'umano tolse quei pochi granelli e sorrise per il lavoro fatto: dello sporco non vi era più alcuna traccia.
Arrivato alla camera bussò chiedendo di entrare.

"Col cazzo che dormo in terra, va a dormire con la mocciosa."
Fu la risposta proveniente dall'interno. 
Izuku si fece coraggio ed entrò lo stesso, ignorando completamente i borbotti del Kami che a quanto pare immaginava già che la bambina si fosse addormentata nell'altra stanza.

"Voglio parlare."

"Beh io no. Quindi vedi di andartene.... non sia mai che potresti finire sotto di me senza che tu te ne accorga."
Il dio era disteso sul letto con le braccia dietro la testa e il lenzuolo a coprirgli la parte inferiore del corpo, in un chiaro segnale che non si sarebbe mosso.

"Sei sordo? I tuoi amichetti non ti hanno detto che dobbiamo dormire per svolgere i nostri compiti?"

"Voglio che tu risponda ad una sola domanda, poi ti lascerò riposare."
Katsuki inarcò un sopracciglio e sbuffò sonoramente, consapevole che quell'umano non se ne sarebbe andato facilmente.

"Mi hai portato qui per dimostrare agli altri che puoi avere una relazione?"

"Anche fosse, quale sarebbe il problema?"
Izuku fece un passo in avanti, rimanendo nella penombra della stanza illuminato solo in parte dal raggi lunari.

"Le relazioni si basano su un rapporto di fiducia reciproca e su sentimenti veri."

"Tu hai rifiutato quel rapporto. Ti avevo detto che mi piacevi ma a te non è importato"

"L'amore non può essere imposto, deve nascere dal cuore! Come potevo solo pensare di ricambiare quello che tu chiami piacere se non facevi altro che schiaffeggiarmi e costringermi a fare sesso con te? Mi hai strappato la verginità come un animale!"
Sbottò occhi smeraldo mentre il dio si voltava su un fianco, dandogli le spalle.

Che atteggiamento infantile!

"Hai finito? Voglio fottutamente dormire. La colazione per domani è già pronta."
Con passo furtivo e un'alta dose di coraggio l'umano si sdraiò accanto alla divinità, la quale emise un verso infastidito iniziando a sollevarsi dal letto.
Ma Izuku non glielo permise, afferrandogli un polso senza che neanche si accorgesse di averlo fatto.

"Se vuoi essere scopato basta che tu allarghi le gambe, altrimenti vattene da qui, la mia pazienza ha un limite."

"Credo che i Kami alla cerimonia abbiano sputato veleno gratuitamente. Eri mi ha detto che sei gentile con le-" Katsuki si alzò di scatto e si ritrovò a cavalcioni sul corpo magro dell'altro, intento a mantenere il controllo per non scoppiare a piangere dalla paura.

"Guardati, stai tremando come una foglia... sei completamente terrorizzato e vieni qui, nella tana del lupo, a rifilarmi le tue perle di saggezza?"
Izuku non rispose, troppo scosso da quel movimento brusco.
Per la prima volta dopo giorni di quasi totale lontananza si ritrovava il dio a pochissimi centimetri di distanza, intrappolato tra il materasso e il suo corpo muscoloso.
Chiuse gli occhi di scatto per non guardare ciò che gli sarebbe successo a breve, come se quel gesto avesse potuto in qualche modo difenderlo da ogni male.
Ma tutto ciò che pensava sarebbe accaduto non si avverò: il biondo si spostò di lato e tornò nella posizione iniziale, stavolta portando il lenzuolo a coprire metà busto.

"Io sono fatto così, e dato che i Kami non riescono a farsi piacere il mio modo di essere ho ripiegato su un umano, niente di più. Ho visto un bel ragazzo e me lo sono preso."

"Se vuoi che ti dia una chance... se vuoi darci una chance... i-io sono disposto a passare su cosa mi hai fatto... ma voglio che tu non mi metta più le mani addosso e che tu sia sincero... per favore... rispetta la mia richiesta Agyo."

"Fa come ti pare, non mi importa."
Ma Izuku l'aveva visto... aveva visto le sopracciglia del biondo incurvarsi, come se si fosse rattristito tutto d'un colpo... come se sapesse che per lui non ci sarebbe stato niente da fare.
E l'umano ricordò le parole che sua sorella gli disse prima che divenisse sacerdote:

Le persone non sono mai completamente cattive, sta a noi scoprire cos'è che le turba.

Si mise sotto il lenzuolo il più cautamente possibile, poggiando la testa sul materasso, aspettando che il Kami del sonno lo aiutasse a dormire.
Avvertì un movimento accanto a sè e senza preavviso gli arrivò un cuscino in faccia.

"Tienilo tu o domani ti lamenterai tutto il tempo per colpa di un fottuto mal di collo."
Alla fine, dare retta a Eri poteva rivelarsi una scoperta...

---
Buongiorno!!!
Vediamo un Izuku un po' più coraggioso che vuole conoscere il Kami sotto spinta, diciamo così, di Eri...
Farà bene? Chi lo sà!
Scappo via che ho un appuntamento.
Un bacio,
Hanami!