15. Verdetto

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Una delle grandi qualità di Izuku era possedere un'eccellente memoria.
Appena si rese conto di essere rimasto solo, corse a perdifiato per il sentiero che l'avrebbe portato al grande palazzo dei Kami, sicuro che il dio fosse stato portato li.
Momo glielo aveva accennato giorni addietro, quando Katsuki era svenuto, che sarebbe stato richiamato per aver infranto le regole base del loro regno. Tuttavia non si era dilungata troppo nella spiegazione, preferendo non parlarne con chi non faceva effettivamente parte del mondo divino.

Non voglio che sia punito... mi ha salvato la vita tre volte

Arrivato al palazzo con le gambe doloranti fece per varcarne la soglia quando una sorta di barriera lo respinse indietro.
Cadde a terra di schiena ma non si diede per vinto, continuando a sbattere contro il niente numerose volte per raggiungere il giardino interno.

Non è prepotente, deve solo imparare a capire l'amore!

E mentre cercava quasi disperatamente di infrangere quella barriera spirituale, avvertì una presenza dietro di sè, tanto che si dovette voltare per scoprire chi fosse, sgranando gli occhi per lo stupore di vedere quell'essere lontano dal suo ambiente naturale.

"Tu qui?"




"Hai idea del motivo per il quale sei qui?"

"Si"

"Ti rendi conto di ciò che hai fatto?"

"Si"
Katsuki era inginocchiato a terra nella sala del tribunale all'interno dell'enorme palazzo, l'intero corpo tenuto fermo dalle bende del Kami della creazione Aizawa, le braccia dietro la schiena e le gambe un poco divaricate.
Attorno a lui vi erano, seduti su alcune gradinate, i Kami che vivevano nella zona, i quali dovevano... e alcuni volevano... assistere alla punizione che gli sarebbe stata inflitta.
Davanti a lui si ergevano gli dei Aizawa e Midnight con le loro vesti nere e blu raffinate, pronti a dare inizio al processo e stabilire la sentenza che l'avrebbe condannato.

"Che hai da dire a tua discolpa?" 
Il biondo stette in silenzio e non mosse un muscolo, continuando a tenere la testa china.
I suoi pochi amici soffrivano nel vederlo così arreso, ma non avrebbero saputo come aiutarlo se non testimoniando in suo favore.

"Katsuki non ha fatto niente di male Aizawa! Che colpe ha se si è innamorato di un umano?"
Urlò Eijiro alzandosi in piedi per farsi sentire meglio dai presenti.

"Da quanto ho appreso da alcuni di voi, Agyo l'ha portato con la forza nel nostro mondo e l'ha forzato a dei rapporti che non sono stati consensuali. Lo neghi?"

"Quindi le belle azioni che ha fatto verranno oscurate dagli errori che ha compiuto? E' ingiusto!"
Un altro Kami si alzò di rimando, alzando una mano per parlare.

"Agyo ha macchiato l'anima di un essere puro! Andiamo, lo conosciamo tutti! Pensate davvero che quel verdino possa davvero ricambiare questi sentimenti? Se così si possono chiamare. L'ha violato! Meriterebbe l'esilio!"
Il Kami alato si alzò ma invece di esprimere una sua opinione si rivolse direttamente a colore che effettivamente erano i suoi genitori.

"Ha compiuto degli errori, ma credo fermamente che tra i due ci sia affetto. Ho parlato con entrambi in momenti differenti e ho potuto constatare che Izuku sia andato oltre l'apparenza, spronando Katsuki ad essere migliore. Chi di noi si metterebbe a cucina del cibo umano per corteggiamento? Nessuno! Siete solo mossi dalla cattiveria nei suoi confronti perchè sapete benissimo che sia più in gamba di voi!" 
Vari mormorii si alzarono tra le divinità in crescenti grida che crearono un caos tale da far coprire le orecchie agli dei più sensibili.
C'era chi urlava, chi agitava le mani in aria chiedendo una punizione esemplare e chi se ne stava composto sulla propria gradinata non concependo quel baccano.
Fu Aizawa a placare gli animi, liberando altre bende verso l'alto.

Kami No Ai - L'amore del DioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora