A femmina mij

2.2K 43 10
                                    

Ciro l'aveva accompagnata a casa, avevano aspettato l'alba insieme, sdraiati sulla spiaggia, fu la cosa più romantica che lei avesse mai visto salutare la luna che si immergeva nel mare e, vederci uscire il sole, si erano stretti e baciati per tutto il tempo, chiara aveva capito che Ciro cercava di essere il più dolce e possibile ogni volta che la mano scendeva più giu, sul suo corpo ringhiava per poi tirarla, lui glielo aveva promesso, certezze e sicurezze , gli avrebbe fatto capire che lui non voleva solo del sesso da lei, ma di più, voleva il suo cuore , si erano anche ritrovati a rotolare nella sabbia, baciandosi e ridere come due bambini quando Ciro le disse "PARIMM NINO D'ANGELI SOTTO E STELL".

Pure in auto l'aveva stretta a lui con il braccio attorno al collo di lei con le mani incrociate  guidando piano cercando di farla restare il più possibile con lui, ma sotto casa non voleva proprio lasciarla andare.

" JA DORMI CCU ME STASERA, TO GIUR NUN T TOCC! "

"CIRO MA SI PAZZ? MAMMA M'ACCIR! "

"C PARL IJ, CCU MAMMT! "

"JA CI, FA O BRAV C VERIMM RIMAN"

Teneva stretto io viso di lei tra le mani non voleva proprio lasciarla andare.

"JA VIEN CA, COMM SI BELLA,RAMM NATU VAS, NUN T N IJ"

"JA CIRO " Chiara continuava a ridere, non sembrava più lo stesso, avevo questo bellissimo lato nascosto, che forse è chiara sperava nessuna aveva visto mai, ero dolcissimo, continuava a baciarla.

Quando chiara riuscì ad uscire dall'auto, si giro un ultima volta prima di entrare e mandargli un bacio, Ciro le sorrise ricambiando con un occhiolino.

Chiara quando rientro aveva un sorriso bellissimo era raggiante, felice si appoggio con la schiena alla porta per quelle bellissime emozioni che aveva provato, anche quando andò in bagno per rinfrescarsi, per spogliarsi dovette entrare in vasca era piena di sabbia e quando finalmente riuscì a eliminare quanta più sabbia e possibile da dosso, guardandosi allo specchio per struccarsi, vide i suoi occhi erano raggianti, quasi si emozionava, a pensare al suo bel Moro il suo malessere, perché nonostante tutto lo sapeva che Ciro lo era, ma era il suo malessere dolce, geloso possessivo.

Aveva ancora il cuore che le batteva forte a pensare a Ciro, quasi pentita delle tante volte in cui lo avesse rifiutato, forse erano bastate le 3 volte che lo aveva visto che altre ragazze piano piano l'avevano resa gelosa, sapeva che appartenesse a lei, a lei soltanto.

Ma voleva godersi quei momenti giorno per giorno, non voleva correre, stava iniziando a fidarsi, ma aveva anche imparato a conoscere Ciro in quei mesi, aveva capito la poca pazienza che avesse con gli altri, il quanto fosse suscettibile ed alcune volte era meglio stargli alla larga, soprattutto con la luna storta, sapeva come farti male, anche solo con una semplice parola, e lei lo aveva provato sulla sua pelle.
i suoi pensieri vennero interrotti da un messaggio di lui.

"Da oggi si a femmena mij e mia soltanto, m manc già".

" Se lo dici  tu, non oso ribadire, vai dormire 😘"

"E cert che lo dico, e legg! Non ti manco io? "

"Ancora no, ci siamo appena lasciati, ma sappi che non vedo l'ora di vederti , tra poco! "

"marraccuman, sognami! "

Chiara non rispose si limitò a pubblicare una foto, che aveva scattato a sua insaputa mentre indossava i suoi occhiali .

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora