L'uomo guardava Ciro divertito, stava godendo, lho aveva colpito dove gli avrebbe fatto più male.
L'espressione di Ciro era piena di rabbia e di disprezzo mentre guardava chiara , in quella donna non c'era più niente che ricordasse la sua chiara, vedeva un oggetto a libero mercato di tutti .
"QUANT È PREZZ? "
Ciro non spostò lo sguardo cupo da chiara, mentre parlava con l'uomo, che a sua volta secondo lui il suo piano stava andando liscio come l'olio ma non conosceva bene Ciro
"MEZZ'ORA 1.000 EURO! "
"VABBUON T N RONG O DOPPIO A ORA, MA DECIDO IO QUANDO USCIRE ".
Ciro spostò il suo sguardo sull'uomo mentre si portava una canna alla bocca con aria minacciosa.
" SIGNOR RICCI, QUALCOSA NON VA, DI SOLITO QUANDO NU CLIENT, VA ADDA VUAGLION E FELIC, NUN O SACC COMM V VEC".
il tono del russo sembrava come se lo stesse prendendo in giro, il che fece insospettire, troppe domande, non gli piaceva.
"CHIST NUN SO CAZZ RE TUOJ! "
l'uomo alzo le mani indietreggiando di poco.
"MI RACCOMANDO, NON SI TOCCA . "
Ciro alzo un sopracciglio abbassando il capo in un modo molto minaccioso.
"FORZ NUN TE CHIAR, IJ FACC CHELL CHE VOGL, QUAND VOGL IJ, E SI TENG GENIO A CHELL MA CHIAV, E TU CHIUR PUR O CESS, PECCHÈ A RINGRAZIA A ME SI STU POST E MERD STA ANCORA APIERT E NUN T LAGG FATT PIGLIA FUOC, MO ARAP CA ! "
Quel sorriso beffardo scomparve dal volto del russo, l'uomo deglutì a fatica , se si credeva furbo, aveva dimenticato ciro quanto fosse un gran figlio di puttana .
L'uomo aprì la porta, chiara si era portata un altra sigaretta alla bocca, annoiata, sarebbe entrato l'ennesimo vecchio porco ricco che aveva voglia di sentirsi giovane, i passi di chi stava entrando divennero più vicini, chiara aveva lo sguardo rivolto verso il basso,mentre sentiva l'odore di un profumo che lei conosceva bene misto a quello della canna,chiuse un attimo gli occhi ritornando indietro di 10 anni ricordando Ciro quando le passava la canna,le scappo un dolce sorriso a quel pensiero,poi riaprì gli occhi,notando delle scarpe eleganti lucide, un pantalone classico blu scuro, piano risaliva con gli occhi, una camicia bianca aperta su petto, ma nn riusciva a credere ai suoi occhi mentre si metteva dritta con la schiena, per un attimo lo sguardo di Ciro sembrava aver ricambiato la felicità nel vederla, ma solo un attimo durò, Ciro si portava la canna alle labbra abbassando lo sguardo, ma quando ritorno a guardarla, c'era solo disgusto disprezzo nei suoi occhi per la donna che aveva di fronte.
"MI SO MESSO IN FILA, JA SPOGLIATI ! "
Ciro la guardava beffardamente, mentre si sedeva sulla poltrona , in modo rilassato con le gambe aperte, proprio come non vedesse l'ora di godersi lo spettacolo , sempre bellissimo non era più un ragazzo era un uomo ,i capelli li aveva finalmente lasciati al nature quel spettinato che a chiara piaceva con la barba sul viso, sembrava un Dio greco.
Chiara si avvicinò di poco e Ciro non poté non ammirare quel suo corpo sempre bello mentre camminava a passo lento,ondeggiando su quei tacchi ,era sensuale senza che lei lo volesse gli veniva naturale forse perché ora aveva una marcia in più era donna ora e si vedeva, sempre bella , ma era piu magra, e i suoi occhi era spenti, avevano brillato solo per un attimo ritrovando un viso familiare,un viso tanto amato,ma poi Ciro le aveva detto quelle parole, e capi che Ciro forse non era li per salvarla, ma per fare quello che facevano tutti, ora forse a chiara le era finalmente tutto chiaro per la prima volta dopo 8 anni chiusi li dentro prese consapevolezza di essere una prostituta, così sarebbe stata trattata a vita, anche dalle persone che aveva amato, continuava ad amare.
"TU SEI QUI PER QUESTO CI"
"E NU BURDELL CHIST, CHE ALTRO SE NO! "
ecco Ciro gli aveva detto quello che lei non avrebbe mai voluto sentire, la stava trattando da puttana perché e quello che lei era .
Non si limitò a rispondere il cuore le batteva forte, lo sentiva in gola, quasi non riusciva a respirare, i suoi occhi divennero lucidi ma avrebbe fatto di tutto per trattenere le lacrime, la musica parti e con il cuore a pezzi inizi a ballare, ora mai lei non aveva più il possesso di nulla del suo corpo della sua vita, niente era un giocattolo rotto, ma nessuno di stancava mai di giocare .
L'emozione di Ciro divennero molto forti , stringeva forte i braccioli della poltrona di pelle mentre guardava quel corpo muoversi, in un modo così sensuale, il suo cuore accelerò quando chiara fece cadere la vestaglia, camminando verso di lui.
Lei aveva lo sguardo basso, non riusciva a guardarlo negli occhi, ma aveva bisogno anche solo per un attimo, un attimo soltanto di sentirsi viva, per la prima volta cosa che non faceva mai con altri clienti ai avvicinò sempre di più a Ciro mentre lui continuava a fumare la sua canna, meglio così quanto il più rilassato poteva essere.Chiara era sempre più vicina il viso di Ciro era di fronte al ventre di lei, lui si rilasso con la schiena sulla poltrona, guardando verso l'alto negli occhi di lei.
Chiara si mise a cavalcioni su di lui, chiuse gli occhi mentre postava le sue mani sulle spalle di lui
Ciro non esito a fondarsi sul suo collo tornando finalmente a respirare quel profumo che gli era mancato così tanto.Tirando a toccare quello che e stato suo e di nessun altro, non riusciva a fermare le mani mentre accarezzavo stringeva ogni centimetro della pelle di lei.
Chiara si sentiva di nuovo viva, sembrava che il tempo si fosse fermato, anzi aveva recuperato gli anni persi solo stando stretta tra le sue braccia, Ciro stava baciando ogni centimetro del cuo collo risalendo sul viso, ai lati della bocca, ma quando chiara finalmente prese coraggio per avvicinarsi cercando un bacio, desidera le sue labbra sulle sue come quando da bambina desiderava un giocattolo si sentiva disperata.
" E PUTTAN NUN S VASEN"
chiara si blocco mentre guardando Ciro negli occhi vide di nuovo l'odio e il disprezzo, e senza neanche pensarci un'attimo Ciro la spostò da lui si alzo, lei barcollo ma riuscì a non cadere mentre Ciro si avvicinava lei indietreggiava senza evitare di guardarlo, il viso di lui si era incupito arrabbiato, sempre più feroce era pieno di ira, e per la prima volta chiara ebbe paura di Ciro ma paura sul serio, stavolta le avrebbe fatto del male ed infatti non fini neanche di pensare, senti il fuoco sulla guancia, Ciro le diede uno schiaffo così forte da farle girare la testa.
Ma quelle che fecero più male furono le sue parole , mentre la teneva stretta al muro mentre le teneva i polso stretti sul capo di lei, il volto di chiara era terrorizzato."P TE E FURNUT, AVRAI LE PEGGIO TORTURE DA ME DESIDERERAI DI MORIRE OGNI GIORNO, P CHELL CHE FATT, CHE FATT A ME, LA VERGOGNA SARÀ ZERO A QUELLO CHE PROVERAI! "
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<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"
Romance> Inizio 14 aprile Fine 17 giugno 1 posto #ciroricci 27/04-21/05