"Non so cosa fare "

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Chiara non rispose al messaggio, anche il giorno dopo continuava a leggerlo e rileggerlo, elaborando ogni parole che gli avrebbe detto, stava monitorando ogni parola ogni punto che avrebbe toccato, forse non oggi  ma nei  giorni avvenire avrebbe incontrato Ciro.

Anche la madre di chiara la guardava, notando che c'era qualcosa che non andava di solito la vedeva ridere nel vuoto, ma questa mattina sembrava era stranamente pensierosa, mentre continuava a girare il cucchiaino nella tazza con una mano si manteneva il capo.

sua madre spostò la sedia e si sedette vicino a lei passandogli una mano sul braccio.

"CHE SUCCESSO CHIÀ? "

Sua madre la guardava in un modo comprensivo mentre le sorrideva, chiara scosse il capo mettendosi dritta.

"NIENTE MA! "

Chiara Si limitò a fare le spallucce mentre distoglieva lo sguardo, guardava il telefono, Ciro più di quel messaggio ieri sera, non si era fatto più sentire , chiara si aspettava un po di più, non sapendo che Ciro con quel messaggio già ero uscito dalla sua confort zone, non era da lui  pregare altre persone, aveva un modo tutto suo, ma almeno un passo avanti lo aveva fatto.

"E ALLORA IO STO QUA, QUANDO TI SENTI PRONTA NE PARLIAMO, OK AMO? "

la madre di chiara capi che erano problemi di cuore, e non volle sforzare la figlia, creando un nuovo peso, chiara era molto suscettibile alle volte, imprecava, urlava e poi si chiudeva in se stessa, e se c'era qualcosa che non andava la donna avrebbe atteso ma non peggiorato la situazione.

"MAMMA E SE HO SBAGLIATO AD AFFEZIONARMI A CIRO ?"

Improvvisamente chiara interruppe il silenzio, uscendo dai suoi pensieri

"E PERCHÉ DICI QUESTO? " sua madre torno indietro, risedendosi al suo fianco

"NON LO SO, E COME SE MANCASSE QUALCOSA "dise chiara guardando sua madre in un modo strano.

" MA ALL'INIZIO DI UN RAPPORTO E NORMALE CHE MANCA QUALCOSA, VI DOVETE CONOSCE E SICURAMENTE A TE DARANNO FASTIDIO ALCUNE COSE DI LUI, COME A CIRO DI TE, "

Chiara prese spessore al viso mentre un sorriso apparve sul suo viso, ci voleva un po di tempo, e le cose sarebbero andate per il loro corso.

"MA HAI RAGIONE, PIANO PIANO SENZA FRETTA , MA IO MO VADO NDA CARMELA CHE OGGI DEVO LAVORARE TORNO PIÙ TARDI STASERA "

Chiara abbraccio sua madre prima di prepararsi per correre la Carmela che non le aveva dato tregua in meno di 24 ore

Chiara uscì, indossava degli short di jeans alta vita strappati con una camicetta avvolta corta i capelli li aveva lasciati al naturale faceva troppo caldo per stirarli.
Quando giunse da Carmela l'amica l'aspettava con le braccia incrociate.

"FINALMENTE T SI DECIS"

"MARÒ CARME ,NUN ME RAT TREGUA " disse chiara sbuffando.

"JA AMO, VIENI JAMM ALLA MI DEVI DIRE TUTTO " Carmela tirò chiara in camera felice si quello che le avrebbe raccontato, le due amiche si sedettero sul letto anche se chiara non era in vena non poteva evitare Carmela, tanto vale farlo subito si sarebbe tolta il pensiero.

Chiara inizio a raccontargli tutto filo e per segno della sua prima volta con Ciro.

"EMBHE AMO COME E STATO COME TI SEI SENTITA, E SUCCESSO BELL E BUON?

Carmela riempiva chiara di domande felice e curiosa, come se lei non sapesse cosa si provasse, l'emozione che sentiva il cuore e l'anima ma soprattutto il corpo.

" AMO VAI PIANO, MO TI DICO TUTTO, NA DOMANDA A VOT! " Chiara rispose ridendo vedendo  l'amica così emozionata .

"NON E SUCCESSO COSÌ BELL E BUON, ANZI LO VOLUTO IO, PERCHÉ VOLEVO PROVARE LA FINE DI TUTTI QUEI BRIVIDI, NON SAPENDO CHE SAREI ESPLOSA, E STATO BELLISSIMO, LA COSA PIÙ BELLA CHE ABBIA MAI FATTO, L'EMOZIONE PIÙ GRANDE MAI PROVATA, E CIRO E STATO UNICO, SOSPETTAVO UN LATO DOLCE , MA COSÌ COME SI E PRESO CURVA DI ME PER TUTTO IL TEMPO E STATO MERAVIGLIOSO, POI... "

chiara sorrideva mentre nella sua testa rivivere quel magico momento , per poi pensare al dopo alla loro prima discussione da coppia se così poteva definirli.

"POI... CHE SUCCIES AMÒ" anche il viso di Carmela cambio, dal sorridere al preoccuparsi per la sua amica, chiara così gli racconto tutto della loro discussione.

"AMO SCUSA CHE VUOL DIRE CHE NUN S LO FIDA  E ME E PERCHÉ NUN S FID E NISCIUN NON CAPISCO IL MOTIVO"

Carmela sospiro accarezzando la spalla di chiara.

"AMO TU LO SAI, IO SONO SEMPRE DALLA TUA PARTE, MA QUESTO LATO DI CIRO NON E DIPESO DA LUI, IO LO SO PERCHÉ SI E COMPORTATO COSÌ, PURTROPPO , PER LE FACCENDE IL LAVORO COSÌ LO CHIAMIAMO LI PORTATO AD NON AVERE FIDUCIA, E CIRO L'HA PROVATO SULLA SUA PELLE, E STATO TRADITO A CHI HA VOLUTO BENE PEGG E NU FRAT PER INVIDIA , PER QUESTO CIRO E STATO DENTRO ED E USCITO PER LA MESSA IN PROVA SI DEVE COMPORTARE BENE SE NON VUOLE FARSI ALTRI 25 ANNI"

chiara spalanco gli occhi altri 25 anni che reato avrebbe mai commesso di così grave.

"MA PECCHÈ CARMÈ CA FATT? "

"CHIA MA PECCHÈ NUN O SAI, PER OMICIDIO , HA UCCISO IL SUO MIGLIORE AMICO"

chiara si copri la bocca dallo shock, lei sapeva che CIRO faceva parte del sistema e che era il figlio del boss del quartiere che comanda Napoli, ma pensava sempre allo spaccio alle piazze ma no a un reato così tanto grave e per di più al suo migliore amico.

"CARMÈ, MA QUAND CAZZ TINIV INTENZIONE E MO DICER, CHE TEN E MUORT NGUOLL? "

Chiara era visibilmente scossa, scatto dal letto mentre alzava il timbro di voce.

"SCUS CHIÀ, E O SAI CIR A CHI E FIGL, CHE T CRIRIV CHE TENEN O NEGOZIO RE CARAMELL ! "

"CARMÈ A VENDERE A COMANDARE E NA COS, E ACCIRER A GENT NE NAT, MA PECCHÈ NUN M LE RITT "

Chiara non poteva credere che tutti gli avevano nascosto una cosa del genere non solo lei ma anche Edo, tutti.
Carmela si alzo anche lei dal letto mettendosi di fronte all 'amica, vedendo gli occhi di chiara farsi lucidi dalla delusione, e la strinse forte

"AMO , SCUSAMI TI PREGO, PENSAVO CHE IN QUALCHE MODO LO SAPEVI PERCHÉ LO SANNO TUTTI , PERÒ CREDIMI NON E SUCCESSO COME CREDI TU, CHIEDI A LUI "

Carmela prese il viso ormai in lacrime di chiara tra le mani cercando di tranquillizzarla.

"CARMÈ, NON LO SO, NON SO CHE FARE, FORSE MAGG TRUVAT RIND A NA COS PIÙ GRANDE DI ME, NON SONO COSA FARE. "

Carmela non aveva più parole da dire, aveva paura di peggiorare la situazione, e forse aveva fatto un guaio a dirlo a chiara ma gli era scappato convinta che lei lo sapesse.

"VIEN AMO SCIACQUATI IL VISO CHE TRA POCO DOBBIAMO ANDARE  A LAVORO "

chiara si limitò ad annuire e  poco dopo si recarono al bar.
C'erano le solite persone e forse per fortuna o per sfortuna Ciro non c'era, anche se chiara voleva vederlo gli mancava il suo viso, il suo sguardo prepotente su di lei, ma era meglio così non sapeva che reazione avrebbe avuto nel vederlo.

Per fortuna la mezza giornata trascorse in modo veloce, si era calmata, ci aveva pensato anche di meno distraendosi con Carmela e il lavoro, anche se non vedeva l'ora di tornare a casa, per chiudersi in se stessa e fare pace con i suoi pensieri.

"AMO JAMM A CHIUDERE "

Carmela e chiara si erano recate fuori per chiudere la serranda del bar, ma le narici di chiara riuscirono ad inalare ferocemente quel dolce profumo che la portava a quella magnifica sera, si paralizzò al pensiero che fosse alle sue spalle.

Chiara si alzo, premendo più aria possibile nei polmoni anche se non fu facile, respiro ancora si più quel dolce profumo,misto a quello della cannabis.
Prese coraggio e si volto, trovandolo li, bello come un dio, il suo sguardo profondo negli occhi di lei mentre si portava la canna alla bocca, respirandola profondamente pe poi sputare quel denso fumo in alto.

"NENNÉ, TUTT'APPOST?

<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora