Fede

1.6K 34 18
                                    

Nel frattempo all'ospedale si erano recati le persone più strette, Carmela Edo, amici e gente del quartiere, ancora scioccati per l'accaduto, chiara il giorno prima era raggiante piena di salute, non aveva dato nessun segno di malore in questi giorni , piena di vita come sempre.

La donna stava chiarendo gli ultimi punti con i dottori insieme a ciro,prima di firmare

"SIGNORA COME GIÀ LE ABBIAMO DETTO C'È UN OTTIMA PROBABILITÀ CHE L'INTERVENTO, CIOÈ L'ASPIRAZIONE DELL'INFEZIONE AVVENGA CON SUCCESSO, MA PURTROPPO I RISCHI SONO TANTI, SPERANDO CHE L'INFEZIONE NON ABBIA ADERITO A NESSUN NERVO, IN TAL CASO NON SAPPIAMO QUALI POSSONO ESSERE, POSSONO ESSERE LEGATI A MUSCOLI OPPURE AGLI ORGANI, COME SAPETE IL CERVELLO E IL MOTORE DELL'ESSERE UMANO, PUÒ SVEGLIARSI PARALIZZATA, OPPURE NEI CASI LEGGERI ,PICCOLI VUOTI O COMPLETA PERDITA DI MEMORIA, MA SPERIAMO, CI AUGURIAMO UN MIRACOLO, CHE NE ESCA COMPLETAMENTE ILLESA, DOPO L'INTERVENTO,SARA PIÙ OPPORTUNO METTERLA IN COMA,PER IL TOTALE RIPOSO,ASPETTANDO CHEMIO CERVELLO ABBIA I PROPRI STIMOLI"

la donna guardo un ultima volta Ciro,non c'era più tempo da perdere, il ragazzo stringeva le spalle della donna annuendo di firmare.

"DOTTÓ QUALSIASI COSA, BASTA CHE E VIVA, PO C STONG IJ, SARÒ LE SUE BRACCIA LE SUE GAMBE, SARÒ LA SUA TESTA, QUALSIASI COSA DOTTÓ TEN A ME "

Ciro non trattenne le parole, era quello che provava, avrebbe fatto di tutto l'avrebbe accudita, dopo questo intervento, l'avrebbe portata in capo al mondo anche sulle sue spalle se ci fosse stato bisogno, gli bastava averla per sempre con lui.

La madre di chiara , prese un lungo respiro firmò.

"ALLORA SIAMO PRONTI, L'INTERVENTO DURERÀ UN BEL PO DI ORE, PREGATE, PREGATE TANTO, ANDRÀ TUTTO PER IL MEGLIO ".

Il dottore strinse la mano di Ciro fiducioso, regalando una speranza a quella donna.

E così passo il tempo, la madre di chiara insieme a Carmela ed alcune amiche chiusa nella piccola chiesetta dell'ospedale a pregare per tutto il tempo, mentre Ciro, Pietro , Edoardo e gli altri amici andavano avanti e indietro nella saletta d'attesa fumando,

"CI STAI CALMO, ANDRÀ TUTTO BENE! " Edoardo cercava di tranquillizzarlo, vedendolo per la prima volta invulnerabile , impotente, mentre le sue gambe tremavano forte dal nervoso e si distruggeva le mani, ormai erano passate altre già 5 ore dall inizio dell'intervento, era notte ormai di quella interminabile giornata infernale , che sembrava non avere fine.
Per la prima volta in vita sua aveva stretto quel suo crocifisso per tutto il tempo, baciandolo in continuazione, evocando tutte le preghiere che conosceva, per la prima volta in vita sua stava provando il terrore sulla sua pelle, la paura di poter perdere qualcuno, sperava che chiara stesse bene, che ne uscisse illesa, ma se avrebbe avuto problemi lui si sarebbe preso cura di lei, ma già immaginava il dolore di chiara una ragazza di 16 anni che forse non avrebbe più camminato, forse avrebbe avuto altri tipi di problemi, e poi forse non si sarebbe ricordato di lui, di tutto quello che sono, di tutto quello che hanno fatto insieme, il loro legame così unico, eppure si sarebbe sacrificato, solo per vederla viva, avrebbe iniziato tutto da capo, lo avrebbe fatto per tutta la vita, ogni giorno l'avrebbe corteggiata come il primo giorno che la vista.
Nella testa di Ciro c'erano continui flashback di loro, il sorriso di chiara, quando facevano l'amore, quando la baciata per la prima volta, e non poteva credere di non poterlo fare più, si stava lacerando il cuore, l'anima se stesso.

Ma finalmente dalla porta uscì il dottore, completamente esausto, Ciro insieme ai suoi amici scattarono dalle sedie.
Ciro scavalcò gli altri quasi correva per raggiungere il medico, il suo cuore batteva forte, aveva quasi paura di una risposta.

"ALLORA DOTTÓ, COME STA? "
Ciro si precipitò dal dottore, mentre si stringeva nelle spalle , Edoardo diede il comando ad un amico di avvisare le donne nella chiesetta.

<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora