Punto di non ritorno pt2

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Pov ciro

Qualche ora prima

Ciro si trovava in camera sua, mentre finiva di prepararsi,il quella sua camera si udiva solo il suono del suo fischiettare .

"FINALMENTE TIEN A FACC RA PASQUA OGGI? "

Don salvatore aveva attirato l'attenzione la sua attenzione , mentre lo guardava dal luscio della porta.

"WE PAPÀ, SI CHIAR E USCITA DALL'OSPEDALE! "
Nella risposta di Ciro c'era tanta felicità mentre ne parlava.

"O SACC LAGG SAPUT, SE RIVOLTATO NU QUARTIER, MO PENSO CHE PUÒ TURNA AGLI AFFARI! "
Il sorriso ambiguo di Don salvatore era scomparso, il suo sopracciglio alzato con la mascella ben serrata, non suscitava niente di buono anzi.

"PA, GIÀ AGG PARLAT CU PIETRO, MA SPIEGATO TUTT COS, STA TRANQUILLO! "

Ciro si era avvicinato al padre con un sorriso , ma l'uomo continuava ad avere quello strano sguardo.

"IJ PENS CHE A PUÒ PIR FIRNI CA, CU CHELL, PENS CHE T SI DIVERTIT ABBASTANZA, MO STA BON, E PIAN TUOJ CIRÚ SONO ALTRI, E PO CHELL NUN E A FEMMEN P TE. "

"PAPÀ MA CHE STAI RICENN? "

il viso di ciro cambiò espressione divenne seria, non poteva credere alle parole che stava sentendo uscire dalla bocca di suo padre, cosa ne sapeva lui, di chi era chiara, di quello che era Ciro con lei, di cosa fossero insieme.

"T REND DEBOLE CIRÚ, E CHESTA COSA E PERICOLOSA, NUN M PIACE, QUINDI DECIDI O A ESS O A NUJ".

Suo padre a quelle parole si volto e andò via, lasciando Ciro come se fosse appeso ad un filo, doveva scegliere la sua famiglia o la donna che amava, a quale scopo.
Lui con chiara si sentiva più forte, quasi invincibile, ma la paura di suo padre era proprio quella , Ciro quando stava con lei, dimenticava tutto, anche chi fosse un ricci.

In quel momento avrebbe spaccato tutto, il suo petto si muoveva forte mentre respirava, la rabbia stava crescendo, odiava avere ordini, ma quello che suo padre gli aveva detto lo odiava ancora di più, avrebbe scelto si, ma il suo stare bene , quello che lo rendeva libero.

<<Fai presto non c'è la faccio piu>>

Mentre in auto aspettava chiara, pensava ancora alle parole del padre, e al come lo avrebbe fatto del male se solo non fosse stato suo padre, Ciro era stanco erano anni che sentiva la pressione sulle spalle, e per quanto prima amasse tutto ciò, il potere che poteva esercitare sulle persone, ora che si trovava davanti a una scelta, non lo amava più.

Amava quel dolce sorriso sul volto di quella bellissima ragazza, che stava uscendo di casa verso di lui.
Senza neanche accorgersene a Ciro era bastato i crociate lo sguardo di chiara per dimenticare tutto.

"DOVE MI PORTI CÍ! "

"DOVE VUOI TU CIÚCIÚ!"

Chiara era completamente stretta a lui persi nei loro occhi, come poteva, come faceva ad avere quel controllo su di lui, a fargli dimenticare il resto del mondo solo se gli accarezzava il viso.

"NON VOGLIO NESSUN LUOGO IMPORTANTE, VOGLIO SOLO TE, VOGLIO FARE L'AMORE CON TE..."

Furono pura poesia le parole di chiara, per le orecchie di Ciro, sentivano lo stesso bisogno, quello di viversi , poteva sembrare sbagliato, ma Ciro aveva bisogno di lei è lei soltanto, aveva scelto in quello stesso attimo, avrebbe rinunciato a tutto ma non a lei.

Quel bacio stavolta aveva un sapore nuovo, Ciro la guardava mentre lei aveva gli occhi chiusi, guardava cone si muoveva soave la sua testa, mentre le loro lingue danzavano, la presa di chiara per la sua nuca ,decisa e vogliosa di altro, riuscirono a staccarsi solo per prendere fiato.

&lt;A storia e na Vuaglion&gt; &quot;Ciro Ricci&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora