"PICCRÉ LE FATT NGAZZA EH"

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Carmela era rimasta li immobile a guardarli, sentendosi terribilmente in colpa , involontariamente aveva buttato più benzina sul fuoco già acceso.

Chiara guardava Ciro con le braccia incrociate al petto il suo sguardo era serio.
Mentre lui continua a guardarla in un modo beffardo continuando a fumare la sua canna

"AMÒ IO ME NE VADO, MI VADO A CAMBIARE CHE DEVO ANDARE DA EDO C SINTIMM ARROP?CIÀ CIRO"

"SI AMÒ , VAI TI CHIAMO DOPO! "

chiara saluto l'amica senza distogliere lo sguardo da lui,ciro ricambio il saluto di lei,Carmela prima che potesse scoppiare la discussione scappo via , capendo che i due avevano bisogno di chiarirsi , ma aveva anche timore di una brutta reazione di CIRO nei suoi confronti sapendo quello che aveva detto.

"CIÚCIÚ, TAGG FATT NA DOMAND "
Ciro continuava a guardarla dalla testa ai piedi mentre continuava a portarsi la canna alle labbra , per poi allungare il braccio offrendo di fumare a chiara, ma lei spinse la sua mano con disprezzo.

"NUN A VOGLIO, COMUNQUE SI, MI VIR BON E STONG BON, QUINDI E TUTTO APPOSTO! "

chiara rispose in modo brusco, cercando di scavalcare Ciro per andare via, ma doppio errore, ciro senza neanche girarsi afferro il polso di chiara girandola di nuovo avanti a lui.

"AMMA PARLA! " Lo sguardo di Ciro era cambiato, era assottigliato quasi arrabiato dal modo in cui si era rivolta chiara.

"NUN TENG NIENTE A T RICER CÍ"chiara lo guardava dal basso verso l'alto, cercando di staccare la presa ma fu completamente inutile.

" IJ TENG NU SACC E COS A T RICER , SAGL NGOPP O MEZZ !"

La voce di Ciro divenne prepotente,ringhiava quando parlava,stava perdendo la pazienza.

"E CHE SAGL A FA, CHE FAI ,M PUORT O MAR, ACCUSSI APPARAMM TUTT COS? NO! "
Chiara continuava a tenergli testa, più faceva così e Ciro più sarebbe diventato cattivo.

"IJ T PORT ARO CAZZ VOGL IJ, CHIÀ TO DIC L'ULTIMA VOLTA, SAGL NGOPP A STU SPACCIMM E MEZZ! "
Ciro aveva stretto di più il polso di lei, mentre si avvicinava di più a lei,gli occhi sembravano di fuoco .

Chiara a fatica deglutì , il cuore le batteva forte , ma aveva sempre la speranza che Ciro non gli facesse nulla di male.

"ALLORA NUN E CAPIT, CHE NUN VENG A NISCIUNA PART CCU TE "
chiara si avvicinò di più a Ciro, stava commettendo un grave errore, per quanto gli piacesse essere sfidato , tutto aveva un limite .
Ciro non si mosse, con l'altra mano prese il telefono dalla tasca digitando un numero.

"ARO STAI... VIEN FOR O BAR E VICIENZ! "

le parole che aveva pronunciato Ciro, il cuore di chiara batteva ancora di più, non sapendo chi ci fosse dall'altra parte, " CHI CAZZ STA VENENDO, SO MORTA MO M'ACCIR" Le uniche cose che chiara riusci a pensare .

Dopo qualche minuto la RANGER ROWER nera di Ciro si avvicinò al bar, e subito uscì un ragazzo, che somigliava di poco a Ciro, chiara non si sentiva più le gambe dalla paura, quando vide quel ragazzo che sorrideva.

"PICCRÉ, LE FATT NGAZZA E? "
Chiara spalanco gli occhi, mentre quel ragazzo sorrideva , mentre Ciro non distoglieva lo sguardo da lei .

"CIRÚ, ARO A PUORT MO! "

"PIE FATT E CAZZ TUOJ, PUORT'T O MEZZ, C VERIMM ARROP! "

"PICCRÉ FA A BRAV, A CAP E CHIST NUN E BON"

Pietro sali in moto andando via divertito, per il viso di chiara bianco di paura, mentre Ciro tirava chiara in auto.

"CIRO LASCIAMI, MI METTO A URLARE, NON VOGLIO VENIRE CON TE, MI STAI FACENDO METTER PAURA, NON FARMI DEL MALE TI PREGO " Chiara continuava ad indietreggiare inutilmente, stava morendo di paura, nella sua testa si stava maledicendo, di aver incontrato Ciro, cosa le sarebbe successo ora.

<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora