Tramonto

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E così erano passate due settimane , Ciro andava e veniva dall'ospedale, solo per cambiarsi e farsi una doccia, per fortuna chiara era uscita dalla terapia intensiva,poteva stare più tempo durante le visite e non aveva più bisogno di indossare precauzioni per entrare,l'unica cosa che doveva fare chiara era svegliarsi e Ciro pregava ogni giorni che lo facesse presto .

Aveva provato ogni tipo di stimoli, aveva fatto una playlist di tutte le canzoni che cantavano insieme in auto, quelle che piaceva a lei, e quelle che gli aveva dedicato lui, tante volte si era messo al suo fianco, le parlava dolcemente all'orecchio mentre le accarezzava il capo e puntualmente si addormentava perso nel l'odore di lei.
Tante volte la sua testa in questi giorni gli aveva fatto brutti scherzi ,sembrava sempre che si stesse svegliando quando lui rimaneva fissarla a lungo quasi sembrava che si alzasse con la schiena.

Oppure quando le parlava ,ho le metteva quelle grandi cuffie all'orecchio, tante volte chiara gli aveva stretto la mano  , oppure aveva mosso le palpebre.
In quelle occasioni Ciro puntualmente urlava ,oppure pigiava il pulsantino per chiamante i medici.

"CIRO NON SI E SVEGLIATA,  SONO SPASMI , CHE IL CERVELLO MANDA AL CORPO, NON TEMERE SI SVEGLIERÀ,MA QUANDO TI STRINGE  LA MANO E PERCHÉ SENTE LA TUA PRESENZA . "

Le parole dei dottori ogni volta ,gli ridavano il colpo al cuore, aveva un unico pensiero,come si sarebbe svegliata chiara? tutti vivevano con questa preoccupazione.

Quel giorno tutti avevano chiesto a Ciro di tornare a casa e riposare nel suo letto, ma lui ora mai era diventato un tutt'uno con quella poltrona , che rafforza di stare nella stessa posizione, il dolore alla schiena si iniziava a far sentire  ma lui non si lamentava , la barba era iniziata a crescere, iniziando a coprire quasi nascondere, quel viso pulito.
Dalle corse che faceva da casa ospedale, non aveva il tempo di pettinarsi quel suoi capelli pieni di gel sistemando la sua fila di lato, ma si vedeva solo quel capello mosso indisciplinato .

"JA CIRÚ, VATTI A RIPOSARE UN PO NEL TUO LETTO, CHE TI CAMBIA, TANTO CHIRA CA STA " Le parole della madre di chiara, ogni volta che salutava ciro prima di andare via dall'ospedale

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"JA CIRÚ, VATTI A RIPOSARE UN PO NEL TUO LETTO, CHE TI CAMBIA, TANTO CHIRA CA STA " Le parole della madre di chiara, ogni volta che salutava ciro prima di andare via dall'ospedale .

"CAMBIA TANTE COSE, VUJ STAT CCHIÙ TRANQUILLA SE STO IO QUA, E PO ADDA VERE A ME QUAND S SCET, "

effettivamente ciro aveva ragione la madre di chiara era più tranquilla quando lasciava l'ospedale sapendo che ciro fosse li .
E Poi il terrore di ciro, che quando cgiara si fosse svegliata si sarebbe ricordata di tutti tranne di lui.

E con quel solito pensiero ciro si mise su quella scomoda poltrona, guardandola come faceva ogni notte, mentre piano piano si lasciava andare al sonno che lo stava chiamando.

<<Ogni notte ciro faceva lo stesso sogno  quello che lo conduceva a chiara, nello stesso luogo, ma ogni volta si dicevano cose diverse, ed ogni volta ciro provava a portarla via senza mai riuscirsi, puntualmente ciro la prendeva per mano e iniziava a correre, ma quando credeva di esserci riuscito, chiara scompariva e lui si svegliava .

Era una coincidenza troppo strana ,nel sogno parlavano di tutto ma non del coma di lei, ma ciro ne era ben consapevole  voleva godersi solo il momento come se fosse tutto normale,come se nulla fosse accaduto, ma sembrava che lei non potesse ancora tornare fino a quella notte.
Erano come ogni volta sdraiati su una spiaggia, la loro spiaggia uno difronte all'altra, mentre si accarezzavano, persi nel loro occhi.

"SI STA COSÌ BENE E , NON ME NE ANDREI MAI? "
chiara spostò il suo sguardo da ciro, verso quella immensa distesa d'acqua calma , dove c'era sempre quel tramonto che non andava mai via

"SI NENNÉ, S STA BUON MA QUAND E CHE TUORN, OGNI VOLTA PER ME È SEMPRE PIÙ DIFFICILE RAGGIUNGERTI, E SE UN GIORNO NON TI TROVASSI PIÙ? " Ciro non riusciva a distaccare lo sguardo da lei, come se avesse paura che potesse scomparire da un momento all'altro.

"NO CIRO ASPETTIAMO UN ALTRO PO,ANDREMO VIA QUANDO IL SOLE SARÀ COMPLETAMENTE ANDATO , E COME SE IL SOLE MI TRATTENESSE! "

Chiara quella volta aveva cambiato discorso , non aveva dato una risposta a ciro, gli aveva chiesto solo di aspettare.

Lui stranamente quella volta si sentiva più cosciente, le tante volte che aveva sognato chiara , non aveva dato tante attenzioni alle cose che c'erano attorno a loro, ma inizio a pensare, che effettivamente cera sempre il tramonto il sole non andava mai via, era come se erano legati a quel Luongo e a quel tempo.
Ed infetti si, forse era il troppo desiderio che averla ,di rivederla, che l'aveva portato a quel tempo quel tramonto dove chiara si era donata a lui, andando via solo quando il sole fosse completamente tramontato.

Ma le tante volte nei sogni, ciro non aveva aspettato, l'aveva presa per mano e cercato di portarla via, allora stavolta decise di aspettare, il sole piano piano, sprofondava sempre di più in acqua, quel bellissimi colori sfumati in celo piano piano scomparivano, dando il benvenuto al blu della notte.

Chiara spostò il suo sguardo sereno dal quel magnifico panorama a ciro, che non aveva mai smesto di guardarla neanche per un secondo,sfiorando i suoi lunghissimi capelli neri, che coprivano di poco quella vestaglia bianca candida, chinandosi per baciarlo.

"CI ,ORA POSSIAMO ANDARE VIA ! "
Chiara si alzo in piedi,mentre ciro la guardava dal basso questa volta era stata lei a prendere la sua mano , caminando uno stretti all'altra su quella magnifica spiaggia  >>

Nella buio più totale , l'orecchio attento di ciro non aveva percepito i macchinari legati a chiara che avevano aumento di poco i segnali, era così abituato a quel rumore che quasi lo portava nel sonno più profondo.
Ma solo il suo subconscio, gli diceva che qualcuno o qualcosa lo stava osservando .

Mentre apriva piano gli occhi credeva che stava ancora sognando, oppure erano i soliti spasti del cervello di chiara,ciro aveva ancora gli occhi appannati cercando di mettere  a fuoco quella sagoma a mezz busto di fronte a lui.

Quando aprì completamente gli occhi si diede uno schiaffo per capire che effettivamente quella di fronte a lui era chiara, era sveglia,  e si era messa anche seduta.

Ciro aveva quasi terrore ad alzarsi, le gambe li si erano paralizzate non riusciva a credere a quello che vedeva, chiara era sveglia e già  era seduta , quando significava che stava bene, ma quello paralizzato questa volta era lui, le tante volte che aveva pigiato quel bottone per i falsi allarmi ed ora che era pura realtà non ci riusciva.
Ciro era bloccato come se avesse visto un fantasma,ma piano più a prendere il telecomando dal davanzale solo la voce di Chiara confermo tutto, non era un sogno.

"CI, MA COSA CI FACCIAMO IN OSPEDALE E SUCCESSO QUALCOSA? NOI FINO AD UN ATTIMO FA, ERAVAMO AL MARE "

a quella frase ancora sotto shock Ciro riuscì a premere forte quel pulsante, e quasi sembrava una scena di un film a rallentatore mentre i medici e gli infermieri entravano correndo verso chiara.





Ragazze mi scuso per l'assenza, ma in questi giorni non c'è stato un attimo per rilassarmi a scrivere con calma, lo so il capitolo e un po corto ma volevo dedicarlo esclusivamente a questo momento ❤

&lt;A storia e na Vuaglion&gt; &quot;Ciro Ricci&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora