"Un filo tra la vita e la morte"

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Erano passate altre ore, il medico non arrivò, inutile furono le altre chiamate , che la madre gli aveva fatto non aveva più risposta, chiara ormai iniziava a delirare, la febbre era troppo alta, e non poteva stare più così , era pericoloso.

"ANNA VI OFFENDETE SE CHIAMI IO AL MIO DOTTORE DI FIDUCIA ! "
Ciro si alzo verso la madre,cercando tranquillizzarla, si stava trattenendo, forse forse lo avrebbe anche ucciso il dottore se si fosse presentato , ma chiara non poteva stare più un quelle condizioni.

"SI CIRO, CHIAMA A CHI VUOI TU? "
la madre di chiara quasi l'ho pregava, aveva gli occhi lucidi mentre lho guardava, con le mani incrociate come in preghiera .

Ciro si spostò prendendo il telefono spostandosi verso la finestra.

"PIÈ ARO STAI? "

"I CIRÚ, STONG A CASA, CHERÉ? CHE SUCCIESS? "

"FAMM NU FAVORE, PIGLI O MIERCR, E PORTALO QUA ADDO CHIARA E URGENTE E VIENE PURE TU TENG NU STRAN PRESENTIMENT "

Ciro riattacco la telefonata, tornando vicino a chiara prendendole le mani, la stava guardando soffrire e non poteva fare nulla, erano ore che chiara avesse la febbre così alta e tra medicinali adatti  per la febbre, essa non sembrava cedere chiara scortava sempre di più, e Ciro come la madre di chiara sapevano che non era normale, eppure ogni tanto Ciro strappava un sorriso mentre la vedeva delirare e chiamare il suo nome.

Finalmente poco dopo pietro arrivo con il dottore.

"BUONA SERA SOGNÓ! "

i due salutarono la madre di chiara, Pietro resto con Ciro fuori, mentre anna accompagnava il dottore da chiara che iniziò subito a visitarla.
Qualche istante dopo il dottore uscì fuori al quanto preoccupato

"VI CONSIGLIO DI RECARVI  URGENTEMENTE AL PRONTO SOCCORSO, C'È QUALCHE INFEZIONE IN ATTO ALL'ORGANISMO , MA COSÌ SENZ A VISITE E MACCHINARI GIUSTI NON SO DIRVI COSA SIA , IO ORA GIÀ CHIAMO L'OSPEDALE,AVVISANDO DI QUESTO RICOVERO URGENTE, VI DOVETE MUOVERE "

Ciro e la madre si guardarono scioccati , il viso del dottore è le sue parole non emanava positività , anche pietro si era soffermato a guardare Ciro, non lo aveva mai visto così angosciato e preoccupato.

"CÍ, FA AMBRESS JAMM A C MOVER " le parole di Pietro portarono Ciro alla realtà è mentre scuoteva il viso per tornare lucido .

Si avvicinò a chiara scoprendola dalle coperte ,mentre prendeva in braccio, tremava dal freddo, ma il suo corpo era bollente, il viso completamente rosso, debole nelle braccia.

"VITA MIJ, AJER STIV ACCUSSI BELL, CHE T STA SUCCERENN" Ciro le sussurro all'orecchio con voce tremante, mentre salivano in auto.

Ciro si era seduto nei sedili posteriori mentre stringeva Chiara tra le sue braccia continuando ad accarezzarla il viso e a stringerla a se, mentre Pietro sfrecciava come un pazzo per le strade , la madre si stringeva forte mentre guardava sua figlia in lacrime, pensava al peggio ma non voleva crederci, cosa stava succedendo.

Finalmente giunsero in ospedale, trovando già medici e paramedici ad aspettarli con una barella, il medico dei ricci li aveva già avvisati.

"COSA E SUCCESSO" chiese il dottore mentre Ciro stendeva chiara sul lettino
"STAVA BENE FINO A IERI SERA, POI HA AVUTO LA FEBBRE ALTISSIMA " rispose la madre in preda al terrore ,mentre seguivano i medici che guidavano la barella all'interno.

"ASPETTATE QUI , APPENA SCOPRIAMO QUALCOSA VI AGGIORNIAMO " i medici chiusero la porta in faccia ai tre , Ciro stava per scattare , ma Pietro riuscì a tirarlo a se indicandogli a guardare la madre di chiara ,sotto shock mentre si sedeva su una sedia, quasi come se stesse perdendo il controllo delle gambe.

Ciro riuscì a controllare la rabbia, riuscendo a controllarsi nello spaccare l'intero ospedale, sedendosi affianco a quella donna, avvolgendole un braccio attorno alle spalle.
E fu quel gesto che fece crollare la donna, stringendo a sua volta Ciro, lasciandosi andare ad un pianto disperato, il terrore e la paura che stava provando in quel momento.

"CIRO GRAZIE, SE NON CI FOSSI STATO, NON SO COSA SAREBBE POTUTO SUCCEDERE. "

quelle parole diedero un ulteriore colpo a Ciro, che riuscì solo a stringere più forte la povera donna, immedesimandosi nel suo dolore, chiara era importate per entrambi.

"STATE TRANQUILLA , E COS  E NIENTE , CHIARA E FORTE! "

passarono ore senza sapere niente , c'erano solo loro che andavano avanti e indietro , cercando di fermare qualche dottore ma inutile non davano risposte , fin quando non uscire finalmente lo stesso dottore che aveva portato chiara dentro, ma dal suo viso non si sperava niente di buono, la madre di chiara scavalco i due ragazzi , posizionandosi con occhi speranzosi davanti al dottore.

"SIETE VOI LA MADRE DELLA RAGAZZA?"

"SI DOTTÓ,SONO IO , ALLORA COME STA MIA FIGLIA! "

"SIGNORA PER ORA STA BENE, MA PURTROPPO NON E FUORI PERICOLO! "

"CHE STATE DICENDO, CHE SUCCIES? " Ringhi Ciro al dottore.

"SIETE FORSE ARRIVATI GIUSTO IN TEMPO, LA RAGAZZA IN QUESTO MOMENTO SI TROVA IN TERAPIA INTENSIVA,HA UN INFEZIONE AL CERVELLO, COMUNEMENTE CHIAMATA ENCEFALITE, E LEI LA MANIFESTATA ALLO STADIO CRONICO,MOLTO GRAVE.
PURTROPPO DOBBIAMO OPERARE AL PIÙ PRESTO SPERANDO DI ASPIRARE L'INFEZIONE, VI COMUNICO GIÀ CHE E A RISCHIO E CI SARÀ BISOGNO DI UNA FIRMA, SI SPERA NEL SUCCESSO DELL'INTERVENTO DELICATO, MA PUÒ PORTARE PURTROPPO A CONSEGUENZE DEL 70%, SE NON SI DECISE DI OPERARE NON CI SONO ALTRE VIA DI SALVEZZA, MA OPERANDO, SI PUÒ AVERE IL MIRACOLO CHE LA RAGAZZA NE ESCA ILLESA , OPPURE IN PICCOLI COSÌ POTRÀ AVERE PERDITA DI MEMORIA , IN QUALCHE CASI ABBIAMO RICEVUTO PROBLEMI CELEBRALI, E IN SCARSI CASI PEGGIORI DI VOSTRA FIGLIA ALCUNI PAZIENTI NON C'È L'HANNO FATTA  . "

le parole del dottore annegarono la madre di chiara in un pianto disperato nelle braccia di Ciro,in entrambi casi corse chiara non c'è l'avrebbe fatta.
Ciro quasi non sentiva le gambe, sentiva la terra sotto i piedi tremare, il suo cuore perse un battito al pensiero di poterla perdere.

"VI LASCIO QUALCHE MINUTO PER PENSARCI! "

il dottore anche lui straziato una giovane vita appesa ad un filo, aveva solo qualche minuto di tempo per decidere di una sorte

Ma la madre di chiara afferrò il dottore con il camice le sue urla risuonavano disperate in quel reparto .

"ARO AGGIA FIRMA, DOTTÓ SALVATELA VI PREGO, IJ M'ACCIR SENZA MIA FIGLIA"

Ciro riuscì ad afferrare la donna che si accasciava al pavimento disperata, stringendola a se, senza a riuscire a trattenere neanche lui le lacrime, ad occhi chiusi perso nelle braccia di quella donna,il suo unico pensiero era la sua piccolina.

"PCCRÉ , T PREG TUORN ADDO ME "

<A storia e na Vuaglion> "Ciro Ricci"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora