🧨 Capitolo 2🧨

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'Buonasera, potrei mai saziare la tua curiosità?'

Scrive un utente dal nome Doctor.

È stato questo il primo messaggio, la pietra miliare di questa relazione scandalosa, proibita, impossibile, sbagliata.

Cosa avrei dovuto rispondere a quella provocazione?

Io che avevo solo diciott'anni e tanta voglia di scoprire i segreti perversi della mia anima giovane.
Io che ero solo una bambina e non avevo di certo mai flirtato con un uomo, se non con il mio migliore amico divenuto il mio fidanzato.

'Se sarai capace di leggere la mia mente, sicuramente sarai capace di saziare anche la mia curiosità' digito e invio.

'Sei una fanciulla ambiziosa...'

'Come fai a sapere che sono una "fanciulla"?'

'Forse sono già in grado di leggere la tua mente, Lolita...' risponde Doctor.

Dal nome presumo che sia un dottore e la cosa non può che affascinarmi maggiormente. Dalle sue risposte è un uomo sicuro di sè e non nego che ciò mi intriga profondamente. Ciò che mi sta scrivendo per me è decisamente ossigeno puro.

'Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi.' digito l'incipit del romanzo di Nabokov, dato che lui ha citato la protagonista di quest'ultimo.
Vediamo se riesce a saziare la mia sete di letteratura.

'Mio peccato, anima mia.' risponde immediatamente e rimango incantata, mio Dio, quest'uomo mi sta decisamente incantando.

'Chi sei, dottore?'

'Non lo so... ma potrei essere quello che vuoi tu.'

Enigmatico, spigoloso, misterioso... sa usare il potere delle parole molto bene.

'E cosa voglio io?' chiedo sfacciata.

'Vuoi sentire l'ardore, il fuoco sulla pelle...'

Oddio.

Cosa rispondo adesso?

'E tu cosa vuoi?'

'Te'

Una risposta scontata che mi strappa un sorriso ma anche una risata.

'Che adulatore' e non ricevo più risposta.

Sa decisamente come far impazzire una donna.
Infatti nei giorni a seguire non faccio che ripensare a quella chat.

Ho passato tre giorni fra le nuvole, il mio unico desiderio era quello di poter parlare di nuovo con quello sconosciuto.
Mi sentivo davvero strana e persino il mio fidanzato si era reso conto del mio malessere.
Ma io che in una pioggia di "che succede?" e "che hai?" ormai avevo imparato a danzare, avevo nascosto il mio piccolo segreto.
Quella domenica sera avevo ricevuto un invito a casa del mio fidanzato per conoscere suo padre.
Non lo avevo mai incontrato di persona in quanto era un famoso primario in un ospedale del Nord Italia e non avevo mai avuto il piacere di fare la sua conoscenza.
Tutti in città lo vantavano come un gran bell'uomo ma quella sera non me la sentivo proprio e dunque declinai l'invito.
Volevo rimanere nella mia camera, accendere il computer, ascoltare gli U2 a tutto volume e rientrare nella chat.
Avevo promesso a me stessa che sarei entrata sulla chat una volta soltanto ma la curiosità di poter dialogare di nuovo con 'Doctor' mi stava davvero divorando e logorando.
Le probabilità di poter parlare ancora con quell'uomo erano davvero scarse, dovevo pregare il fato per beccarlo connesso al mio stesso orario.
Dentro me stessa non ci speravo, non credevo di poter avere un secondo 'incontro' con lui e da un lato sarebbe stato meglio così.
Entro nella chat senza nessuna aspettativa e il suono della notifica arriva dritto nel mio cuore.

'Allora fanciulla curiosa? Hai incontrato un cinquantenne migliore di me?'

Ma magari... purtroppo no e non riesco nemmeno ad eliminarti dalla mia testa.

'E tu una ventenne migliore di me?'

'Wow, è bello essere al centro dell'attenzione nella mente di una ventenne'

Che narcisista che è, lo leggo nelle sue parole, sento che mi farà del male eppure lo voglio.

'Non sei al centro dell'attenzione...'

Mento perché in realtà so bene che le sue parole mi hanno colpita e ho rinunciato ad una bella serata per sperare di parlare di nuovo con lui.

'Non scherzare con me, ragazzina. So che morivi dalla voglia di parlarmi di nuovo'

Le sue risposte sono un mix di provocazione, autorità, saccenza, chissà se esiste davvero quest'uomo.

'Come ti chiami?' chiedo timidamente.

'Mi chiamo Nessuno...'

Immaginavo che mi desse una risposta del genere però almeno, ho appreso una nuova notizia: ha cinquant'anni e io ho mentito dicendo di averne venti.
La conoscenza inizia già all'insegna della bugia.

'Signor Nessuno, cosa fa nella vita?'

'Mi occupo di "questioni" di cuore.'

'Sei uno psicologo?'

'...'

Cosa significa questa risposta che mi ha appena dato?

Quest'uomo è un'enigma e la sua risoluzione mi attira e mi affascina.

Non so cosa rispondere, questi puntini di sospensione mi hanno messo alle spalle al muro.

'Sei divertente fanciulla. No, non sono uno psicologo.'

'Dunque oltre ad importunare belle fanciulle, cosa fai durante la giornata?' incalzo disperatamente.

'Oh, ti sei definita una bella fanciulla... adesso sono io quello curioso.'

'E tu sei un bel vecchietto?'

'A tuo malgrado il vecchietto in questione genera invidia tra i ventenni. Sono alto 1.85 cm, sportivo, biondo e occhi verdi.'

'Il principe azzurro insomma...'

'Principe azzurro proprio no, semmai sono la mela velenosa.'

Aia, la cosa non mi spaventa anzi mi intriga, maledizione a me e alla mia curiosità.

'E tu come sei, Lolita?'

I miei occhi neri splendono contro il display del computer.

'Ho i capelli corvino e gli occhi neri.'

'Una vera femme fatale'

Sorrido maliziosamente.

'Cosa mi colpirebbe di te, signor Nessuno?'

'Ti colpirà il mio farti sentire donna, come nessuno ha mai fatto prima di oggi'

E prima che io possa rispondere Doctor è offline.

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