🔞 Capitoli 26🔞

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Siamo in macchina e stiamo tornando a casa e non posso negare che tutto questo mi mancherà tremendamente.

Purtroppo sono triste.

Seppur breve è stata un'esperienza intensa e appagante, un cameo di vita che custodirò per sempre nel mio giovane cuore. L'uomo freddo e professionale ma carismatico, erotico ed empatico con cui ho trascorso i due giorni più belli della mia vita. E' davvero strano come il destino possa in un baleno invertire una vita che sembrava già perfettamente allineata con suo figlio.

Intanto, fisso Ulisse che guida e lo trovo straordinariamente fascinoso al volante.

È così sexy da mandarmi in frantumi il sistema nervoso.

Che autentico mistero che è lui per me, davvero irrazionale ed indecifrabile!

Davvero non lo capisco.

Credo che provi uno strano piacere nel tentativo di confondermi e destabilizzarmi. Poi però, lo vedo sotto questa luce abbagliante, sereno e spensierato mentre afferra il cambio e mi bacia la mano e... mi sembra un'altra persona.

"Piccola, sei triste?" aggiunge captando, come sempre, i miei stati d'animo, chissà come fa, sembra essere un mago delle emozioni.

"Un po'"

Il suo profilo fascinoso mi toglie il fiato, vorrei davvero evitare di guardarlo, distolgo lo sguardo, ma poi torno su di lui, continuamente, come una forza di attrazione incontrollabile.

"E tu ?" Chiedo mentre lo ammiro. Ha deciso di indossare quanto comprato poche ore prima.
Il pantalone beige stretto segna le sue gambe toniche e con il maglioncino bianco di Gucci, è un'autentica visione extra-terrena.

"A dir la verità sì. Sai, ho adorato guardarti dormire, eri così fragile, dolce, nuda... bella, bellissima..." Il suo sguardo si addolcisce e il suo tono di voce si abbassa.

"Le mie mani finalmente su di te, il mio corpo stretto al tuo, il tuo profumo sulla mia pelle, il sapore dei tuoi baci. Wow..." continua.

"Io veramente..." arrossisco sento che le gambe non mi reggono ed ho uno stupido sorriso stampato in faccia, accendo una sigaretta.
Non credevo che mi permettesse di fumare in macchina ma evidentemente lo fa anche lui.

"Non ti senti sufficientemente bella?" chiede sfiorando la mia mano.

"Purtroppo no, non mi sono mai sentita a mio agio con il mio corpo e poi nessuno mi ha mai regalato queste parole." confesso sincera.

"Beh, allora abituati perché io lo farò sempre, hai un corpo pericolosamente sensuale. Passerei davvero ogni giorno a farti mia...".

Poi mi guarda, io non respiro, non parlo, sono basita da quella improvvisa dolcezza.

"Grazie... vorrei che tu sentissi il
battito del mio cuore quando sono con te" lui posa le sue dita sul mio polso e finge di valutare la mia frequenza cardiaca.

"Lo sento, piccola"

Non mi lascia la mano, anzi ora la intreccia alla mia e la stringe forte, io lo guardo maliziosa.

"Fanciulla ora basta fare la provocatrice, quando fai così mi fai venire molta voglia e...lo sai".

Mi accarezza i capelli con la mano sinistra e continuo la mia danza seduttiva.

"Basta così perché mi è già venuto duro" il suo timbro di voce da comandante in fondo mi piace.

Gli sorrido e lo vedo rilassarsi quando smetto di fare quell'espressione che tanto lo fa eccitare.

Triangolo FamigliareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora