🔞 Capitolo 16🔞

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"Quindi cosa vuoi?" la mia voce è strozzata e tuona come un fulmine nel buio della notte.
Lui in tutta risposta senza che potessi rendermene davvero conto mi afferra dal polso e mi sbatte contro il muro di cemento della facoltà di medicina.

"Questo!" risponde sfacciato baciandomi.

"Non voglio." interrompo.

Lui mi tiene la testa stretta contro la sua bocca in modo tale da non farmi sottrare dal bacio.

"Ah no?"

Pelle d'oca improvvisa sulla mia pelle, lui mi sorride guardando compiaciuto l'effetto che mi provoca.

Sono in trappola ma la cosa che mi annienta e mi distrugge e che non so affatto come liberarmi. È una sensazione che parte dalla spina dorsale per poi irridiarsi per tutto il corpo.

È un brivido che solo chi l'ha provato in vita può capirmi, credetemi.

"Decisamente no!" mentre lo dice mi accarezza le labbra con il pollice.

"Posso vedere i tuoi pensieri... e sono decisamente opposti alle tue parole, ragazzina."

Scuoto la testa anche se sono troppo eccitata e voglio che mi infili il suo pene dentro ma comunque provo a desistere.

"Fatti sc**are, avanti. Lo so che mi vuoi. Che senso ha fare così ?"

D'improvviso le sue mani si posano a coppa sul mio sedere.

"Lo so che vuoi..."

Le mie ginocchia sono deboli e la mia intimità sta zampillando.

Il peccato è qui dietro l'angolo che mi aspetta a braccia aperte.

"Lasciati andare."

"No! Nooo! Ho detto di no, ca**o!"

Mi allontano e la mia è una risposta decisa.

Finalmente ho cacciato un po' di carattere!

"Vai a sc**are con quelle biondone che tanto ti reclamano!" sto letteralmente parafrasando la frase della biondona che ancora mi suona nelle orecchie.

"Ahhh, wow, come sei diventata pudica tutta d'un tratto! Non farei tanto la moralista se fossi in te, dato che ti sc*pi il padre del tuo fidanzato."

Si avvicina e mi guarda negli occhi. Questo suo sguardo sta per divorarmi.

Non cedere Dolores, non farlo.

Ossessione.

Lui la mia ossessione da cui non riesco a sottrarmi.

Non ci riesco.

Sta diventando davvero difficile non cedere.

"Non sono di certo io quella che adesca ragazzine però !"

Le mie parole non sono gentili ma sono sincere mentre ci guardiamo e io comincio ad arrossire.

"Ma cosa vai blaterando?"

"Quella era la mia migliore amica! Str***o!" tuono mentre lui mi guarda con occhi lussuriosi.

È proprio il momento buono per tirargli un bel ceffone a mano aperta!

"Ah, un'amica adorabile, potrei dire..."

"Ma che maiale!

"Attenta a come parli, ragazzina."

"Vai a fanc***."

"Senti... chiariamo il punto della situazione: finiscila con queste crisi isteriche di gelosia. Tra me e te non c'è nulla, lo vuoi capire?" dopo questa rivelazione i brividi mi attraversavano ogni centimetro.

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