capitolo cinque

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Sbatto la porta alle mie spalle e sospiro: ho esattamente tre minuti e poi arriva Marc.
Vado in camera mia strisciando i piedi e mi spoglio dai miei vestiti sporchi. Ho proprio voglia di farmi un bel bagno caldo per lavarmi dei resti della serata di ieri.
Velocemente tolgo i jeans e la maglietta e poi li butto in un angolo indefinito della camera, sinceramente è l'ultimo dei miei pensieri.
Vado in bagno e riempio la vasca con tanta acqua calda e sapone colorato.
Dopo qualche minuto suonano alla porta e, visto che sono più che sicura che sia Marc, gli grido di entrare.
"Alice, dove sei?" Domanda infatti lui dal salotto.
"Vieni, sono in bagno. Prima porta vicino alla camera da letto." Rispondo alzando la voce.
Sento i suoi passi e poco dopo la porta si apre mostrando un Marc tutto sorridente.
"Oh wow! Non pensavo di trovarti già seminuda." Dice ammiccando.
"Devo fare il bagno!" Sbuffo divertita. "Hai due opzioni quindi o aspetti qua con me oppure esci e poi ti raggiungo."
Lui sorride valutando le mie due scelte. "Naturalmente starò qui a romperti le scatole."
"Siediti lì." Gli indico di sedersi sul bordo vasca ed io intanto mi spoglio completamente, niente che non abbia già visto.
Mi calo nella vasca da bagno e cerco di coprire un po' il mio corpo con la morbida schiuma rosa che galleggia sopra l'acqua.
"Alice, credo di essermi innamorato di te." Dice improvvisamente Marc fissandomi negli occhi ma non so se sia sincero oppure se stia scherzando come al suo solito.
Non so cosa dire.
Non so come comportarmi.
Non so se provo gli stessi sentimenti.
Non so davvero cosa dire.
"Io... Marc davvero non so cosa dire." Rispondo insicura.
"Alice, capisco che ci conosciamo solo da qualche giorno ma ti assicuro che io non ho mai provato prima d'ora questi sentimenti per una ragazza." Si avvicina a me e mette una mano nell'acqua cercando la mia. Quando finalmente la trova, fa allacciare le nostre dita insieme e una scarica di brividi mi percorre il corpo.
"So anche che tu sei fidanzata e che molto probabilmente ami il tuo ragazzo però io mi accontento anche di essere solo il tuo scopamico." Dice senza distogliere gli occhi azzurri dai miei color nocciola. "Naturalmente se tu vuoi..."
"Marc." Faccio una piccola pausa. È quello che voglio veramente? Marc lo scopamico? Certo che sì.
"Marc, io voglio essere la tua scopamica." Dico sicura. "Sì Marc, voglio scoparti tutte le sere e in tutti i modi."
Sorride soddisfatto e dice "Vuoi iniziare subito?"
Scoppio a ridere.
"Hey Marc, stasera." Gli dico dolcemente. "Adesso mi vesto e poi andiamo a fare un po' di shopping." Accompagno le mie parole a dei piccoli schizzi d'acqua sulla sua camicia azzurra di jeans.
"Hey hey fermati." Dice ridendo.
"Va bene però passami l'asciugamano giallo che c'è in quel mobiletto." Gli ordino.
Lui prende l'asciugamano ed intanto io mi alzo e rimango in piedi nella vasca.
Avvolge il mio corpo nel morbido tessuto giallo canarino e mi lascia un piccolo bacio tra i capelli.
Esco dalla vasca e ritorno in camera mia.
"Sei vuoi posso sceglierti io cosa mettere oggi." Dice Marc che intanto mi ha seguita.
"Va bene. Tedesco fammi vedere come vestiresti la tua donna." Gli rispondo scherzando.
"Beh, sarei più bravo a spogliarti però..." Fa un sorrisetto pervertito (proprio come l'emoji di WhatsApp) ed apre il mio armadio.
Io mi siedo sul letto e mi godo la scena.
"Gonna o pantaloni?" Domanda senza voltarsi.
"Gonna." Replico con convinzione.
"Mmh... Questa ti piace?" Si gira e mi fa vedere una gonna di tulle color latte e menta.
"Ovviamente è bella perché lo comprata io." Risponde ridendo. "La metto."
"Poi vediamo un po'..." Cerca nell'armadio per qualche minuto e ne esce fuori con una specie di top bianco che che le maniche e il busto fatto di cordine.
"Ti piace?" Chiede maliziosamente.
"Ovviamente." Gli sorrido.
"Dai, allora vestiti bellezza." Dice e poi prende anche dell'intimo color panna da uno dei cassetti vicino al guardaroba.
Infilo lentamente le mutandine e lui mi guarda alquanto eccitato.
"Alice, ti prego fai in fretta mi stai eccitando." Sbuffa frustrato.
"Marc." Gemo sensualmente. "Mi allacci il reggiseno."
Mi avvicino a lui e mi giro di spalle.
Mi prende i fianchi e con un rapido gesto mi attira a se.
"Hey bellezza, senti l'effetto che hai su di me." Mi sussurra all'orecchio e riesco a sentire benissimo la sua erezione premere contro il mio fondoschiena.
Percorre il mio corpo con le sue mani grandi e poi le fa posare sul mio seno, strizzandolo leggermente.
Gemo in risposta.
Continua a stuzzicarmi i capezzoli per un po' e poi mi allaccia finalmente il reggiseno.
Mi fa girare verso di lui e mi bacia dolcemente facendo passare le lunghe dita tra i miei capelli mori.
"Sei fantastica Alice." Dice contro la mia bocca.
"Marc, giuro che penso lo stesso di te." Rispondo e lo bacio a fior di labbra. "Però adesso fammi finir di vestirmi." Ridacchio e prendo gli indumenti che ha appoggiato sul letto.
Infilo la gonna e poi la magliettina.
Vado in bagno per asciugarmi i capelli ed arricciarli leggermente sulle punte. Quando ho finito il tutto, indosso un paio di decoltè bianche e prendo una borsetta rosa dove ci infilo dentro il telefono, il portafoglio e le chiavi di casa.
"Okay Marc, io sono pronta." Gli dico sorridendo. E, dopo aver sceso le scale, usciamo finalmente in strada.
"Ho la mia macchina quindi in qualsiasi posto tu voglia andare ti posso portare io." Mi indica la sua Range Rover nera e mi fa cenno di salirci sopra.
"Allora, dove andiamo?" Mi chiede una volta che siamo entrambi sul mezzo.
"Pensavo di andare a Trafalgar Square. Ti va?" Domando speranzosa.
"Sì, certo tesoro." Mette le chiavi nella toppa e parte a razzo.
Mi ha appena chiamata tesoro. Farfalle in ogni dove.
"Hey hey! Fermati qui davanti, è il mio negozio preferito, Forever 21." Gli urlo eccitata indicando il negozio.
"Ookaay." Dice sbuffando. "Però non voglio stare là dentro per tutto il pomeriggio!"
"Solo un'ora." Sbatto le ciglia per convincerlo.
"Va bene bellezza, ti concedo un'ora e poi ti porto io in un negozio perché devo comprare delle cose." Alla fine cede.
Parcheggia davanti al negozio ed io mi precipito dentro, Marc mi segue con più calma.
"Hey Marc, vieni! Voglio provare delle gonne a fiori." Lo raggiungo e gli prendo la mano. Lo trascino attraverso le mensole e gli scaffali colmi di vestiti colorati e poi raggiungiamo la sezione dove ci sono tutte le gonne.
"Guarda! L'altra mattina stavo passando di qui e ho visto questa gonna in vetrina, che si abbina benissimo ad una maglietta che ho a casa, solo che ero un po' di fretta e non sono riuscita ad entrare per prenderla." Spiego entusiasta, sembro una bambina la mattina di Natale.
"Provala dai!" Mi incita lui. Io prendo la gonna a fiori dallo scaffale ed entro in un camerino.
Tiro la tenda per nascondere il mio corpo dagli sguardi furtivi di Marc, però lui caccia dentro la testa e mi sorride soddisfatto.
"Hey Marc!" Lo sgrido però naturalmente scherzo.
"Dai sbrigati tesoro." Dice dolcemente e senza smettere di sorridere.
Tesoro, brividi sulla pelle.
Tolgo velocemente la mia gonna ed indosso l'altra, tutto sotto lo sguardo attento di Marc che non distoglie gli occhi dal mio corpo.
"Sei fantastica." Dice una volta che ho finito di indossare la gonna.
"Penso che prenderò questa." Sorrido.
"Posso regalartela io?" Chiede gentilmente.
"No, Marc."
"Dai!" Congiunge le mani facendo finta di pregare.
"Ookayy!" Cedo facilmente. Non mi piace molto quando la gente mi fa dei regali senza un motivo ben preciso.
"Vado a pagare, tu intanto rivestiti." Dice e poi sparisce, lasciandomi sola nel camerino.
Rinfilo la mia gonna ed esco.
Marc è alla cassa e sta ridendo e scherzando con una delle commesse.
Una sensazione strana invade il mio stomaco e l'istinto mi dice di andare da Marc per mettergli un braccio intorno ai fianchi. Ed è esattamente quello che faccio.
Sorride compiaciuto del mio gesto e mi prende per mano accompagnandomi fuori dal negozio Forever 21.
"Gelosa?" Mi chiede una volta che siamo in macchina.
"C-cosa?" Non capisco perché mi stia dando della gelosa.
"Sei gelosa. Qualche minuto fa avresti voluto uccidere quella ragazza, si vedeva chiaramente dal tuo sguardo furioso." Spiega e poi sorride contento di aver tutte queste attenzioni da parte mia.
"Marc. Non saltare a conclusioni affrettate." Guardo fuori dal finestrino e appoggio la testa sulla portiera.
Sento il rombo del motore e lui parte, senza aggiungere altro.
Chiudo gli occhi e mi addormento.

+

"Alice." Sussurra qualcuno al mio orecchio. "Alice, siamo arrivati." Riconosco poi la voce di Marc.
Apro gli occhi e il rumore della pioggia che gocciola lentamente sul vetro della macchina mi riporta alla realtà.
"Marc? Dove siamo?" Chiedo con la voce impastata dal sonno.
"Sotto casa tua. Ti sei addormentata quando siamo usciti dal negozio e poi io sono andato a comprare un regalo per i miei due amici che sono in vacanza con me." Spiega lentamente e con la voce bassa.
"Okay. Che ore sono adesso?" Sbatto le palpebre per mettere a fuoco il suo bel viso.
Guarda l'orario sul telefono e poi dice "7.45 p.m, non pensavo che fosse così tardi."
"Ti vuoi fermare a casa mia?" Gli chiedo.
Fa un sorrisetto ed annuisce.
"Adesso ci conviene andare in casa prima che la pioggia diventi grandine." Gli dico ridacchiando.
Apro la portiera della macchina e mi precipito davanti al portone. È questione di un metro perché ha parcheggiato vicino al marciapiede però mi bagno lo stesso. Lui mi raggiunge poco dopo, l'acqua gli bagna i capelli facendoli diventare leggermente più scuri. Ridiamo e sono più che convinta che non ci sia una risata più melodiosa della sua.
Apro il portone e facciamo la rampa di scale che porta al mio appartamento saltellando.
"Marc ti va bene il sushi?" Gli domando appoggiando la mia borsetta sul tavolo del salotto.
"Mmh... Non l'ho mai provato però c'è sempre tempo per una prima volta." Dice ridacchiando e vi assicuro che non c'è niente di meglio della sua risata cristallina.
"Okay, vada per il sushi. Da bere vuoi la birra?"
"Ovviamente si, però deve essere Heineken."
"Pff, tedesco. Noi preferiamo la Guinness!" Gli dico ridendo.
"Vada per la Guinness." Mi fa l'occhiolino e si siede sul divano.

+

"Resta ti prego, non andartene." Lo imploro di rimanere con con me.
Lui annuisce e dice che prima però deve chiamare i suoi amici per avvisarli che neanche stasera rientrerà in albergo.
Prende il telefono dalla tasca dei jeans e poi si sdraia vicino a me, sul mio letto. Si appoggia il telefono sull'addome ed intanto mi accarezza le cosce e mi lascia dei teneri baci sul collo.
Poi quando sente la voce della persona che sta chiamando si porta l'aggeggio all'orecchio ed inizia a parlare.
"Stasera non ritorno in albergo." Dice.
Silenzio.
"Eh eh, sono in compagnia." Mi guarda maliziosamente e si lecca le labbra.
"Okay, okay. Ciao." Dice infine e poi butta il telefono sul materasso.
Si fionda subito sopra il mio corpo e mi bacia selvaggiamente.
Poi sempre con la stessa foga mi toglie la sua maglietta, quelle che ha lasciato da me il primo giorno che l'ho incontrato e che da allora uso come pigiama.
"Piccola, vuoi l'amore con me?" Chiede ad un passo della mie labbra.
"Sì, Marc." Gli rispondo e con velocità mi spoglia del tutto.

THE GOALKEEPERS || M. Neuer & B. Leno & M. A. ter StegenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora