capitolo tredici

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"Ciao Alice." Dice non appena mi apre la porta di casa sua. Dal suo tono di voce capisco che deve essere arrabbiato. E anche molto.
"Ciao Harry!" Rispondo con tono dolce e cercando di ignorare la sua rabbia. "Come stai?"
"È da giorni che mi ignori e poi ti presenti qui chiedendomi come sto?! Alice, io e te dobbiamo parlare. Sono stufo delle tue continue bugie." Urla, sembra davvero arrabbiato e la cosa mi spaventa un po' perché lui non perde mai il controllo.
"John! È successo qualcosa?" Lo richiama sua mamma dall'interno della casa.
Lui si gira e urla in risposta: "No, cazzo. È solo Alice."
"John! Non dire quelle parole." Gli urla lei in risposta e sento i suoi passi avvicinarsi a noi. "Alice, mia cara, stasera ti fermi a cena da noi? C'è anche il fratello di John, Bradley." Si rivolge a me con tono dolce.
Mi sento cadere dal pero, o fico, non mi ricordo: John non mi ha mai detto di avere un fratello!
Gli lancio un'occhiataccia ma le rispondo: "Si, certo. Verrò volentieri, signora Parker." Poi dico rivolta a John. "Così potrò conoscere finalmente tuo fratello."
Lui abbassa gli occhi e fissa le sue Converse rosse.
Non dice niente e poi torna in casa, lasciandomi così con sua mamma.
"Beh... Vado a casa a cambiarmi, a dopo." Le faccio un piccolo sorriso falso che lei ricambia, capendo la situazione e mi saluta dolcemente.
Entra in casa anche lei ed io mi allontano.
Cammino tenendo lo sguardo fisso sul marciapiede, calciando di tanto in tanto un sassolino che sporca marciapiedi immacolati di Londra.
Camminare mi rilassa e mi da il tempo per pensare.
Ho deciso: devo lasciare John, gli ho detto troppe bugie e lo sto continuando a tradire ma il problema è che io non mi sento in colpa. Per niente.
Io e John non siamo fatti per stare insieme, siamo troppo diversi e, anche se si dice che gli opposti si attraggono, con noi non è vero.
Io sono troppo diversa da lui e lui è troppo diverso da me.
All'inizio le cose tra di noi funzionavano perché eravamo accecati dall'amore, ma adesso, stiamo entrambi sprecando energie per una relazione che non ci porterà a niente.
Quando ormai sono riuscita a snocciolare i mie pensieri e raggrupparli ordinatamente, arrivo davanti a casa mia.
Casa dolce casa.
Entro, in questo momento è come entrare in paradiso.
Sono successe troppe cose oggi.
Prima Marc, poi John. Forse non è tanto ma a me è parsa una giornata interminabile.
E poi stasera sarò a cena dai Parker... forse è il momento migliore per troncare la relazione con John.
Mi tolgo le scarpe e le lascio vicino alla porta d'ingresso, è l'ultimo dei miei problemi.
Corro in camera e mi butto sul letto, non mi interessa se sono completamente vestita. Ho bisogno di dormire.

+

Busso alla porta e aspetto.
Mi liscio il vestito nero, cercando di rendermi presentabile anche se i capelli tutti spettinati dicono il contrario.
Un ragazzino apre la porta e si schiarisce la voce.
"Ehm... Ciao, sono Bradley ma puoi chiamarmi Brad." Si presenta e mi accoglie in casa con un enorme sorriso.
"Io sono Alice." Mi presento e lo fisso per qualche secondo.
Ha dei riccioluti capelli mori. Assomiglia a John, escludendo i tratti del viso che sono più morbidi e fanciulleschi rispetto al fratello e i suoi occhi sono color nocciola, uguali a quelli della madre.
"Sai dov'è tuo fratello?" Gli domando accomodandomi in salotto. Il signor Parker è seduto sulla poltrona a fumare la pipa, come al suo solito.
"Sono qui!" Esclama il diretto interessato facendo capolino nella stanza e anticipando il fratellino nel rispondere alla mia domanda.
"Ti sta d'incanto il vestito!" Sussurra attirandomi a se in un abbraccio.
Gli mormoro un 'grazie' in risposta e mi sento alquanto imbarazzata per questa piccola effusione davanti a suo padre.
"Ciao Alice!" Esclama la signora Parker entrando in sala, tra le mani tiene una teglia di stufato di carne.
"Buonasera." La saluto cordialmente.
"È pronto!" Si rivolge poi a tutti gli altri.
Ci sediamo al tavolo, io prendo posto vicino a John e Bradley è difronte a noi; i signori Parker sono a capotavola.
Adoro la mamma di John perché è un'ottima cuoca e prepara sempre dei pranzi deliziosi.
"Alice, ho fatto le lasagne che ti piacciono tanto e poi, oltre allo stufato, ci sono anche le patate ripiene." Mi spiega indicando i vari piatti.
Mi sembra di essere a Natale.
"È davvero troppo gentile." Le rispondo sorridendo e questa volta è un sorriso sincero.
"Alice, Alice, te l'ho detto tante volte: sei come una figlia per me."
Abbasso il viso imbarazzata, non direbbe lo stesso se sapesse che sono una spogliarellista.
John e suo padre iniziano a parlare di politica e così io mi informo di più su Bradley.
Mi racconta che ha 17 anni e ha intenzione di iscriversi ad Harvard.
Non l'ho mai visto perché è da due anni che studia in Cina.
Mi rivela che John è molto geloso di lui e quindi capisco il perché non mi abbia detto niente su suo fratello.
Bradley è un ragazzo davvero simpatico ed è anche molto carino.
Mi racconta che ha la passione per il canto e ha fondato una piccola band assieme a due suoi amici.
"Siamo in cerca di un bassista." Mi rivela Brad.
"Mi dispiace ma non posso esserti d'aiuto. Odio davvero suonare, qualsiasi strumento sia!"
Scoppia a ridere divertito e John ci guarda male.

È il momento del brindisi in onore dell'arrivo a casa di Bradley.
John si alza in piedi, il bicchiere di champagne in mano e un sorriso sornione sul volto.
"Vorrei fare un piccolo discorso." Inizia a dire ed io mi preparo al peggio. "È ormai da due anni che siamo fidanzati, Alice." Dice rivolgendosi direttamente a me.
Gli sorrido in risposta anche se è un sorriso un po' forzato.
"Credo che sia giunto il momento di chiedertelo..." Si inginocchia.
No, no e no! Non può farlo qui davanti a tutti ma soprattuto non deve chiedermi di sposarlo!
Sua mamma è commossa mentre il padre e Brad seguono la scena indifferenti.
"Alice, mi vuoi sposare?" Dice tirando fuori dalla tasca dei pantaloni una scatolina di velluto rosso.
"John..." Sussurro con ormai le lacrime agli occhi. Lui mi guarda sorridendo.
Mi alzo in piedi e dico a gran voce: "John, io ti ho tradito e non ti amo più."
Ecco, ho sganciato la bomba.
Sua mamma lancia uno strillo di sorpresa mentre il padre sembra davvero sconvolto.
John invece mi guarda con espressione vacua e sembra star assimilando pian piano quello che gli ho appena detto.
Brad mi sorride e sussurra: "Una bella ragazza come te non dovrebbe stare con uno sfigato come John."
"Vattene!" Urla lui sentendo tutto. "Vattene! Non voglio più vederti."
Mi affretto a raggiungere la porta di casa e scappare via da quella famiglia che mi ha accolta come una figlia.
Però sento il cuore più leggero, dopo aver detto la verità.

~ n/a: Bradley Parker è interpretato da Bradley Simpson (il cantante dei The Vamps). ~

THE GOALKEEPERS || M. Neuer & B. Leno & M. A. ter StegenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora