"Alice, so che sei là dentro! Ti prego apri..." Marc continua a bussare alla porta di casa mia, è irritante.
"Vattene, per favore! Non voglio vedere nessuno." Mentirei dicendo che non sto soffrendo. È stata dura lasciare John ed allontanarmi da Marc così all'improvviso però è la scelta più giusta: non posso continuare a mentire a tutti.
Voglio bene a John come se fosse un fratello e infatti devo chiedergli scusa per quello che è successo ieri sera e spiegargli almeno un paio di cose.
Invece con Marc è diverso, non avrei mai voluto lasciarlo - anche se la nostra non era una vera e proprio relazione.
Continua a bussare e credo che tra un po' i miei vicini di casa chiameranno la polizia se non la smette.
Mi alzo sbuffando e vado ad aprire la porta.
Subito Marc si fionda in casa per paura che io possa cambiare idea e chiuderlo fuori.
"Ciao Marc..." Gli dico, con un tono di voce apatico.
Lui scuote la testa, come se volesse scacciare dalla testa un pensiero che ha fatto, e si avvicina a me.
"Alice, capisco la tua scelta: so che ami il tuo fidanzato però concedimi un ultimo bacio, ti prego." Mi supplica ed io non riesco a resistergli.
Annuisco e lui sembra illuminarsi di gioia. Si avvicina a me e mi cinge i fianchi con le sue braccia.
Mi faccio coraggio, anche se non ne ho bisogno: desidero anch'io un ultimo bacio da Marc.
Le sue labbra incontrano le mie e mi gusto per l'ultima volta il suo sapore, il suo bacio.Non so per quanti minuti ci baciamo, ma alla fine - quando allontana le labbra dalle mie - mi sento vuota. È quel vuoto riempibile da un abbraccio dato dalla persona giusta e purtroppo ne Marc ne John sono la persona giusta.
"Spero che tu abbia fatto la scelta giusta perché domani ritorno in Spagna... E i miei amici ritornano in Germania." Abbassa lo sguardo e rimane in silenzio per qualche minuto. "Se vuoi salutarmi vieni all'aeroporto, Alice. Mi mancherai davvero tanto." Ha gli occhi lucidi ma non credo che piangerà, non è il tipo.
"Marc." Mi avvicino a lui e lo abbraccio, per l'ultima volta. "Magari può essere un'arrivederci e non un addio."
Un gemito esce dalle mie labbra e le lacrime cominciano a scendere silenziose, senza che io me ne accorga.
"Alice, tu stai piangendo... Quindi t'importa davvero di me." Singhiozza lui.
Okay, forse anche lui piange, qualche volta.
"Promettimi che rimarremo amici, anche se non ci vedremo." Sussurro e non riesco più a staccarmi dal suo abbraccio.
Appoggio la testa contro il suo petto e lascio che mi accarezzi i capelli.
"Certo, Alice. Rimarremo amici e ti prometto che verrò a trovarti oppure potrai venire tu da me. E se mai dovessi venire in Inghilterra per lavoro, giuro che verrò da te. E poi, ti voglio come mia dottoressa personale."
Si ricorda che gli ho detto che lo vorrei fare come lavoro...
"Marc, ci rivedremo presto." Gli prometto.
Si stacca da me ed esce di casa.
Si gira ed accenna ad un sorriso, poi si volta ancora ed inizia a scendere piano gli scalini.
"Marc, un'ultima domanda!" Corro verso di lui, che si ferma di colpo.
"Dimmi..." Chiede e si gira a guardarmi.
"Come si chiamano i tuoi amici con cui sei venuto qua?" Questa domanda serve per mettere a tacere i miei dubbi.
"Beh... Loro sono Manuel Neuer e Bernd Leno, perché?" Sembra confuso mentre io sono davvero davvero sorpresa - e delusa da me stessa.
"No, niente... Arrivederci Marc." Gli stampo un ultimo bacio sulle labbra e poi lui si allontana.
Mi sento devastata, ma so che prima o poi doveva succedere: o così o in un altro modo.
Lui sarebbe dovuto tornare a giocare a calcio e mi avrebbe lasciata, ricordandosi di me come la ragazza con cui ha scopato a Londra.
Però non è successo così, lui si è innamorati ed io pure, ma non di lui.
L'ho tradito, andando a letto con il suo amico Manuel e baciando Bernd. Mi sento così male all'idea di aver illuso questi tre ragazzi.
Ma ormai ho deciso chi di loro mi ha rubato veramente il cuore.+
Dopo essermi preparata di corsa esco di casa.
Credo che l'umore delle persone si rispecchi anche nel loro abbigliamento: ad esempio, oggi sono vestita completamente di grigio e nero. Sono triste.
Prendo il telefono dalla mia borsa nera e chiamo Manuel, ho davvero bisogno di parlare con lui.
Risponde al quinto squillo: «Hey Alice.» Ha il respiro affannato.
«Ciao Manuel, ti disturbo?» Gli chiedo avendo paura di averlo disturbato in qualche momento 'critico'.
«No no, tranquilla, stavo facendo la valigia perché domani parto,» Sento un tono di tristezza nella sua voce.
«Parti?!» Mi fingo sorpresa perché in realtà mi ha già detto tutto Marc.
«Si, purtroppo. Volevo vederti prima di partire e stavo giusto pensando a te...»
Mi viene da piangere, non voglio lasciarli andare. Sono stata così bene con lui, con Marc e con Bernd; loro sono i miei portieri.
«Manuel...» Trattengo a fatica le lacrime. «Vediamoci subito.»
«Da Nando's?» La tristezza traspare anche dalla sua voce.
«Il nostro Nando's? Si, okay. Sarò là tra dieci minuti.» Chiedo con voce flebile.
«Si, quello. A dopo, Alice.» Risponde ed io chiudo la telefonata prima che un attacco di pianto mi colpisca in pieno.
Come farò senza di loro?
Mi sento vuota - terribilmente vuota. Loro mi hanno resa felice, anche se è durato poco, e mi hanno reso una persona migliore perché ho deciso di piantarla di mentire a tutti e di lasciare il mio lavoro da spogliarellista, mi hanno dato tante motivazioni per continuare a studiare e per laurearmi.
Mi manca un solo esame e poi potrò essere finalmente una dottoressa. Potrò finalmente fare la pediatra, ho sempre adorato i bambini.
È tutto ciò grazie a loro: mi hanno dato la forza di andare avanti e non abbattermi.+
"Manuel." Sussurro non appena lo vedo. È difficile dirgli addio, gli voglio davvero tanto bene ma neanche lui è riuscito a rubarmi il cuore come ha fatto Bernd.
Si siede al tavolino dove sono seduta io.
Una cameriera si avvicina a noi ma vedendo la mia espressione si allontana subito, capendo che non è il momento adatto.
"Alice, tu mi piaci davvero tanto. Sono stato benissimo con te in queste settimane. Però devo partire, devo tornare a casa e vorrei tanto che tu venissi con me così potremmo continuare a vederci. Ci stai?" Chiede speranzoso.
"M-manuel, i-io volevo p-proprio parlar-ti di questo..." Balbetto coprendomi il volto con un braccio per nascondere le lacrime che adesso scendono ininterrotte.
"Hey piccola." Tira via il braccio dal mio viso. "Non piangere."
"Manuel, non voglio! Non sono innamorata di te. Ti ho mentito: sono una spogliarellista ed ero pure fidanzata durante tutto il periodo in cui siamo usciti insieme. Mi dispiace un sacco..." Dichiaro, forse con un tono troppo alto di voce.
Lui è sconvolto, ferito e deluso.
Boccheggia un paio di volte e poi sussurra: "Pensavo che fossi diversa ma invece mi sbagliavo. Addio Alice, è stato bello conoscerti."
E anche lui se ne va...
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THE GOALKEEPERS || M. Neuer & B. Leno & M. A. ter Stegen
Fanfiction✧Tre ragazzi, tre caratteri e modi di fare diversi. Ma chi sceglierà Alice? Il dolce e romantico Manuel Neuer? Oppure il timido e riservato Bernd Leno? O il simpatico e puttaniere Marc Andrè ter Stegen?✧ © diritti riservati ad @aliss19 copertina f...