"Finalmente sei sveglio!" Esclamo vedendo Manuel entrare in cucina.
È bellissimo: ha i capelli biondi tutti arruffati e indossa solo un paio di boxer neri che lasciano poco all'immaginazione, una visione mattutina perfetta.
"È stato fantastico ieri sera..." Sussurra con voce roca, cosa che, trovo estremamente sexy.
"Fantastico, come te." Gli rispondo avvicinandomi a lui.
Subito, Manuel cinge i miei fianchi con le sue braccia e mi lascia un bacio tra i capelli.
Rimaniamo in questa posizione per un paio di minuti e poi gli faccio una tazza di latte caldo.+
"Manuel, adesso devo andare all'università. Ci vediamo domani, okay?" Gli urlo dalla camera.
Mi sto infilando un paio di jeans che sono davvero troppo stretti ma d'altronde è l'unico paio che ho in giro visto che gli altri sono tutti da lavare.
Manuel fa capolino in camera, proprio mentre mi infilo la mia felpa preferita: quella nera di Batman.
"Okay, piccola. Adesso vado." Si avvicina a me e mi lascia un piccolo bacio a fior di labbra; poi richiude la porta e sento quella d'ingresso sbattere, segno che se n'è andato.
Prendo la mia cartella nera e infilo le All Stars del medesimo colore, prima di uscire di casa.Oggi è una di quelle tipiche giornate di Londra: tempo schifoso e cielo grigio, segno che prima o poi pioverà.
Cammino tranquillamente sul marciapiede poco affollato e ogni tanto alzo gli occhi dalla strada
Mi sento strana, non so spiegare il perché del mio stato d'animo ma mi sento fuori luogo una volta che ho svoltato l'angolo e vedo da lontano la mia pallosa e noiosa università.
I miei passi si fanno più lenti e stanchi, non ho proprio voglio di assistere alle noiose lezioni di medicina del signor Howell.
Sean Howell avrà come minimo mille anni ed è estremamente snob, ma il suo corso è uno dei più importanti per la laurea.
Sono a pochi metri dal cancello, le voci schiamazzati dei ragazzi mi fanno già male alla testa.
Cammino a passo spedito fino a scomparire dietro l'angolo.
Non c'è l'avrei fatta, oggi.
Cammino senza meta per le strade di Londra, fino a che il famigliare profumo del caffè bollente mi invade le narici. Starbucks.
Mi fermo davanti al locale, indecisa se entrare o no.
Alla fine cedo all'avvolgente profumo del caffè ed entro.
Ne ordino uno al caramello e prendo anche un muffin al cioccolato.
Esco dal negozio con la tazza bollente di cartone in una mano e il sacchettino beige e verde nell'altra.
La mia prossima destinazione è l'ospedale, devo andare da mia mamma perché oggi la dimettono.+
Sospiro. È stata una giornata stressante e per concluderla nel migliore dei modi, mi sono rifugiata al parchetto, quello non molto lontano dal mio appartamento.
Il rumore del vento tra le foglie è così rilassante. Cerco di godermi questi attimi di pace prima che arrivi Marc; ha detto che ha urgente bisogno di parlarmi.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al relax più totale, schiacciando i problemi dalla mia testa."Hey Alice." La sua voce melodiosa mi risveglia dal mio dormiveglia.
"Ciao Marc." Rispondo facendo un mezzo sorriso.
Si siede vicino a me ed inizia a giocherellare con i sassolini che prende da sotto la panchina.
È stranamente silenzioso.
Inizia a gettare i sassi nel laghetto di fronte a noi.
Io mi limito ad osservare una deliziosa vecchietta che lancia del pane raffermo alle anatre.
"Scusa." Sussurra all'improvviso Marc, lanciando l'ennesimo sassolino nella pozza d'acqua difronte a noi.
"E per cosa?" Gli domando stupita. Non c'è un suo comportamento che deve farsi perdonare.
"Per essermi innamorato di te, non avrei dovuto. Però grazie a te ho capito cos'è l'amore. Prima mi sentivo perso, sfruttavo la mia fama per portarmi a letto più ragazze possibili che sarebbero durate una notte e via. Poi ho conosciuto te, l'esatta copia del mio ideale di donna, però eri diversa. Ho subito capito che eri fuori luogo in quel night club, eri troppo bella ed emanavi una luce propria, sembravi un angelo caduto dal cielo. Ho subito capito che ne sarei uscito ferito perché ti ho vista così irraggiungibile ma poi quando ti sei avvicinata al tavolo dove ero seduto, il mio cuore ha perso un battito e ho capito che tu eri vera, e non un'allucinazione. Eri perfetta, per me. Ho subito capito che era la mia occasione per conquistarti." Parla lentamente, con un tono di voce calmo e rilassante, mi fissa negli occhi e questo mi fa sentire amata.
Marc è semplicemente wow, mi stupisce sempre e devo dire che mi piace un sacco.
Ma ho capito che la mia è solo attrazione fisica.
"Marc..." Sussurro, sento gli occhi inumidirsi. Devo dirglielo, anche se farà male ad entrambi. "Il problema è che mi piaci."
"Un magnifico problema..." Sussurra lui, allunga una mano in cerca della mia e subito le nostre dita si intrecciano. Ci sediamo più vicini e, quando cerca le mie labbra, decido che è ora di dirgli la verità.
"Marc... Io sono innamorata ma non di te." Dico tutto in un fiato, con il cuore pesante e che batte a mille.
Non aspetto la sua risposta, mi alzo e corro via da lui.
Corro verso il ragazzo che mi ha rubato il cuore.
Ma prima devo sistemare due o tre cose.
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THE GOALKEEPERS || M. Neuer & B. Leno & M. A. ter Stegen
Fanfiction✧Tre ragazzi, tre caratteri e modi di fare diversi. Ma chi sceglierà Alice? Il dolce e romantico Manuel Neuer? Oppure il timido e riservato Bernd Leno? O il simpatico e puttaniere Marc Andrè ter Stegen?✧ © diritti riservati ad @aliss19 copertina f...