Fisso il ragazzo di fronte a me, mi sembra di innamorarmi di lui ogni secondo che passa.
È bellissimo.
Ma la sua è una bellezza pura e immacolata. Ha un sorriso che riuscirebbe a scogliere il ghiaccio in una giornata invernale e di quelle belle fredde.
I suoi capelli sono biondissimi e la sua pelle è dello stesso colore dei fiori di pesco.
Gli occhi azzurri scrutano il mio viso e il mio corpo, sono così innocenti che il solo pensiero di far l'amore con lui mi provoca una serie di brividi su tutto il corpo.
Vorrei avere le sue labbra rosee sulle mie, vorrei stringere le dita intorno ai suoi avambracci e lasciarmi andare completamente a lui.
"Sei così carina oggi. Mi piace tanto il tuo vestito a fiori." Dice Bernd con un timido sorriso e le mani nelle tasche dei suoi jeans.
Mi piace il fatto che utilizzi la parola carina.
"Grazie Bernd, anche tu sei carinissimo." Rispondo e lo fisso, credo di avere gli occhi a cuore in questo momento.
"Ehm... Scusa se prima ti ho chiamata mentre eri a scuola!" Borbotta scusandosi mentre io lo invito ad entrare in casa. A dir la verità mi ha chiamata verso il pomeriggio presto mentre stavo studiando per la verifica di lunedì prossimo su letteratura inglese.
Dopo il weekend passato senza aver aperto libro e questa mattinata passata nella biblioteca dell'università, ho bisogno di rimettermi in sesto con gli studi.
"Tranquillo, tu non disturbi mai." Lo invito a sedersi sul divano mentre preparo il tè delle cinque.
"Vuoi del tè?" Gli domando dalla cucina.
"Uhm... Magari un po' d'acqua." Risponde con la voce bassa.
"Okay... Ti porto della birra!" Ridacchio divertita e la prendo dal frigo. Dopo aver versato il tè in una tazza, ritorno da lui, in salotto.
"Ecco, tieni." Gli poso la birra in mano e lo guardo berne un sorso, il suo pomo d'Adamo va su e giù.
"Fa caldo..." Dice timidamente e si tira via la felpa. Sotto ha una maglietta bianca che è abbastanza aderente e gli mette in mostra il busto muscoloso.
"Già, fa davvero caldo." Rispondo guardandolo e potrei essere quasi certa che in questo momento stia colando della bavetta dalla mia bocca.
Bernd è imbarazzato: si rigira la bottiglietta tra le mani e poi ne prende un altro sorso.
Quanto vorrei essere quella bottiglietta di birra!
"Ehm... Alice?" Domanda guardandosi le mani.
"Hey, dimmi." Cerco di riprendermi dai miei pensieri poco casti su di lui.
"Stasera vuoi uscire con me?" Chiede con imbarazzo.
"Certo, Bernd!" Esclamo e poi appoggio la testa sulla sua spalla. All'inizio lo sento irrigidirsi sotto di me ma poi si rilassa e con un braccio mi cinge i fianchi.
Lentamente muove la mano su e giù per il mio braccio ed io con l'altra mano cerco di fare la stessa cosa ma la faccio passare su e giù per la sua coscia. Lo sento rabbrividire.
"Ti da fastidio?" Gli chiedo.
"No no, mi piace." Risponde con un velo di voce. "Io? Ti do fastidio?"
"Certo che no, tesoro." Dico senza pensare al nomignolo che gli ho appena affibbiato.
"Okay..." Sospira e finalmente si rilassa.
Alla fine ci addormentiamo sul divano.+
"Hey Bernd, svegliati! Ti suona il telefono!" Gli scuoto leggermente la spalla ma lui non sembra volersi svegliare. La tasca della sua felpa grigia che giace vicino a lui continua ad illuminarsi e a far rumore, la suoneria dal suo telefono è davvero odiosa.
Allungo il busto, schiacciandogli le palle e lui geme, poi riesco finalmente a prendere il telefono.
Sullo schermo compare il nome di una certa 'Valentine' e quindi dedico di non rispondere e metto semplicemente il telefono in silenzioso. Mi accoccolo ancora vicino a Bernd ed intanto gli accarezzo la guancia paffuta.
Seguo il profilo del suo mento e poi gli accarezzo le labbra gonfie che sono leggermente socchiuse.
Rimarrei ore a fissarlo.
Dopo un po' lui sembra essere infastidito e si muove leggermente così porto la mano tra i suoi morbidi capelli biondi e gli accarezzo la testa.
Socchiude gli occhi e dopo sbatte le palpebre abituandosi alla luce.
"Ho dormito tanto?" Chiede con la voce leggermente roca.
"No, piccolo." Mi viene spontaneo chiamarlo così perché infondo sembra un bambino.
"Che ore sono?" Domanda ancora e le sue guance si tingono leggermente di rosso.
Ispira sesso con le guance rosse e l'aria da innocente.
"Sono le otto." Rispondo cercando di reprimere i pensieri erotici che sto facendo su di lui.
"Vuoi uscire ancora con me?" Si morde un labbro.
"Si, certo. Dove vuoi andare Bernd?" Gli accarezzo una guancia.
"Ehm... Dove vuoi tu..." Balbetta.
"McDonald's." Dico senza pensarci troppo.
"Perfetto! È da una vita che non mangio del cibo spazzatura." Fa un piccolo sorriso e si alza dal divano, poi mi allunga una mano e mi aiuta ad alzarmi.
"Vado bene vestita così?" Domando girando su me stesa per far vedere il mio vestito a fiori rosa e azzurri a Bernd.
"Sei perfetta." Dice prendendomi per le spalle e fermandomi dal fare le piroette.
"Vado a prendere la borsa." Sparisco in camera ed arraffo una pocket rosa e il telefono. Vedo che ho delle chiamata perse da Manuel così mi annoto di chiamarlo domani mattina.
Ritorno da Bernd che intanto si è rimesso la felpa e sta guardando il telefono, un sorriso grosso come una casa illumina il suo volto.
"È la tua fidanzata?" Domando scocciata e la stessa sensazione di gelosia che ho provato con Marc invade il mio stomaco.
"Eh? Ah, no; non ho la fidanzata. È mia sorella che mi dice che sua figlia ha detto la prima parole ed erano 'Zio Berni'. Adoro la mia nipotina." Risponde sempre con il sorriso di prima.
Mi sento così cretina però annuisco ed inizio ad uscire da casa. Lui mi segue e non dice niente fino a quando arriviamo davanti alla sua BMW bianca.
"Vuoi prendere la mia macchina che non ho o la tua?" Gli domando senza guardarlo.
"Ehm... La mia?" Ridacchia e la apre con le chiavi.
Salgo e lui fa lo stesso.
"Dimmi tu dove andare perché io non conosco Londra." Dice con insicurezza e il mio cuore si scioglie. Perché dovrei essere gelosa di qualcosa che non ha?
"Segui questa strada e poi gira a destra e saremo arrivati." Allungo una mano verso la sua. Le nostre dita si sfiorano e sento una scarica elettrica percorrermi tutto il corpo; poi lui fa intrecciare le nostre mani e guida con quella libera. Mi sorprendo di come sia abile a guidare con una sola mano ma, hey lui è un tedesco!
Dopo qualche minuto arriviamo di fronte al fast food più famoso al mondo e lui parcheggia la macchina nell'apposito spazio.
"Hey, eccoci arrivati!" Esclamo e scendo dalla BMW.
"Aspetta due secondi." Dice prima di scendere dalla macchina con un paio di Rayban che gli coprono gli occhi. "Non vorrei che qualcuno mi riconoscesse." Esclama.
Io ridacchio divertita e lo prendo per mano.
Entriamo nel locale e ci sediamo ad un tavolino un po' appartato e Bernd si toglie gli occhiali da sole.
"Okay... Non mi ha riconosciuto nessuno!" Dice ridacchiando. La sua risata è un suono piacevole e vorrei sentirlo a ripetizione.
"Cosa vuoi da mangiare?" Gli domando divertita.
"Scegli tu basta che ci siano tante patatine fritte e tanta Coca-Cola." Sorride.
"Okay... Vado ad ordinare." Mi alzo e vado verso la cassa. Non c'è tantissima gente perché è lunedì ma prima di ordinare sto in coda un paio di minuti e ogni tanto lancio qualche sguardo a Bernd.
"Vorrei un BigMac, un MacChicken, due porzioni di patatine fritte e due Coca-Cola; grazie." Dico al cassiere e intanto guardo i cartelloni.
"Sono £20.55." Risponde un uomo pelato e unticcio.
Gli porgo velocemente la banconota perché si sta avvicinando Bernd e poi prendo il vassoio.
"Ma, Alice, volevo offrirti io la cena." Fa il labbruccio ed è davvero adorabile.
"Sarà per la prossima volta!" Gli dico e vado a sedermi al tavolo.
Sul suo volto compare un grosso sorriso quando accenno che ci 'sarà una prossima volta'.+
La sera passa velocemente, troppo velocemente. E quando Bernd mi lascia davanti a casa mia mi si spezza il cuore, voglio stare ancora con lui. Non mi stancherei mai della sua presenza.
"Buonanotte Alice." Abbassa il finestrino e si sporge per salutarmi.
Mi abbasso e metto il viso davanti al suo. Lo fisso negli occhi azzurri ed allungo una mano sul suo viso.
Mi avvicino a lui che chiude gli occhi.
Le nostre labbra si sfiorano e sento lo stomaco in fiamme.
Sento il sapore della Coca-Cola sul suo labbro inferiore.
Le mie mani si dirigono automaticamente sulle sue guance e le sue sono sulle mie braccia.
Vorrei tanto che scendesse dalla macchina e mi baciasse più approfonditamente però lui si limita a strusciare le sue labbra sulle mie in un modo che mi piace tantissimo.
Però qualche secondo dopo si stacca bruscamente da me.
"Forse è meglio se adesso vado." Dice riprendendo fiato.
"Buonanotte Bernd!" Grido ma ormai lui è troppo lontano.
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THE GOALKEEPERS || M. Neuer & B. Leno & M. A. ter Stegen
Fanfiction✧Tre ragazzi, tre caratteri e modi di fare diversi. Ma chi sceglierà Alice? Il dolce e romantico Manuel Neuer? Oppure il timido e riservato Bernd Leno? O il simpatico e puttaniere Marc Andrè ter Stegen?✧ © diritti riservati ad @aliss19 copertina f...