CAPITOLO SETTE

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Non v'è amore se non a prima vista.
Benjamin Disraeli

La mattina mi sveglio per la mia solita corsa stavolta più lenta, avevo un diavolo in meno da cui scappare oggi.
Corro col sorriso godendomi l'aria pure del mattino e il suono della tranquillità.

Rientrando in casa mi fermo a bere in cucina e appare Lorenzo sulla porta, ancora più bello se possibile nella luce del mattino.

« Buongiorno, com'è andata la chiamata?» mi chiede ancora un po' addormentato.

« Bene, un piccolo inizio diciamo...» inizio a raccontargli ma purtroppo arriva Gianluca ad interromperci :

« Forza ragazzi, dai che dobbiamo andare a vedere le tartarughe andate a prepararvi! »

Sempre impaziente di fare nuove cose, sempre su di giri e irrequieto questo ragazzo.
Però è un ottimo motivatore devo dire.

Mi congedo per andare a prepararmi e con uno sguardo a Lorenzo capisco che la conversazione prima o poi riprenderà.

Come da accordi alle dieci arriva Eleonora in sella alla sua bicicletta , mentre in cortile sono pronte le nostre, tutte con le ruote appena controllate e gonfiate dall'efficente e mattiniero Luca che già da un po' ci aspettava.

I due si salutano a mala pena e capisco che l'astio di ieri ci avrebbe fatto compagnia anche oggi.

Mi ricordano la favola Le Capre Ostinate di Esopo, in cui i due animali si continuano a scornare e finiscono per cadere nel dirupo sottostante piuttosto che cedersi il passo sul tronco .
Nessuno dei due è disposto a cedere.

« Forza andiamo Giulia, Ginni ci aspetta!» mi urla Ele al di là del cancello.

« Esatto, dai andiamo pelandroni forza!» le fa eco Gianluca.

Iniziamo la pedalata per raggiungere l'ospedale delle tartarughe che dista circa un quarto d'ora.
Mentre siamo in viaggio l'allegria prende possesso del gruppo : Gianluca canta stonato " Piove" di Lazza a fianco di Luca spronandolo a fare lo stesso, i due Francesco impennano con le bici facendo numeri da freestyle, io, Eleonora e Lorenzo dietro a ridere e a goderci lo spettacolo.
Sembriamo il gruppo spensierato di adolescenti della serie tv Skam Italia ed è bellissimo.

Ritrovare la spensieratezza dell'adolescenza quando ci si pensava invincibili.

Arriviamo ad uno stabilimento rosso con un grande cancello, negli anni ottanta quell'edificio ospitava varie colonie di ragazzini che venivano in villeggiatura con le varie associazioni sportive.

Nel cortile della struttura troviamo una casetta bianca di legno con vari gadget in vendita dell'ospedale delle tartarughe per finanziare le varie attività.

Intorno alla casetta sono posizionati tre recinti : uno ospita un paio di tartarughe di terra, le testuggini, uno per i piccoli appena nati e uno con un laghetto per le tartarughe di acqua dolce.

Mi fermo ad osservare le tartarughe appena nate, ne conto sei in tutto e sono davvero adorabili così piccole e ancora così impacciate nei loro movimenti.

Ginni ci accoglie contenta della nostra visita :

« Ciao ragazzi, benvenuti! Volete fare la visita guidata in cuibdescrivo le attività della nostra fondazione? »

Ovviamente accettiamo con entusiasmo, ci fa piacere sostenere nel nostro piccolo questa associazione e non fa mai male conoscere cose nuove.

Ci spostiamo in un'area con un gazebo con appesi vari cartelloni illustrativi e informativi sulle tartarughe, alcune panche di legno che guardano un tavolo sul quale c'è appoggiato una riproduzione formato grande di una tartaruga di mare.

Ricomincio dal mare  ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora