CAPITOLO QUINDICI

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Ho avuto un istante di grande pace. Forse è questa la felicità.”
Virginia Woolf

Domenica mattina mi alzo come sempre di buon ora e mi preparo per la mia corsa sulla spiaggia.

Faccio piano per non svegliare Ilenia ma vista la serata appena trascorsa dubito si rianimerà prima delle 11.

In salotto una visione bellissima mi aspetta: Lorenzo che dorme sul divano letto.
Faccia rilassata , bocca socchiusa disteso sul lato sinistro con una t-shirt bianca e pantaloncini da basket come pigiama, dorme scoperto, non resisto, mi avvicino e lo bacio delicata sulla fronte, mi giro per andare via ma una voce sussurra :

« Dove vai?» è Lorenzo che si è svegliato.

« Scusa, non volevo svegliarti, mi dispiace tanto! Sto andando a correre.» mi sento in colpa.
« Tranquilla su questo divano letto non stavo dormendo molto comodo... Ti va di aspettarmi un attimo che mi preparo e vengo con te?» mi chiede.

Domanda retorica!

« Certo, ti aspetto in cortile ok?» Sono al settimo cielo, un po' di tempo per noi!

Nel giro di due minuti mi ha raggiunta e ci incamminiamo decidendo per una breve corsetta tanto per muoverci un po'.

Finita la corsa e lo stretching ci sediamo sui lettini del nostro ombrellone.

« Adesso che si fa?» chiede vago Lorenzo mentre mi tiene stretta a lui.

Senza capire bene a cosa si riferisce rispondo :

« Beh torniamo dagli altri poi passeremo la giornata in spiaggia direi...»

« Non mi riferivo ad oggi. Io e te... Una volta tornati a casa... Che si fa?» chiede serio.

« Una volta a casa mi piacerebbe fare le cose per bene. Intanto voglio il mio primo appuntamento in quel ristorante che mi avevi accennato, poi si vedrà, senza fretta un giorno alla volta. Voglio fare le cose per bene con te.» lo dico convinta e sicura di noi stavolta.

Niente più insicurezze e tentennamenti stavolta, quello che provo per lui è un sentimento che voglio far crescere, di cui mi voglio prendere cura.
Questa volta vivrò un rapporto sano e con una nuova consapevolezza di me stessa e dei miei bisogni.

Per tutta risposta le labbra di Lorenzo si aprono in un sorriso soddisfatto, mi viene più vicino e mi bacia con trasporto.

Se possibile, ogni volta è un bacio nuovo con lui, carico di nuove speranze e un sentimento in più.
Continuiamo a baciarci dimenticandoci di tutto il resto...

E invece no.

Qualcuno alle nostre spalle si schiarisce la voce in modo esagerato quasi teatrale : mio padre.

Ma cos'è? Ha messo su il radar?

Un allarme che geolocalizza la figlia intenta a baciare un ragazzo?

Fine del divertimento, ci alziamo in piedi come due colpevoli ormai senza via di fuga che si arrendono ai poliziotti, pronti per l'arresto.

« Ciao mamma, ciao papà, già in spiaggia?» dico ormai rassegnata ad essere beccata ogni volta in atteggiamenti intimi con Lorenzo.
Mi sento una quindicenne imbranata!

« Ciao tesoro, siamo venuti per fare il saluto al sole. Beh io, tuo padre andrà a fare colazione al bar.» mi spiega mia madre.

« Bene, noi torniamo a casa per prepararci per la spiaggia... Pranzate con noi dopo?» le chiedo.

« Ma certo! Volentieri! Vero Paolo che non vediamo l'ora?» dice raggiante mia mamma.

« Uhm...» grugnisce mio padre guardando ancora di traverso il povero Lorenzo.

« Ok a dopo.» prendo per mano Lorenzo e ce ne andiamo tranquilli.

« Mi odia tua padre.» dice dispiaciuto, una volta allontanati. 

« Ma no non odia te. Dopo quello che ho passato odia tutti i ragazzi, non te in particolare. » rido per fargli andare via il broncio.

Non era stato facile nemmeno per mio padre vedere la propria figlia stare male e non poter fare niente. Mio papà aveva un carattere introverso, non esprimeva mai le sue emozioni a voce, preferiva dimostrarle con i fatti.
Nei miei momenti difficili cercava di coccolarmi andando a prendermi il gelato, oppure mi accompagnava lui alle sedute. Cercava di rendersi utile per contribuire alla mia guarigione.

Di tutta risposta Lorenzo mi prende tra le braccia facendomi fermare davanti al cancello di casa :

« Non ti farò del male, sarò sempre sincero, qualsiasi cosa non mi piacerà o che non mi andrà bene te ne parlerò senza bugie. Con me non dovrai più soffrire.»

E io gli credo, voglio crederci!

Stavolta sarò diversa anch'io, più consapevole dei miei bisogni e più matura nel dialogare sulle cose che non mi andranno bene, sento che per lui ne vale la pena rimettersi in gioco e almeno provare a fidarmi.

Il mio ex non può vincere, non riuscirà a togliermi la fiducia negli altri oltre che in me stessa.

Stavolta sono io a farmi avanti per prima e a baciarlo con passione, a trasmettergli ciò che penso attraverso questo gesto.

« Direi che il nostro piano ha funzionato!» ci giriamo e sulla porta di casa Ilenia e Luca se la ridono guardandoci.
Ilenia indossa giganteschi occhiali da sole per tentare di nascondere i segni del post sbronza. Luca invece sembra rilassato e per nulla provato dalla sera precedente.

Ma riusciremo mai in questi due giorni a baciarci senza nessuno che ci interrompe?

È chiedere troppo?

« La vostra associazione a delinquere può sciogliersi adesso... siamo sulla buona strada per la pace. Da qui in poi ci pensiamo noi.» dice Lorenzo sorridendomi soddisfatto.

Ma ho la strana sensazione che la loro associazione non si scioglierà così in fretta.

Passiamo una giornata all'insegna del divertimento, senza più tensioni eccetto mio padre che continua a tenere d'occhio Lorenzo con sguardo accusatorio.

A pranzo finiscono addirittura seduti vicini e io prego che i miei genitori non mi mettano in imbarazzo ancora di più, mia mamma tenta di rompere un po' il ghiaccio e fare conversazione chiedendogli se lavora e un po' di informazioni su di lui.

Da lì qualcosa si sblocca : Lorenzo inizia a descrivere il suo lavoro, a parlare dei pezzi prototipo e sistemi che costruiscono nella sua ditta di automazione industriale e mio padre essendo appassionato di modellismo inizia a rivolgergli la parola e a fare domande sui vari materiali e le tecniche di montaggio.

Verso il dolce sono diventati migliori amici e mio padre non lo molla più e adesso sono io a guardarlo male!

Alla faccia del senso di protezione verso la figlia... basta parlare del suo hobby per far dimenticare ogni pericolo per me.
Almeno Lorenzo è soddisfatto di essere riuscito ad entrare nelle sue grazie.

Torniamo in spiaggia, decidiamo tutti di goderci le ultime ore e partire dopo cena.
I miei genitori sono i primi a ripartire dopo mille raccomandazioni verso tutti di guidare piano e fare attenzione.

Io e Lorenzo rimaniamo d'accordo, una volta a casa, per sentirci ed organizzare il nostro finalmente primo appuntamento.

Adesso si che ho tolto finalmente il pilota automatico e non vedo l'ora di vivere Lorenzo e tutto ciò che ci aspetta.

Torno a casa in macchina con Ilenia felice e sollevata per l'ottima riuscita del loro piano.

Siamo cariche come molle per il week end appena passato e cantiamo a squarciagola la canzone " L'anima balla " di Olly.

E la mia anima balla davvero per il ritorno della mia migliore amica al mio fianco dopo tanto, troppo tempo e dalla comparsa della "compagnia del mare " nella mia vita e... Lorenzo.

In poco tempo mi ero arricchita di persone di una bellezza interiore unica e io ero grata al mio fato per questo prezioso e inaspetta regalo.

Avrei difeso i miei nuovi affetti con le unghie e con i denti stavolta.

Mi sentivo forte, volevo e potevo tornare ad affrontare il mondo con la giusta grinta.

Ricomincio dal mare  ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora