CAPITOLO OTTO

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Realtà è il nome che noi diamo alle nostre delusioni.
Mason Cooley

Passiamo un'altra giornata in compagnia in spiaggia tra giochi, bagni in mare, pranzo al bar di Eleonora, solo sorrisi e spensieratezza.

Nel pomeriggio i ragazzi vanno a fare un tuffo in mare e io e Lorenzo ne approfittiamo per rimanere soli sotto l'ombrellone a chiacchierare.

« Cosa farai quando tornerai a casa?» mi chiede Lorenzo straiato nel lettino di fianco al mio e girato su un fianco per guardarci negli occhi.

« Avrò un'altra settimana di relax poi inizierò a lavorare nella scuola d'infanzia dove feci il tirocinio. Verrò assunta come lavoro estivo per sei settimane così potrò prendere confidenza con gli spazi e fare più esperienza con i bambini poi da Settembre sarò un'effettiva dello staff.» rispondo con entusiasmo, non vedo l'ora di mettere in pratica i miei studi e prendendo la mano di Lorenzo.

« Ti vedo carica, ti piacciono proprio i bambini.» mi dice sorridendo e disegnando piccoli cerchi sul dorso della mia mano con l'indice.

« Si mi piacciono molto per la loro semplicità e sincerità ma anche per la loro fantasia e i meccanismi di crescita che hanno. Mi piace molto anche il lato ludico del lavoro, tornare bimbi con canzoni, giochi, colori. Mi fanno stare bene e quando lavoro con loro tutto il resto non esiste e i pensieri se ne vanno. Vedere giorno dopo giorno le conquiste e l'evoluzione dei bambini e sapere che forse è anche un po' merito tuo. E tu invece cosa fai nella vita? » chiedo non sapendo niente del suo quotidiano mentre osservo il suo viso e i suoi piccoli dettagli. Ha un piccolo, dolcissimo neo sotto l'occhio destro.

« Ho iniziato a lavorare nella ditta di mio padre. Mi sono laureato tre anni fa in economia e commercio, l'ultimo anno di università sono stato in erasmus in Spagna ed è stato un periodo indimenticabile, poi ho lavorato come stagista in una grande realtà a Milano e da un anno lavoro da mio padre. Per ora ho iniziato dal reparto produzione e collaudo per capire e conoscere i nostri prodotti poi tra un paio di anni dovrei passare a fare il commerciale, far conoscere i nostri prodotti, girare per clienti e conoscere varie realtà, trattare su prezzi e contratti di fornitura, portare migliorie e tenere sempre aggiornata la nostra... Non vedo l'ora.» e da come gli brillano gli occhi mentre me ne parla, ci credo.
È un ragazzo ambizioso e vuole mettersi in gioco nel suo lavoro per guadagnarsi tante soddisfazioni.

Ora capisco perché non lo ricordavo in giro con Luca e gli altri, era già impegnato a costruire il suo futuro, ammirevole.

« In Spagna immagino ti sarai divertito un sacco... » butto lì ricordando racconti di erasmus parecchio movimentati di miei colleghi di università.

« Beh gli spagnoli sanno godersi la vita, anche per questo ho scelto quel paese. Mi piace poter prendere la vita in modo spensierato. Qui a volte ci sono troppi pregiudizi, mentre in Spagna sono più moderni su tante cose secondo me.» mi spiega.

« Ottimo modo di affrontare la vita, vorrei riuscirci anch'io.» ammetto un po' triste.

« Ci riuscirai. I momenti brutti capitano a tutti, vanno affrontati e si riparte più forti di prima.» mi incoraggia con un sorriso sicuro, stringendomi di più la mano.

Mi piace questo nostro modo di parlare apertamente di tante cose, le nostre difficoltà, le nostre ambizioni, i nostri obbiettivi. È un rapporto molto maturo ed è una cosa nuova per me.

Mi sento davvero in sintonia con lui e mi sento compresa da lui.

Mi riesce a coinvolgere sia fisicamente che mentalmente.... è completo e io sono cotta di lui.

Tornati i ragazzi dai tuffi ci raggiunge Eleonora e decidiamo per la sera di andare in un locale della zona a ballare.

Prendo da parte la mia amica :

Ricomincio dal mare  ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora