CAPITOLO UNDICI

22 6 29
                                    


Chiunque può sbagliare ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.
Cicerone


Ilenia mi passa a prendere bella come non mai tutta, in tiro, pronta per la serata in discoteca.
Aveva iniziato da qualche mese ad insegnare pilates e yoga in una palestra della città come secondo lavoro, questo le permetteva di mantenere il suo fisico snello e in forma.

Stasera sono pronta anch'io: tacchi alti, un paio di shorts corti neri con canotta rossa aderente, capelli ben piastrati trucco e una piccola pochette con all'interno solo l'indispensabile.

Sono carica per un po' di baldoria insieme alla mia amica. Ho passato gli ultimi giorni a rimuginare sull'incontro con Lorenzo, indecisa se scrivergli o no almeno un messaggio per tentare di ricucire il rapporto.

Arriviamo in discoteca presto e andiamo subito a salutare mia cugina Silvia già pronta a festeggiare il suo compleanno al suo tavolo.
La discoteca è molto particolare, tutta tondeggiante, la pista al centro circondata dai tavoli sopraelevati di un gradino.
I due bar si trovano su due lati opposti della pista, con banconi fatti a forma di capanne e con barman bravissimi sempre pronti a dare spettacolo facendo volteggiare bicchieri e bottiglie.

Una volta al mese la discoteca organizza anche serate con Dj rinomati che attirano sempre molti clienti.

« Cugina sei in forma smagliante! » le urlo per sovrastare la musica già alta.

La abbraccio forte, le sono molto affezionata e quest'anno anche lei mi è stata vicina chiedendomi spesso come stavo e passando qualche volta a trovarmi cercando anche di farmi uscire di casa.

« Come sempre! Venite, qui ci vuole un brindisi di inizio serata!» ci offre subito da bere, iniziamo un po' a ballare e divertirci.

Mia cugina è completamente diversa da Luca. Lei è sempre stata una ragazza molto esuberante sempre pronta a buttarsi in ogni situazione senza pensare minimamente alle conseguenze.

Luca invece è sempre stato un ragazzo più introverso, calcolatore, non si è mai messo nei guai con i suoi genitori da adolescente. Era decisamente cambiato dal bambino irrequieto che era.

La serata inizia ad animarsi, arriva Luca insieme a Gianluca e ci vengono a salutare :

« Ciao Giulia, ciao Ilenia come va?» dice mio cugino un po' titubante e io lo abbraccio per fargli capire che mi è passata la rabbia e che non ho più voglia di tenere il muso a nessuno.

Basta con la rabbia e la tristezza e Ilenia mi ha fatto capire che se è riuscita a perdonarmi lei potevo farlo anch'io per quel malinteso.

Nessuno voleva ferirmi anzi volevano solo proteggermi, in un modo invadente e un po' di nascosto ma pensavano solo al mio bene.

I tavoli intorno a noi si iniziano a riempire di altre compagnie e... a due tavoli dal nostro vedo la mia vecchia compagnia... la sua compagnia... Alessandro.

Vestito in modo impeccabile, come sempre, con un pantalone nero elegante, mocassini neri, una camicia azzurro chiaro con maniche arrotolate e i primi due bottoni slacciati per far risaltare una catenina con medaglietta militare come ciondolo.

Un orologio vistoso al braccio sinistro anello in argento con scritta al dito medio destro.

Capelli castani un po' lunghi, dritti, perfettamente pettinati e occhi castani scuri. Solito sorrisetto appena accennato, trasuda sicurezza da tutti i dettagli studiati e messi lì con capillare attenzione per essere considerato perfetto.

Il mio ex che non vedevo da più di un anno è lì a pochi metri da me.

Non mi ha ancora vista. Cerco e stringo la mano di Ilenia per farmi coraggio.

Ricomincio dal mare  ( In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora