Festus ruggì e Leo gli batté piano una mano sul collo.
-Piano amico. Non dobbiamo farci sentire-
Calypso alle sue spalle si strinse con forza al suo petto.
Viaggiavano da settimane.
Leo era stato costretto ad un lavoro di manutenzione affatto semplice che lo aveva irrobustito e di certo le scorte di cibo della ragazza aiutavano.
Calypso si affacciò di nuovo e rabbrividì.
-Perchè non vuoi fare un'entrata in scena spettacolare? È quello che tutti vogliono.-
-IO, invece, voglio salutare per bene tutti i miei amici e andare a pranzo come se non me ne fossi mai andato -
La figlia di Atlante sorrise comprensiva.
-Da chi andiamo prima?-
-Da Jason. Se resisti al suo fascino potrò stare tranquillo per tutta la vita -
Calypso rise divertita e sbuffò.
-Se mi sono innamorata, nonostante tu abbia distrutto il mio tavolo, penso che resteremo insieme per sempre-
Leo sorrise e atterrò in uno spiazzo nel bosco.
Era l'alba e avrebbe aspettato la sveglia per raggiungere la cabina di Zeus.
L'ora sembrò non passare mai.
Quando finalmente il suo orologio segnò le 7, Leo scattò seguito da una curiosa Calypso.
Bussò con forza alla porta e sentì la voce di Jason lamentarsi.
-Piper, santo Zeus, io ho sonno!-
-Non sono Piper - rispose dalla porta.
Sentì un tonfo, il rumore di qualcosa che si rompeva e la porta si spalancò.
Jason era a petto nudo, gli occhiali storti sul naso e i capelli stravolti.
Quando lo vide sbarrò gli occhi che divennero lucidi.
Lo abbracciò con forza e singhiozzò contro la sua spalla.
Leo sorrise al migliore amico di una vita cercando di nascondere la sua commozione.
-Stupido Valdez! Solo ora torni? -
-L'isola di Malta non è proprio dietro l'angolo - Fu l'ironica risposta del moro che fece un cenno a Calypso che sorrideva in disparte.
Jason la fissò con il suo penetrante sguardo e Leo sapeva che cercava di capire se fidarsi o meno.
-Quando è tornato dalla tua isola non era più lo stesso. Era malinconico. Chiese ad Hazel di disegnarti. Divenne più maturo. Credo che da un lato gli abbia fatto bene-
Non aveva chiesto l'identità di Calypso.
Lo conosceva abbastanza bene da saperlo senza bisogno di chiedere spiegazioni.
La ragazza scrutò Leo con comprensione.
-dopo che te ne sei andato non sono quasi mai tornata nella mia grotta. Sono rimasta spesso in quella che ti eri costruito. Credevo che non saresti riuscito a tornare.-
Leo strinse Calypso a sé e la ragazza nascose il viso contro il suo petto.
Jason poggiò una mano sulla spalla del figlio di Efesto e sorrise.
-Sei già andato da Piper? Sarà felice di vederti -
-Non ho dubbi. Calypso...andiamo. Conoscerai la mia fantastica migliore amica.-
La ragazza sorrise divertita.
Leo strisciò fra gli alberi.
-Tocca a te, tesoro. Devi fingerti una figlia di Afrodite da poco arrivata e chiedere di parlare con la capo cabina. Piper ascolta sempre tutti con grande disponibilità. La porti qui con una scusa. Lei mi vedrà, piangerà e vorrà sapere tutto della nostra fantastica storia d'amore.-
-Ma io non ho l'aspetto di una figlia di Afrodite- obbiettò la ragazza.
-No. Sei mille volte più bella-
Leo baciò la sua ragazza che lo strinse aggrappandosi alle sue spalle.
Quando si separarono, Calypso aveva i capelli scarmigliati e le guance rosee.
Si avviò verso la cabina cercando di sistemarsi.
Quando bussò, le aprì una ragazza bassa ma carina.
-Sì?-
-Cerco...Piper. Sono una figlia di Afrodite. Sono nuova. Mi hanno detto che mi avrebbe aiutato-
-Te la chiamo. Non assomigli a nessuno di noi sai? Però hai la tipica bellezza di noi figli dell'amore. E sei innamorata. Si vede lontano un miglio-
La ragazza sparì socchiudendo la porta.
Quando Piper apparve sulla porta i suoi occhi caleidoscopici brillarono.
-Tu non sei una mia sorellastra. Ho visto un tuo disegno, anche se Leo lo conservava gelosamente. Tu sei Calypso. Lui dov'è? -
Calypso la guidò nel bosco dove si era nascosto Leo.
Non appena lo vide, Piper scoppiò a piangere e corse incontro a quello che considerava come un fratello.
Dopotutto Efesto era il marito di Afrodite, no?
-Mi sei mancato- singhiozzò contro la sua spalla.
-Ciao Miss Mondo-
Piper si staccò dall'amico e si voltò verso Calypso.
-Voglio tutti i dettagli! -
-Dobbiamo ancora salutare molte persone, Pip. Sarà per più tardi, ok?-
-Ok. Ma voglio sapere tutto da voi due -
Non appena si allontanarono, Calypso rise. -Hai previsto ogni sua mossa!-
-La conosco da una vita. Ci siamo leggermente distaccati quando si è fidanzata con Jason ma a parte questo...-
-Da chi andiamo, adesso? -
-Annabeth Chase. Un nome, una garanzia -
Calypso arrossì.
Conosceva il nome di Annabeth.
Ricordava la maledizione che le aveva mandato (una cosa di cui si era sempre pentita) e non era sicura di come avrebbe reagito.
Bussò alla porta e le aprì la stessa Annabeth.
-Chi sei? E cosa vuoi?-
-Mi chiamo Calypso. E sto cercando Annabeth Chase.-
La ragazza estrasse una spada e la puntò contro la ragazza.
-Tu eri imprigionata su di un'isola! -
Calypso sollevò le mani in segno di innocenza e una fiamma leggera sbucò dal nulla e ustionò appena la mano armata della bionda che mollò la presa.
-Ed io che speravo in una vostra grande amicizia - sbuffò il figlio di Efesto, sbucato dal nascondiglio.
Annabeth sgranò gli occhi.
-Leo!-
Lo strinse con gioia e si voltò verso la figlia di Atlante.
-Sei venuta con lui?-
-È il mio ragazzo e mi ha recuperato da quella orribile isola e, sì, mi piaceva Percy ma è storia vecchia e stravecchia.-
Annabeth la fissò con intensità.
-Ti credo. E ti chiedo scusa. Sono stata frettolosa nel pensare il che non si addice ad una figlia di Atena.-
Calypso sorrise.
-Io all'inizio trattavo Leo malissimo. E mentre era sulla mia isola ha aggiustato o perfezionato non so quanti oggetti. Ho pensato di doverlo ringraziare in qualche modo perciò gli portavo da mangiare e gli feci anche degli abiti ignifugo (che lui ha distrutto ma sono dettagli). Passando del tempo con lui mi sono resa conto che avevo sbagliato a guardarlo male basandomi solo sulle apparenze. E dico questo a prova che capita a tutti di sbagliare -
Annabeth sorrise e strinse la mano dell'altra sotto gli occhi soddisfatti di Leo.
Mancava ancora Percy, però.Angolo autrice:
Nel prossimo capitolo ci sarà il famigerato incontro con Percy e poi anche con Hazel e Frank.
E tutti sappiamo che la figlia di Plutone è una vecchia cotta di Leo.
Quindi...ne vedremo delle belle
STAI LEGGENDO
Dopo Gea (Percabeth e Caleo )
FanfictionCome vivono i nostri eroi anni dopo la guerra. La vita quotidiana di Annabeth e Percy. Le risate di Will e Nico. La linguaccia di Piper con Jason. La lealtà di Leo per Calypso. Gli scherzi di Travis a Katie. L'Elisio di Silena e Charlie. Legg...