Ma a questo Nico. . . piacciono i ragazzi?

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Percy era cambiato dalla sua residenza su Ogigia.
Più alto e muscoloso, aveva un sorriso da combinaguai che sembrava celare un dolore profondo.
Era maturato.
Ed era strano pensarci.
Perché Percy era stato costretto a crescere.
Calypso, invece, aveva da poco ripreso ad invecchiare e ne era felice.
Stava con Leo, che le aveva insegnato a sfidare ogni legge ( divina o fisica che fosse ) e a vivere per l'oggi.
Guardava gli occhi verde mare di Percy e non sentiva più una stretta al cuore.
Al contrario, pensava a dei caldi occhi nocciola che brillavano per il fuoco di gioia e libertà che trasmettevano.
-Calypso...-
Non vedeva più l'eroe forte e gentile di un tempo.
Percy sembrava mortificato.
-Mi dispiace così tanto, Calypso. Credevo che gli dei mi avessero ascoltato. Non immaginavo...-
-Va tutto bene. Sono contenta di essere rimasta su Ogigia. In caso contrario non avrei conosciuto Leo -
Il suo ragazzo ci pensò su.
- Santo Efesto! Se stiamo insieme devo ringraziare Chione! -
- Chi? -
-La dea della neve - spiegò Percy divertito.
- A Leo piaceva. Solo che fuoco e ghiaccio non vanno proprio d'amore e d'accordo- sbuffò Annabeth abbozzando una risata.
- Di quante ragazze devo preoccuparmi?- fece sconsolata Calypso.
-No poche. A parte Chione...direi Talia ma è una Cacciatrice di Artemide. Ed Hazel-
-Hazel? Hazel Levesque? Non era una carissima amica? Quasi quanto Piper? -
Calypso sembrava turbata.
-Lo è tesoro. Non provo più nulla per Hazel da tempo. Forse anche da molto prima che ti conoscessi.-
La figlia di Atlante annuì con aria alquanto scombussolata.
-Va tutto bene amore mio. Non devi temere la concorrenza. Non ce n'è-
Calypso si strinse al ragazzo e fissò i due semidei che stavano loro di fronte.
-Non sono pratica di queste cose. Sono rimasta all'epoca classica. Però sto migliorando. Leo mi ha spiegato qualcosa sulla tecnologia moderna e sul nuovo stile di vita della gente. Fosse stato per me, avrei fatto un bagno in un fiume. Erano un po ' inquinati, però, quelli che abbiamo visto.-
-Avete visto molti fiumi? - s'interessò Percy.
-Il Tevere, il Tamigi, il Danubio, il Mississippi...- elencò tranquillo Leo.
- Abbiamo viaggiato per tantissime città!- sorrise entusiasta Calypso -Leo mi ha anche mostrato la sua vecchia casa.- entrambi i giovani misero su un'espressione triste.
-Non è stato facile tornarci- sussurrò Leo e Calypso gli passò un braccio attorno alla vita, appoggiando il capo ad una sua spalla.
La figlia di Atlante si voltò verso Annabeth. - Mi dispiace davvero molto. Quando Percy se ne è andato...ti ho lanciato una maledizione. Non la meritavi. Spero che riuscirai a perdonarmi, un giorno. Non pretendo di esserti amica ma almeno non vorrei rancore. -
-Non sarà facile...ma non ti porto rancore. Quello era il difetto dei figli di Ade -
Le due ragazze si sorrisero tranquille e si strinsero le mani.
A proposito di figli di Ade! Devi andare a trovare anche Nico...e Will-
Al nome del figlio di Apollo, Percy storse il naso.
Annabeth rise.
- Non mi dire che ti brucia ancora! -
Sì voltò verso Leo, ridendo.
- Nico ha fatto coming out con Percy e gli ha confessato di aver avuto una cotta per lui. Poi ha aggiunto "Sei carino ma non sei il mio tipo." Non immagini le mie risate. E dopo qualche mese di conoscenza finalmente Will e Nico si sono fidanzati! Ci speravamo tutti. -
-Ma a questo Nico. . . piacciono i ragazzi? -fece dubbiosa Calypso.
- Si chiama omosessualità. Nico viene definito gay perché gli piacciono le persone del suo stesso sesso. È una cosa normale e abbastanza comune ma non è niente di cui vergognarsi -
- Oh. Ce ne sono molti? -
- Sì ma ti ripeto è abbastanza normale al giorno d'oggi -
- Ok. Andiamo a trovare questo Nico -
- Lo trovate in infermeria. Will Solace è il miglior guaritore del campo.-
-Se l'è scelto bene, non c'è che dire. - ironizzò divertito Leo e Percy mise il broncio.

Trovarono Nico in infermeria.
Leo, silenziosamente, sbirciò dalla porta e vide il fantomatico Will Solace guarire un ragazzo e voltarsi a baciare di sfuggita Nico.
Il quale si aggrappò al biondo che prolungò il contatto.
Il figlio di Ade era cambiato.
Leo e Nico, per quanto diversi, avevano condiviso il fisico da pelle e ossa.
Eppure, entrambi, si erano irrobustiti molto dopo la guerra.
E il moro sembrava anche meno inquietante di quel che ricordava.
- Ma salve! - spalancò la porta sorridendo divertito.
Nico si illuminò e si aprì in un sorriso.
-Lo sapevo che non eri morto! - Strinse l'amico il più in fretta possibile.
Will Solace strinse una mano di Leo sentendo lo sguardo del figlio di Efesto puntato addosso.
- Quindi sei tu il tipo di Nico-
Il suddetto scoppiò a ridere ma si bloccò subito massaggiandosi gli zigomi.
-Santo Ade ridere non mi fa ancora bene -
-Ti trovo bene- commentò divertito Leo.
- Oh si grazie. Will mi ha costretto ad una terapia di recupero. Ho avuto problemi con alcuni omofobi ma a parte quello...-
-Ti meriti tutta la felicità di questo mondo, Nico -
Il moro sorrise riconoscente.
Calypso rimasta in disparte sorrise commossa.
All'inizio diffidava degli omosessuali ma se erano come Nico e Will ci avrebbe volentieri fatto l'abitudine.
-E tu, Will. . . trattamelo bene perché credo che Percy aspetti un tuo passo falso per venirti a picchiare -
-Si comporta da fratello. - lo giustificò Nico ridendo.
- Lo so ma credo che sia offeso per quel "Non sei il mio tipo"-
- È una tale prima donna- ironizzò Will.
-Sia chiaro...noi eroi della profezia, teniamo particolarmente a Nico. Feriscilo in qualunque modo e avrai due figli dei pezzi Grossi e un figlio di Efesto col dono del fuoco alle calcagna-
-Aggiungici Annabeth -
Nico sorrise tranquillo in direzione di Will.
-Adesso capisci perché voglio loro così bene?-



Hazel fissò i figli di Efesto congedarsi tristemente da quelli di Vulcano.
La progenie greca del dio fabbro era ancora in lutto per Leo.
Il ragazzo si era dimostrato uno dei più geniali figli di Efesto nella storia.
Ed era uno dei suoi migliori amici.
Prima Sammy e adesso Leo.
Strinse gli occhi per non piangere e Frank le strinse comprensivo una spalla.
Anche lui avrebbe voluto indietro il meccanico anche se ciò voleva dire continue prese in giro.
Reyna li chiamò da lontano perché era ora di partire.
Hazel sospirò tristemente.
Fu l'ultima a salire e si voltò ancora una volta per dare un saluto al Campo Mezzosangue.
Fu per questo che lo vide.
- Ehi! Aspettate! -
Leo correva a perdifiato seguito da una ragazza dai capelli cannella.
- Leo! - Lo strinse con forza al suo petto.
Continuava a ripetere come in trance il nome del ragazzo che sembrava particolarmente fiero di sé.
- vi ho raggiunto per miracolo -
-Le imprese impossibili sono il tuo forte - rise divertita la ragazza cannella e Hazel si staccò imbarazzata.
- Ciao. Sei Calypso, vero? Ho fatto un tuo ritratto per Leo -
-Oh lo so. Si sono io. Non mi assomigli. -
-Dovrei? -
-Beh...Credevo che Leo avesse dei canoni di bellezza e...-
-Non ne ha. E poi conta di più il carattere -
Intanto Leo salutava Frank.
-Ragazzone! Ti sono mancato? -
- si stava troppo tranquilli per i miei gusti -
Anche Reyna si avvicinò divertita.
-Oh ciao Pretore -
-Chiamami Reyna, Leo. Sono felice che tu stia bene-
-É bello essere a casa-

Dopo Gea (Percabeth e Caleo )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora