Annabeth si svegliò in lacrime.
Si portò una mano alla bocca per soffocare i singhiozzi e il grido che ne volevano scaturire.
Non voleva svegliare i suoi fratelli.
Nella sua mente apparivano ad intermittenza gli ultimi istanti di vita di Bob e Damasene, Aracne che le ringhiava contro, le arai, l'esercito di Notte e la Foschia della Morte.
Nascose il viso nel cuscino cercando di calmarsi.
Le sembrava di trovarsi di nuovo contro Tartaro in persona.
E aveva bisogno di Percy.
Uscì nella notte cercando di non farsi vedere dalle Arpie.
Tremava per il freddo ma era l'ultimo dei suoi problemi.
Prese a correre e sbattè violentemente con un piccolo albero.
Una voce nel buio imprecò e Annabeth spalancò gli occhi.
Nico Di Angelo la fissava imbronciato.
-Nico? Cosa ci fai qui? -
Il figlio di Ade sembrava in difficoltà e Annabeth lo vide voltarsi verso una delle case alle sue spalle.
Eppure le uniche cabine erano quelle di Atena e Apollo.
La cabina di Ade era ben più lontana.
-Potrei farti la stessa domanda-
-Cercavi qualcuno? -
-Ho avuto un incubo -
Annabeth si sorprese della sincerità di Nico.
Aveva sempre pensato che mai il figlio di Ade avrebbe ammesso una cosa così personale dinanzi a lei.
-Anche io. Volevo andare da Percy -
-Se riesci a svegliarlo - Fu l'ironica risposta.
-Mi sottovaluti -
Nico sorrise tranquillo.
-Annabeth ne vuoi parlare? -
-È sempre la stessa storia. Non riesco a dimenticare il Tartaro. Solo con Percy riesco a scacciare gli incubi.-
-È normale. Il Tartaro non è per i semidei e siamo fortunati ad avere chi ci sostiene sempre -
Quelle parole sorpresero Annabeth.
-Nico chi sostiene te? -
Il figlio di Ade arrossì fino alla punta delle orecchie e lanciò un'occhiata nervosa alle spalle di Annabeth.
La ragazza si voltò ma non era cambiato niente.
Cabina di Atena. Cabina di Apollo.
-Stavi andando da questa persona? -
Nico divenne bordeaux.
-Non ne vuoi parlare, ho capito. Ma sono felice che tu abbia trovato qualcuno che ti sostenga. Vorrei che gli altri ti considerassero di più. Sei mille volte più forte di me o di Percy. Tu sei sopravvissuto da solo lì sotto-
Nico scosse la testa.
-Va bene così-
Annabeth lo abbracciò piano ed entrò nella cabina di Poseidone.
Senza farsi vedere osservò Nico bussare piano alla porta della cabina sette, quella di Apollo.
Will Solace uscì poco dopo.
Nico lo abbracciò e il guaritore gli carezzò la testa piano con un sorriso delicato sul viso abbronzato.
Annabeth li osservò allontanarsi probabilmente verso la cabina di Ade e non le sfuggì la luce negli occhi di Nico e il bacio fugace che si erano scambiati.
Con un sorriso divertito e felice sì infilò affianco a Percy che la strinse nel sonno e mormorò il suo nome.
Annabeth seppe di poter dormire, almeno quella notte, sonni tranquilli.
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Dopo Gea (Percabeth e Caleo )
FanfictionCome vivono i nostri eroi anni dopo la guerra. La vita quotidiana di Annabeth e Percy. Le risate di Will e Nico. La linguaccia di Piper con Jason. La lealtà di Leo per Calypso. Gli scherzi di Travis a Katie. L'Elisio di Silena e Charlie. Legg...