𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏

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Silenzio.

Era quello il suono che occupava la sua mente.

Nullo, piatto, assente... Eppure così assordante.

Una condanna. Una conseguenza delle sue azioni.

E in fondo se la meritava. Non si da valore a qualcosa che si ha fino a che non la si perde.

Perciò, per la prima volta nella sua vita, Lyon si arrese alla conseguenza, rimase zitto a subire.

La verità era che non aveva affatto le forze per ribellarsi, per riprendersi quel che gli era stato tolto.

Ma anche per alzarsi e camminare.

Ma anche per muoversi.

A malapena respirava.

I suoi amici non potevano trovarlo in una condizione peggiore: era caduto in uno stato catatonico.

Vivo, quello sì, ma immobile come una statua, inchiodato in qualche modo alla sua perdita.
Non erano servite le urla, gli schiaffi, le preghiere. Lyon non rispondeva a nulla.

«Sembra quasi morto cerebralmente.» disse con un fil di voce Strecatto.

«Non dirlo nemmeno!!!» sbottò Cico, facendo sussultare il felino dai capelli rosa.

Non voleva rispondergli così male, infatti se ne pentì subito dopo e si maledì perché in fondo sapeva di aver pensato alla stessa cosa.

Si erano tutti riuniti nella camera da letto di Lyon, così scarna e priva di colore e luce, come gli occhi del proprietario. Pensavano che farsi sentire tutti quanti vicini a lui lo avrebbero aiutato a risvegliarsi da quello stato.

Cicotobbi chinò il capo.
Il suo sguardo si posò sulla sua caviglia fratturata - ferita che si era procurato scappando dal Crooked Man, facendo da esca per permettere a Lyon di raggiungere Anna-.
Avrebbe di certo preferito fratturarsi entrambe le gambe ma sapere d'altro canto che la sua mossa quasi suicida avesse contribuito a salvare la fidanzata del suo amico, e quindi sanare la loro relazione da tempo vacillante.

Sapevano tutti che non potevano rimproverarsi a vicenda, nessuno sarebbe mai stato in grado di prevedere un simile disastro ma ciò non concesse loro di liberarsi di quel fardello, quello di aver perso una amica e di star perdendo un amico.

Se avessero scoperto che qualcosa si poteva fare per aggiustare tutto, una qualsiasi cosa per riaverli indietro, lo avrebbero fatto senza pensarci due volte.

«Come la troviamo quella tizia?» domandò Stefano con del palese disagio nella voce, una volta che uscirono tutti da casa di Lyon.

«Per quel che sappiamo, potrebbe essersene andata dalla città! O addirittura dal mondo!» affermò Alex gesticolando col suo fare nervoso.

«Ma dobbiamo trovarla!»

Cico cercò di aumentare il passo per fare da testa al gruppo e convincerli a seguirlo ma venne fermato, oltre che da un dolore lancinante alla caviglia, anche dalla voce di Alex.

«Sì, Cico, lo sappiamo che dobbiamo trovarla... Ma non abbiamo uno straccio di prova! Che vorresti fare? Esplorare ogni singolo angolo di questo mondo alla cieca? Per di più con quel piede malandato?»

«Sì, è proprio quello che stavo pensando!» rispose il rosso di getto, ancora con lo stesso tono severo con il quale aveva spaventato Stre poco prima.

In effetti quello non era il migliore dei piani ma per il momento era l'unico fattibile.
Chissà quanti mesi o addirittura anni ci avrebbero impiegato prima di trovare quel demone e nella più ottimistica previsione che ci sarebbero riusciti, come avrebbero potuto convincerlo a far tornare Anna? E se il tempo trascorso avrebbe reso il maleficio irreparabile?

𝑟𝒆 𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒆 ❬𝚆𝙶𝙵 𝙵𝚊𝚗𝙵𝚒𝚌𝚝𝚒𝚘𝚗❭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora