𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟐

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Finito di cenare e sparecchiare, si sistemarono tutti in salotto, tranne Alex e Giorgio - arrivati ultimi alla gara sull'astenersi dal compito di lavare tutti i piatti... e questo perché erano ancora incoscienti -.

«Comunque, prima ho sentito i vostri discorsi.» disse Piadina «Avete parlato di demoni, maledizioni, di Enderman e di uccelli. Oh, curioso, suona come un mio tipico sabato sera!» ridacchiò un po' tra sé e sé ma riprese subito il filo del discorso «Di che stavate parlando?»

Tutti tennero la bocca chiusa, nessuno era entusiasta all'idea di raccontare di nuovo quello che era successo. Lyon però prese un profondo respiro.

«Sai che mi sono sposato con la mia fidanzata Anna?»

«Anna? Chi è Anna?»

Il silenzio calò nella stanza con una tale violenza come se fossero stati tutti colpiti da una secchiata di acqua gelata.
Lyon buttò un sospiro frustrato. Era comprensibile che Piadina non si ricordasse di Anna, dopotutto l'aveva incontrata solo poche volte e semmai in circostanze normali avesse avuto qualche ricordo a causa di quella maledizione dovevano essere spariti.

«Scusa, non mi ricordo che tu me l'abbia presentata all'epoca.»

«Non importa.»

«Quindi, stavi dicendo, ti sei sposato con questa Anna. E poi?»

Lyon non rispose subito e Piadina notò che l'atmosfera nella stanza non era più spensierata come prima. Incontrando lo sguardo degli altri capì che era stato preso un argomento molto delicato.

«Oh...non dirmi che ti ha lasciato? Amico, sono davvero dispiaciuto!» e gli diede delle pacche sulla spalla.

Lyon scosse la testa «Sai, l'idea di essere semplicemente lasciato sarebbe stata migliore di quello che è successo in realtà...»

Piadina fece un'espressione sconvolta. Lanciò occhiate di aiuto agli altri, non volendo tentare altre ipotesi per non girare il coltello nella piaga.

Si girò verso Cico e gli parlò a labiale «Ma è... Morta?»

Cico fece spallucce e gli rispose sempre a labiale «Non lo sappiamo.»

Piadina sembrò molto confuso.
Ormai l'avevano coinvolto nel discorso, tanto valeva confessare tutto.

«...e dopo essermi reso conto che Anna era sparita dalla mia vita... Io sono crollato...» finì di parlare Lyon.

«E noi abbiamo fatto di tutto per farlo tornare in sé.» intervenne Cico.

«Come seguire degli uccelli?» chiese Piadina perplesso.

«Hai visto dove sta la tenda di quella Piccionaia. Come l'avremmo mai trovata???»

«E comunque ci siamo riusciti, quindi non è stata una idea stupida se ha portato dei risultati.» disse Strecatto con orgoglio, dopotutto quella folle idea era venuta a lui.

Piadina annuì. Se pensava di essere l'unico ad avere uno stile di vita bizzarro e di poter vantare folli avventure, dovette ripensarci.

«Sai una cosa... Voglio aiutarti!»

Lyon lo guardò confuso «Che?»

«Voglio aiutarti a riprenderti la tua vita! Metterò le mie abilità al tuo servizio, capo! Proprio come ai vecchi tempi!» esclamò con entusiasmo per poi fare il tipico saluto militare, con la mano dritta e rigida alla fronte.

Lyon venne immediatamente assalito dai ricordi della lontana guerra tra fazioni.

Non si trattava di una vera e propria guerra, bensì di un gruppo di ragazzi appena usciti dalla scuola di Minecraft che non vedevano l'ora di mettere in pratica tutto quello che avevano imparato.
Fu in quel esatto periodo che Lyon conobbe non solo Piadina, al tempo un ragazzino incapace e vagamente timido, ma anche un taciturno Cicotobbi dalla capigliatura noiosamente marrone e uno Strecatto dallo stesso pelo striato viola e rosa ma senza il suo attuale tocco luccicante e alla moda.

𝑾𝒆 𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒉𝒆 𝒃𝒓𝒂𝒗𝒆 ❬𝚆𝙶𝙵 𝙵𝚊𝚗𝙵𝚒𝚌𝚝𝚒𝚘𝚗❭Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora