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«AAAH! ECCOLI! HO AVVISTATO I PICCIONI!!!»
Cico urlò da sopra un albero, con il binocolo talmente attaccato agli occhi da rischiare di perforarseli.
Dopo quasi una settimana di ricerche, a quel giro non era stato un falso allarme. Anche Strecatto, Mario e Stefano riuscirono a vedere in alto nel cielo una coppia di piccioni volare.
Saltò subito ai loro occhi il pezzettino di carta attaccato con del nastro colorato alle loro zampe.
Si stavano dirigendo verso la città, quindi, come aveva predetto Stre, la negoziante Villager doveva averli mandati per recuperare i messaggi che dovevano portarle i poveri piccioni uccisi da Giorgio.«Da dove venivano???» chiese subito Stefano, che aveva tra i suoi disordinati capelli rosa varie foglie e rametti incastrati.
«DA QUELLA PARTE!» urlò ancora il rosso, indicando con il dito la salita della collina.
Tempo di far scendere Cico dall'albero che il gruppo venne raggiunto di corsa anche da Alex e Giorgio. Erano di ritorno dalla direzione dove si erano lasciati con Strecatto qualche ora prima, con una tale fretta che quasi finirono per inciampare e prendere una facciata contro un tronco.
«L'abbiamo trovata! L'abbiamo trovata!» urlò l'azzurro.
«Non è vero! L'ho trovata io!» ribattè Cico.
«Impossibile!!!»
«Tu sei impossibile!!!»
«Come l'avresti trovata? Sentiamo!»
«Ho visto gli uccelli provenire da là!» e Cico indicò nuovamente la collina.
«E noi invece eravamo di là e abbiamo trovato la sua tenda!!!»
«Non ci credo proprio mai! Sicuro ti sarai confuso con un campeggio!»
«Ma ti dico che l'abbiamo trovata! C'erano un sacco di uccelli intorno alla tenda!!!»
«E a proposito di uccelli...» disse all'improvviso Mario, mettendosi in mezzo tra Cico e Alex «Non ricominciate a litigare, altrimenti Giorgio spara e ammazza pure quei piccioni!»
Il castano prese a battere il piede per terra «La volete finire con questa storia???»
«Allora, come l'avete trovata?» chiese Strecatto.
Alex distolse l'attenzione dalle provocazioni di Cico, che si infastidiva a livelli estremi quando qualcuno lo sorpassava, e rispose al felino rosa.
«Ecco, stavamo dando un'occhiata in quella zona, dove sta anche un lago. Poi ho visto Giorgio torturare un piccolo anatroccolo... E poi ha stalkerato anche il resto della famigliola, fratellini e mamma anatra, fino ad un altro lago...»
Durante il racconto sconclusionato di Alex, tutti gli altri presero a guardare Giorgio con fare rimproverante e giudicante, scuotendo la testa oppure incrociando le braccia.
Giorgio sbuffò esasperato «Io vi odio, basta!»
«... E vicino a questo altro lago abbiamo visto questa tenda enorme ed era circondata da tanti uccelli.» concluse Alex.
«Come al solito non è che ti sei spiegato proprio benissimo ma... Sì, deve essere per forza quello il posto!» affermò Strecatto.
Una volta convinto Cico a togliere il broncio lo aiutarono ad incamminarsi sulla salita, in quanto riusciva a malapena ad appoggiare a terra il piede ferito. Volarono un altro paio di battute litiganti tra lui e Alex sui loro reciproci sederi grassi e pesanti ma alla fine riuscirono ad arrivare tutti e sei dall'altra parte.
Poi si fecero strada tra la boscaglia, seguendo il corso d'acqua fino a che il tendone colorato fu in vista.
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